Vorrei innanzitutto ringraziare Johnny Blaze per l'interessantissimo articolo che ha qui condiviso; possiamo quindi essere ormai certi che già nel dicembre 1929 è iniziata la proiezione dei primi cortometraggi di Mickey Mouse in Italia. In realtà, non condivido la tesi dell'articolo: il cortometraggio era stato distribuito contemporaneamente a Roma e a Torino, da quanto ho potuto verificare.
Del resto, come già ho detto, possiamo far risalire almeno al novembre 1929 la reclamizzazione dei corti da parte della Pittaluga, la sola a possedere i diritti per la proiezione in Italia delle produzioni Disney, già prima della comparsa di Topolino.
CITAZIONE (dariojanisch @ 25/5/2023, 10:39)
Rinvio ai dati esposti qualche anno fa circa la ridatazione del "Topolone" apocrifo di Minervini-Capasso per far presente la possibilità che il nome Topolino provenga da Antonio Rubino, allora curatore a Torino dell'Allegretto del supplemento domenicale della GdP.
La ringrazio, Dario, per darmi l'opportunità di esprimermi su questa questione. Direi che, alla luce dei dati nel frattempo emersi (in realtà già prima noti a chi si sia occupato seriamente della questione) e sui cui già mi pare abbiamo avuto modo di discutere, si debba del tutto
escludere l'eventualità che sia stato A. Rubino a battezzare la creatura di Walt Disney col nome "Topolino". Mi permetta di riprendere direttamente il suo interessante contributo, che si trova nella discussione "Il fumetto italiano più raro di sempre!".
CITAZIONE
Nel '29, il nome di Walt Disney era ignoto in Italia e Mickey Mouse, il successo dell'anno nelle sale cinematografiche in America coi suoi brevi cartoon proiettati prima dei film, era pressochè sconosciuto
In realtà almeno il nome dell'Universal Pictures, per cui Iwerks e Disney realizzarono i primi corti di "Oswald the Lucky Rabbit", doveva già essere noto in Italia, grazie all'intensa campagna pubblicitaria voluta dalla Pittaluga per il lancio dei cortometraggi del Coniglio Fortunato nella stagione della
primavera 1929, ribattezzato in Italia "Rorò". Una verifica dei giornali dell'epoca rende chiaro quanto sia stata pervasiva la pubblicizzazione di questi corti sonori; mi limito qui a pubblicare un annuncio su La Stampa, giornale torinese, del maggio 1929. Prometto che materiale più interessante sarà condiviso non appena avrò la possibilità di terminare la ricerca a cui sto lavorando.
Una delle numerose réclame in cui si pubblicizzano i corti di Rorò (ottobre 1929).
Ma veniamo al punto della questione. Cito l'articolo di Dario (il grassetto è mio).
CITAZIONE
. E Rubino era in quel preciso periodo l'artefice quasi unico della parte grafica delle pagine del supplemento domenicale della Gazzetta del Popolo di Torino, cioè l'ILLUSTRAZIONE DEL POPOLO.
La quale Illustrazione, a partire dal numero 13 del 30 Marzo 1930, avrebbe pubblicato in prima assoluta europea la prima strip su carta (datata in America 13 Gennaio 1930, uno stacco minimo completamente anomalo per lo stato delle comunicazioni di quei tempi) di quello che qualcuno - sino a oggi ignoto - alla redazione decise di battezzare "Topolino".
Purtroppo questa affascinante tesi non è sostenibile; i redattori dell'Illustrazione del Popolo si limitarono ad adottare il nome già scelto dalla Pittaluga per distribuire i corti di Mickey sin dal dicembre 1929. Anche in questo caso, una ricerca sui giornali nazionali più diffusi dimostrerebbe come da gennaio 1930 i corti di Topolino riscuotono ampio successo di critica in tutta Italia; nelle recensioni, ci si riferisce alternativamente al Topo col nome di Mickey e di Topolino. Riporto qui una delle diverse testimonianze dell'uso del nome "Topolino" già dalla fine del 1929; si tratta di un articolo della torinese
"Rivista Cinematografica, del 15 dicembre 1929", in cui si ricapitolano i traguardi raggiunti dalla Pittaluga durante l'anno che volgeva ormai a conclusione. Essendo Torino la sede della Pittaluga, il successo di Topolino dovette essere qui ancora più immediato che nel resto di Italia. Senza dover scomodare "Topolone", Rubino doveva già aver sentito parlare di un Topolino di Disney e Iwerks (o, come ho trovato scritto su un giornale dell'epoca, "Iwich").
Per ora, condivido questa essenziale documentazione a prova di quanto sto affermando. Ripeto che materiale più ampio e interessante sarà condiviso non appena ne avrò tempo.