Intervista radiofonica a Stefano Lenti

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  1. Gon95
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    CITAZIONE ([-HydroGenIonico-] @ 21/9/2013, 13:40) 
    Mi stupisco dei commenti di chi cerca di occultare lo spinoso argomento di nerd e vita sociale, per forza presente quando si parla di yugioh.
    Finora, la vecchia opinione di yugioh(e cose simili) corrispondeva a nerd e a non vita sociale era radicata.
    Le menti di molti, poi, quasi per "salvarsi", hanno iniziato a descriversi come "menti aperte, senza pregiudizi sugli stereotipi", professando che non per forza bisogna essere "nerd" per avere un hobby come yugioh, si può anche avere un equilibrio, vita sociale e hobby. Si, questa è un'idea giusta.

    Ma quanto in realtà la gente, così facendo, ha una mente davvero aperta?
    Quanto davvero i pregiudizi sullo stereotipo nerd è davvero scomparso?

    La risposta è assolutamente nulla, ad entrambe le domande.
    come gli sapete, il discorso di Nerd e vita sociale è spinoso, scomodo. ovviamente perché?

    Quando si parla di nerd, ci si immagina persone, forse spesso brutte, oppure come si dice"sfigate", senza obiettivi, degli scarti della società. allontanate dal fulcro pulsante della società umana di cui tanto si va fieri di appartenere.

    l'idea di privo di vita sociale si affibbia di conseguenza a questo stereotipo.

    Come se chi non possiede vita sociale sia privo di qualsiasi Dignità. di qualsiasi diritto, ritenute persone "inferiori" nella vita.

    L'uomo è un animale sociale, la società umana è strutturata sulla base delle relazioni sociali fra gli individui. Ma non è altrettanto stupido far passare per male assoluto chi rifiuta queste convenzioni?
    Queste convenzioni, questo conformismo che la società impone ad ogni individuo di parteciparvi obbligatoriamente.
    "DEVI AVERE UNA VITA SOCIALE, ALTRIMENTI SEI UN NULLA, UNO SFIGATO"

    Questo è un pregiudizio anch'esso, è questo che non vi rende per niente diversi da chi aveva ed ha ancora la vecchia e ottusa opinione contro la quale andate contro, che "yugioh = nerd".

    Esiste si quella fetta di persone nella popolazione chiamata con il nome "nerd". Persone solitarie, da sole, senza vita sociale, ossessionate da qualcosa, sfigate, prive di qualsiasi valore interiore, persone che non sanno stare con gli altri.
    Ma la vita non è sempre rose e fiori.

    Ogni persona fa delle scelte nella propria vita. Tutte le persone chiamate "nerd" possono avere molteplici motivi perché tali. Problemi interiori, timidezze, paure, difficoltà che impediscono a molti di non stare a contatto con gli altri. ma, a parte questo, Una persona non è forse libera di isolarsi volontariamente dalla società? non si è liberi di scegliere di far parte o meno di una società? non si è liberi di fare quel che si vuole nella propria vita? non si è forse liberi di scegliere se o meno o con quali persone stare a contatto? L'umanità non è tutta uguale, e una fetta dell'umanità preferisce scegliere altre vie, per esempio quella dell'isolamento. I motivi? molteplici, ma comunque validi. e non per questo tale fetta deve essere considerata inferiore.
    Perché stupidamente, imporre a tutti di avere vita sociale come sinonimo di "persona ok" è stupido, conformista, idiota.

    il mio discorso è in Generale e non è atto a dare contro a qualcuno di preciso, chiunque si sentisse tirato in causa in prima persona evidentemente ha la coda di paglia


    Io mi indignerei più per una fetente che scrive articoli giornalistici cui è impossibile definire tali, e di un fetente che utilizza un'intervista su un altro campo, abbastanza delicato, per pubblicizzare un proprio libro di m..( che, tra parentesi, di gente che studia legge ne è pieno il mondo, e inoltre non per forza scrivere un libro significa sempre che il libro sia buono, anzi, spesso la maggior parte dei libri attuali è di scadente).

    Beh, sei liberissimo di non avere una vita sociale, e io sono liberissimo di pensare che tu abbia dei seri problemi (il tu é inteso impersonalmente, sia charo). Ovviamente con vita sociale non intendo dire andare in discoteca o spaccarsi di alcol il sabato sera, ma semplicemente coltivare amicizie e relazioni...
    Yugioh, é un hobby, non una ragione di vita. Se uno nella vita pensa solo ed esclusivamente alle carte, io mi sento di considerarlo un coglione, sfigato e quant' altro.. Anche se ovviamente è libero di farlo, la vita é sua, non mia.

    Detto ció, imho livraghi in questa intervista mi è sembrato essere un completo idiota, lui e il suo concetto dell' "atipico". Per non parlare della pseudo giornalista, che da quanto ho letto e sentito mi sembrerebbe buona solo a lavorare sulla rivoltana.
    non mi aspetto che capiate l' ultima affermazione, ma chissene :asd:


    Ps: ovviamente mi riferivo a chi volontariamente considera le carte come unico scopo di vita, non a chi ha difficoltà a socializzare...

    Edited by Gon95 - 21/9/2013, 16:00
     
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