Come da noi anche negli Stati Uniti si è vissuti in un periodo di censura.
Prima dell’istituzione della Comics Code Authority nel 1954, i fumetti erano totalmente immuni da qualsiasi forma di censura. Per questo motivo, scrittori e artisti hanno pubblicato alcune delle storie a fumetti più raccapriccianti e terrificanti durante il periodo che storici e collezionisti definiscono col termine “Pre-Code Horror” (PCH).
L'orrore invase anche i fumetti di altri generi, poiché gli editori cercarono di trarre vantaggio dalla tendenza PCH. Ad esempio, gli albi Jumbo Comics della Fiction House di questo periodo spesso presentavano un taglio horror o soprannaturale detto “Ghost Gallery”.
Questa tavola originale proviene proprio da un albo Jumbo Comics ed è la quinta pagina della prima storia intitolata "Pay-Off from a Corpse" disegnata da Robert Webb, famoso disegnatore del periodo golden age.
Inutile dire che dopo l’avvio del “Comics Code” del 1954 le cose non furono più le stesse, molte testate, soprattutto horror, chiusero i battenti e le poche sopravvissute dovettero adattarsi ai rigorosissimi nuovi criteri di censura. In definitiva c’è un enorme differenza, sia nei testi che nei disegni, tra una tavola pre-code ed una successiva, fatto che rende questi pezzi molto affascinanti, non solo esteticamente, ma anche da un punto di vista storico/culturale.
Attached Image: Robert Webb - Jumbo Comics