Detective Conan Forum

~ The blackbird ~

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view post Posted on 21/11/2011, 22:31     +1   -1
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Ice for Ace.
Cit. by Erisshi.

Ci piace giocare a un nascondino in cui nessuno conta, e perciò nessuno ci verrà a cercare.


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CITAZIONE
Ti...Ti mancavo?ç_ç Shin-chan !!! :wub:
Allora, allora... Da premio Oscar ? O.O e io che temevo di fare flop! Menomale che vi è piaciuto *tira un sospiro di sollievo*.
Questa frase che tu citi, io l'ho scritta per me, sulle bozze del mio cellulare. Ma era così" In realtà il mio compito era esserci. Per Shiho e per me stessa. Invece non facevo altro che perdermi. Perdermi tra i miei pensieri,tra i miei dolori e le mie brevi e false gioie. "
Al passato era più bella , ma con la narrazione non andava. Me tapina ç_ç
In realtà con 'sto capitolo pensavo di ferirti. Nel senso "La pioggia è vita" ... scusa. Mi sento in colpa. Però alla fine è quello che penso e spero che sia riuscita a spiegare bene. Lo sparo con tutto il cuore.
Shin- chan, ti voglio tanto tanto tanto bene. E grazie <3

Ahn, me lo sentivo. Sapevo che era una frase scritta da te, nel senso per te. Una delle nostre frasi tremendamente dannate ;W; -mi aggiungo anche io T-T-
Anche se l'hai modificata, ti assicuro che la forma è bella comunque e il contenuto è bello, triste, profondo come nell'originale.
Non dovevi assolutamente pensarlo <3
Hai ragione in fondo, a dirlo. Non è un paragone messo lì a caso, perchè è così, e sarà ancora così.
Perciò tranquilla èWé
Anche io ti voglio tanto tanto tanto bene <3
 
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~ Ran-chan ~
view post Posted on 21/11/2011, 23:51     +1   -1




CITAZIONE (Ace ~ @ 21/11/2011, 22:31) 
CITAZIONE
Ti...Ti mancavo?ç_ç Shin-chan !!! :wub:
Allora, allora... Da premio Oscar ? O.O e io che temevo di fare flop! Menomale che vi è piaciuto *tira un sospiro di sollievo*.
Questa frase che tu citi, io l'ho scritta per me, sulle bozze del mio cellulare. Ma era così" In realtà il mio compito era esserci. Per Shiho e per me stessa. Invece non facevo altro che perdermi. Perdermi tra i miei pensieri,tra i miei dolori e le mie brevi e false gioie. "
Al passato era più bella , ma con la narrazione non andava. Me tapina ç_ç
In realtà con 'sto capitolo pensavo di ferirti. Nel senso "La pioggia è vita" ... scusa. Mi sento in colpa. Però alla fine è quello che penso e spero che sia riuscita a spiegare bene. Lo sparo con tutto il cuore.
Shin- chan, ti voglio tanto tanto tanto bene. E grazie <3

Ahn, me lo sentivo. Sapevo che era una frase scritta da te, nel senso per te. Una delle nostre frasi tremendamente dannate ;W; -mi aggiungo anche io T-T-
Anche se l'hai modificata, ti assicuro che la forma è bella comunque e il contenuto è bello, triste, profondo come nell'originale.
Non dovevi assolutamente pensarlo <3
Hai ragione in fondo, a dirlo. Non è un paragone messo lì a caso, perchè è così, e sarà ancora così.
Perciò tranquilla èWé
Anche io ti voglio tanto tanto tanto bene <3

Ma così continui a lusingarmi. Dovresti vedere il mio cellulare : piene le note e le bozze di quelle cose che spesso scrivo o che vado a rileggere. Così mi sento scema, ma va bene lo stesso.
Torniamo a noi! Nei prossimi capitoli dovrei inserire anche quella che ti dissi parecchio tempo fa... non so se ti ricordi. In ogni caso, te la indicherò, promesso.
Anche perchè non credo che questa fic sarà molto lunga. Sti due poveretti non hanno avuto tutto questo tempo per stare assieme ^^"
Non devo pensarlo ? Ma io ho stentato anche a postarlo. Pensavo di ferirti ç_ç E quando l'ho postato mi sono sentita schifosamente in colpa e cattiva! Se non ti ho ferita, non posso essere che stramegaiperarcifelice (?) ma ti prego di accettare comunque le mie umili scuse.
Spero che il concetto che "La pioggia è vita" possa farci gioire di nuovo. Lo spero proprio tanto.
Provo a calmarmi .
Sei tanto tanto tanto carina :wub:
 
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view post Posted on 23/11/2011, 22:34     +1   +1   -1
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Ice for Ace.
Cit. by Erisshi.

Ci piace giocare a un nascondino in cui nessuno conta, e perciò nessuno ci verrà a cercare.


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CITAZIONE (~ Ran-chan ~ @ 21/11/2011, 23:51) 
Ma così continui a lusingarmi. Dovresti vedere il mio cellulare : piene le note e le bozze di quelle cose che spesso scrivo o che vado a rileggere. Così mi sento scema, ma va bene lo stesso.
Torniamo a noi! Nei prossimi capitoli dovrei inserire anche quella che ti dissi parecchio tempo fa... non so se ti ricordi. In ogni caso, te la indicherò, promesso.
Anche perchè non credo che questa fic sarà molto lunga. Sti due poveretti non hanno avuto tutto questo tempo per stare assieme ^^"
Non devo pensarlo ? Ma io ho stentato anche a postarlo. Pensavo di ferirti ç_ç E quando l'ho postato mi sono sentita schifosamente in colpa e cattiva! Se non ti ho ferita, non posso essere che stramegaiperarcifelice (?) ma ti prego di accettare comunque le mie umili scuse.
Spero che il concetto che "La pioggia è vita" possa farci gioire di nuovo. Lo spero proprio tanto.
Provo a calmarmi .
Sei tanto tanto tanto carina :wub:

Anche il mio cellulare si riempe sempre D: Ma rileggendone alcune mi sento talmente -nontrovounterminaadatto ò-o- che mi viene voglia di cancellare tutto. E così le bozze tornano vuote D:
Me ne hai dette tante, bellissime, magari quando la leggerò me la ricorderò è-è
Ahn, capito. Beh anche tu hai ragione, poveraccio non hanno avuto affatto tempo per stare insieme èAè
No, non devi pensarlo! x' Vedi che non mi hai ferito affatto, anzi. Davvero, credimi, è anche una bella frase, vera. Sii stramegaiperarcifelice che è così che devi essere <333
Ahahah mhn, non sono l'unica :wub:
 
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~ Ran-chan ~
view post Posted on 3/7/2012, 15:53     +1   -1




Okay, ehm ... salve.
Dopo tutti questi mesi non dovrei neppure permettermi di scrivere ancora, ma chissà perchè ieri sera mi è venuta voglia di buttare giù due righe.
Mi scuso ; sicuramente non è la cosa più brillante che io abbia mai scritto, ma è un nuovo inizio :D
Quindi, mi scuso ancora per l'immenso ritardo, e ringrazio tutti voi che leggerete e recensirete.



4.Atto tre
Nonostante avessi accanto una persona che amavo ,in tutta la mia vita, forse Jodie è stata assieme ad Akemi l’unica che è riuscita a farmi respirare un po’ di aria pulita. Ma per quanto ci provi, continuo a sprofondare nel nulla e nella perdizione, senza sapermene spiegare il motivo.
<< Shu? - la voce di Jodie mi chiama – Mi stai ascoltando?>>
<< No. - mi alzo dalla sedia su cui ero seduto – Credo che andrò a fare un giro.>>
<< Ma la missione … >> si alza anche lei.
<< La missione non è così complicata per me. Ho ascoltato ciò che conta. Tranquilla>>. Poggio sul tavolo i soldi del conto che poco prima ci era stato consegnato.
<< Certo, la missione può aspettare. Come da quel giorno può aspettare tutto il resto.>> la sento mormorare queste parole con molta amarezza.
Mi dirigo verso l’uscita del caffè con il capo chino, ed avverto il suo sguardo preoccupato accompagnarmi fin fuori dalla porta.
Nonostante mi dispiaccia, sento come se non fossi capace di fare più niente per nessuno, nemmeno per me stesso. Perché quando ho provato a fare qualcosa per qualcuno, ho perso ciò che avevo di più importante, e non permetterò che ciò che mi è rimasto mi scivoli via dalle dita senza che me ne renda conto.
<< Shu, tu sei davvero una brava persona>> . Akemi lo disse dalla prima notte che passammo insieme. Io me ne sono pentito. Di tutto ciò che ho fatto nei suoi confronti me ne sono pentito. Vorrei poter rifare tutto daccapo, ma ovviamente non saprei cos’è che dovevo fare.
Tiro un sospiro,comincio a camminare e accendo una sigaretta. Soffio fuori il fumo e lo sguardo vi si incanta mentre si disperde nell’aria disegnando qualcosa di puramente indefinito, ma che ai miei occhi appare come qualcosa di oscuro e malvagio.
Tiro un’altra boccata alla sigaretta. Sento di essere circondato da milioni di persone, ma che sia una, dieci, cento persone , la sensazione che provo è sempre la solitudine.
Ognuno ha il proprio demonio. Il mio non so quale sia.




Non avere nessun obbiettivo, non avere niente da dire,non provare niente, non desiderare niente … quando non hai nessun desiderio realizzabile , quando continui ad essere goffa, ad essere spaventata, ad avere la voce imponente e l’accento forte, non riesce neppure a te , che credi così tanto, avere speranze per te stessa.
E quel vuoto, quella perdizione, ti spaventa più di qualsiasi altra cosa, fino a quando non ti accorgi che ...

<< Shiho-chan! Shiho-chan vieni! Finalmente torniamo a casa!>> le corro incontro.
<< Tornare? - mi rivolge un occhiata gelida.- Dove? >>.
Sento il sangue gelarmi nelle vene.
<< A casa, te l’ho ->> le accarezzo il braccio ma la sua figura comincia a dissolversi in una colata di nero appiccicoso.
<< Me l’hai detto? Allora ripetilo … Dov’è che posso tornare? >>





Un suono acuto mi sveglia.
Porto il cuscino sulla testa e allungo la mano verso il comodino, nel tentativo di spegnere la sveglia. Le do le spalle voltandomi verso la finestra.
Di nuovo il suono assordante.
Tiro il piumone sulle orecchie , ma il suono non accenna a diminuire. Sbuffo e nel goffo tentativo di zittirla nuovamente, cade dal comodino.
E ancora.
Con uno scatto di rabbia sollevo il cuscino dalla testa e volto lo sguardo alla sveglia che però giace immobile sul pavimento.
Guardo l’ora: le quattro e mezza del mattino.
<< Che diamine? >> mormoro con la bocca ancora impastata di sonno.
Non era la sveglia. Era il campanello.
Mi avvicino alla porta e guardo attraverso lo spioncino.
<< Aniki, forse non c’è … >> la voce di Vodka giunge alle mie orecchie.
<< Certo che c’è. Non hai sentito i rumori di prima. È sicuramente lì, non è vero – Gin si avvicina e batte un colpo alla porta – Miyano? >>.
Per un attimo smetto di respirare.
<< Apri, senza fare troppe storie. >> allungo la mano verso la maniglia e spalanco la porta .
<< Cosa diamine vuoi? >> la voce tradisce il mio stato d’animo mentre i due loschi figuri entrano in casa.
<< Andiamo – Vodka sfodera quella sua sciocca espressione – non essere scontrosa. Non mi sembra che tu sia nella situazione adatta per farlo , vero Aniki? >> ride e guarda Gin, che si accomoda sul divano e mi fissa con quel suo sguardo di ghiaccio.
<< Allora, Miyano, abbiamo bisogno di te. >> poggia il cappello sul tavolo e si accende una sigaretta.
<< Perché mai dovreste aver bisogno di un pesce piccolo, come me? >> lo guardo fissa, cercando un qualche segno di umanità nel suo volto.
<< Abbiamo bisogno di te, proprio perché sei un pesce piccolo, che ci permette di controllare anche un pesce grande come Sherry . – ride ed io stringo i pugni. Infila la mano nell’impermeabile e ne caccia un fascicolo sottile . Me lo lancia e lo prendo al volo – Lì c’è scritto tutto quello di cui hai bisogno, ma avrai altre disposizioni da parte di Rye. >>
<< Rye?>>
<< Moroboshi Dai.>> mi guarda e tira una boccata alla sua sigaretta.
<< Oh … >> l’immagine dell’altro uomo di ghiaccio si sovrappone a quella di Gin. Chissà quanto quei due possono somigliarsi …
<< Andiamo. >> Vodka si avvicina alla porta, quasi sull’attenti, mentre Gin si alza dal divano e getta la sigaretta per terra.
Se ne vanno silenziosamente, proprio come erano arrivati.
Quando sento la porta sbattere , tiro un sospiro di sollievo.
Apro il fascicolo e ne scivola un foglio con un numero sopra.
Compongo il numero velocemente, senza sapermi spiegare il perché.
<< Pronto? >>
<< Rye … sono Miyano. Io- >>
<< Volevi discutere del piano? - sento il rumore tipico di una macchina provenire da fuori casa. Guardo fuori dalla finestra e lo vedo scendere dall’auto– Mi apri? >>

***

Come mai ti trovavi già qui? E come facevi a sapere che ti avrei chiamato? Soprattutto, lo sapevi?
Lo guardo mentre quelle domande mi affollano la mente.
Gli porgo la tazza contenente del caffè nero e lo guardo.
<< Allora – mi guarda sorseggiando il suo caffè – Cosa volevi chiedermi? >>
<< In realtà non ho neppure letto una parola del fascicolo . Ho solo trovato il numero e … >> quei capelli neri sembravano la perfetta contrapposizione con quelli argentati di Gin.
<< E … ?>> si accende una sigaretta.
<< E niente. Tutto qui. >> mi siedo di fronte a lui e sorseggio anche io il mio caffè.
Un imbarazzante silenzio regna sovrano per qualche minuto.
<< Lei è strana lo sa ?>> sorride.
<< Io ? E lei allora? Arriva qui, due volte ,senza un motivo e mi dice solo che questo le sembra un buon posto .– imito goffamente la sua voce – Non mi sembra una grande spiegazione. >> aggrotto le sopracciglia.
<< Lo sa? – sorseggia ancora il caffè – Lei mi ricorda una bambina che conosco. >>
<< Una bambina? - arrossisco. – Lei è impertinente. E molto maleducato.>> sembra non interessarsi di niente.
<< Già. Comunque, credo che resterò qui.>> spegne la sigaretta e si stende sul divano.
Dovrei dire “Cosa? “ oppure “Lei non può! “ ma è chiaro che non mi starà a sentire. Sospiro.
Poggio la mia tazza di caffè nel lavandino e mi dirigo verso la camera da letto.
Raccolgo la sveglia che era sul pavimento e guardo l’ora :le cinque e un quarto. La poggio sul comodino e mi siedo sul letto a testa bassa.
<< Ma come? Se n’è andata così, senza dire niente? >>alza un sopracciglio.
<< Vuole discutere, per caso?>> incrocio le braccia.
<< La cosa la disturberebbe? >> fa spallucce.
I suoi occhi sono quasi … umani. Sono occhi che non ho mai visto in quei corvi neri.
<< Molto. E adesso se vuole seguirmi – predo un cuscino dall’armadio, glielo porgo e lo spingo fuori dalla camera- Buonanotte. >> lo vedo sorridere come un ebete.
Chiudo la porta e mi stendo sul letto, con le spalle verso la porta.
Sento la porta aprirsi di nuovo.
<< Akemi - mi giro a guardarlo – ti va di fare due chiacchiere? >>.
In quel clima di gente inumana, di dolori e paure, la mia storia con Dai, cominciò quasi come una semplice avventura, che non sapevo dove mi avrebbe portata, né speravo che fosse qualcosa di così bello ed importante.
Quei capelli neri sembravano la perfetta contrapposizione con quelli argentati di Gin … erano la mia speranza.
Per me Gin era il demonio, e non facevo che domandarmi se lui, Rye, potesse essere il mio salvatore.
Alla fine è successo : è lui che mi ha salvata.

Non avere nessun obbiettivo, non avere niente da dire,non provare niente, non desiderare niente … quando non hai nessun desiderio realizzabile , quando continui ad essere goffa, ad essere spaventata, ad avere la voce imponente e l’accento forte, non riesce neppure a te , che credi così tanto, avere speranze per te stessa.
E quel vuoto, quella perdizione, ti spaventa più di qualsiasi altra cosa, fino a quando non ti accorgi che … Fino al momento in cui tutto e niente può aiutarti, ecco,in quel momento sei tu stesso il niente.


<< Shu, tu sei davvero una brava persona>> questo Akemi ha continuato a dirmelo fino all’ultima volta che l’ho vista.
Che sia una, dieci, cento persone la sensazione era ed è sempre quella di solitudine.
Ma tu facevi per qualche strano motivo la differenza.




Spazio autrice :
Grazie ancora a tutti.
A presto.
R.
 
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view post Posted on 3/7/2012, 21:31     +1   -1
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Cit. by Erisshi.

Ci piace giocare a un nascondino in cui nessuno conta, e perciò nessuno ci verrà a cercare.


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7oyn7 Ciao Ran, ciao.
Tu lo sai da quanto aspettavo questo giorno, il giorno in cui saresti tornata, no? ;AAA;
Che dire, non hai smentito te stessa. Il tuo scritto mi mancava.. non era rimpiazzabile con nessun altro :3
I complimenti li sai già.. Ah, l'ho trovato tutto molto scorrevole, piacevolissimo da leggere ùwu -come sempre, d'altra parte- lool

Bentornata, Ran >-<
 
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34 replies since 11/8/2011, 01:28   700 views
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