grazie mille a tutti *ç* ed eccovi il capitolo 20, che è anche l'ultimo della prima parte della storia...
CAPITOLO 20 - OVERJOYED
Da quella data in cui Chuck aveva ufficialmente dichiarato il suo fidanzamento con Blair, le cose sembrarono andare meglio del solito di quello che entrambe le parti si aspettavano – e non solo. Tutti pensavano che questa storia potesse finire da un momento all'altro a causa della debolezza che poteva colpire entrambi, ed alcune volte è accaduto, ma alla fine l'amore ha sempre trionfato. Restava però scoprire ancora chi fosse il padre del bambino che Blair, Chuck o Carter? Per fare il test dovevano aspettare la decima settimana di gestazione, e mancava ancora un mese e mezzo quasi, dato che lei era incinta da cinque settimane. L'avrebbero potuto scoprire solo una settimana prima di San Valentino, prima della cerimonia di matrimonio tra Lily e Rufus, ed entrambi speravano di non rovinarsi la festa.
Era quasi la fine di dicembre, ed il giorno in questione era Natale. A casa Bass – Van Der Woodsen adesso anche Humprey, aleggiava aria di festa. Sappiamo che i Bass erano soliti organizzare feste anche per niente, ma questa era davvero speciale poiché finalmente si erano riunite le coppie più famose nell'Upper East Side. Oltre a Blair e a Chuck, infatti, anche Dan Humprey era tornato da Yale dopo la sua laurea a pieni voti, e prospettava di restare a New York City almeno fino al matrimonio di suo padre, e almeno finchè non lo tratterranno qui, dato che anche lui ha ottenuto un lavoro come giornalista.
La sala d'entrata era tutta addobbata a festa, ed un albero altissimo di Natale era posizionato accanto alla grande finestra nell'angolo. Luci luminose di tanti colori lo illuminavano, e sotto di esso, c'erano anche tanti pacchetti di varie forme e colori, che gli invitati si sarebbero scambiati dopo cena. Naturalmente, questo piccolo party natalizio non era destinato a tutti. C'erano amici stretti di Lily e Rufus, la famiglia Van Der Woodsen, Eleonor Waldorf e suo marito Cyrus Rose e stranamente riuscirono a venire anche il padre di Blair, Harold, e il suo compagno Roman, poi Nate e sua madre. Una cerchia molto intima quindi.
Blair era nel suo bagno a prepararsi per la serata, e si osservava nello specchio, guardandosi con una strana aria. Non si riconosceva più nel suo corpo, vedendo che questo stava cambiando sotto i suoi occhi giorno dopo giorno. La pancia non era effettivamente ancora evidente, ma si poteva notare un chiaro e piccolo rigonfiamento quasi come quando una persona troppo magra mangia più del solito e la pancia le sembra quasi gonfiarsi per il cibo ingerito. Ma questo non è certo il caso. Ormai Blair sembrava osservarsi la pancia ogni giorno, anche quando era con Chuck. Lui la guardava con aria quasi indifferente, anche se in realtà era davvero molto felice di quei cambiamenti che stavano avvenendo in lei, anche se viveva comunque con la strana paura che il figlio che portava in grembo fosse di Carter. L'avrebbe amato lo stesso anche se fosse così? Cercò di non pensarci e di godersi ogni volta lo spettacolo... Blair in biancheria intima era qualcosa che lo faceva eccitare di brutto, e non voleva perdersi quei momenti, soprattutto perchè lei prima o poi si sarebbe allargata, e fare l'amore sarebbe stato davvero difficile.
Chuck aveva regalato un altro vestito a Blair, uno rosso leggermente gonfio sul sedere ed un fiocco molto grande quasi sul fianco, e le maniche corte fatte di velo ricamato che sembravano quasi come una maglietta trasparente sotto al vestito. Le scarpe erano nere aperte avanti con rifiniture rosse laterali ed un fiocco rosso sulla punta di entrambe. Nei capelli aveva un cerchietto di raso nero con una rosa piccola di lato che aveva riflessi rossi alla luce.
Quando la limo mandata da Chuck portò Eleonor, Cyrus e Blair al Palace, Blair ricevette la sua prima sorpresa di Natale organizzata da Chuck.
“Papà?!” gridò Blair uscendo dall'ascensore chiamando un uomo girato di spalle. L'uomo si voltò, e come già annunciato, era proprio Harold Waldorf. Non appena vide la figlia le sorrise, e le aprì le braccia. Le lo raggiunse e lo abbracciò. “Papà, come sono contenta!” “Blair, cara... Sei sempre più bella! Non ci vediamo dall'estate, mi pare” Blair gli sorrise. “Già. E' strano che tu sia qui... pensavo lavorassi” “In effetti, domani io e Roman dobbiamo già partire... Ma per questa sera staremo insieme” “Non potevi farmi un regalo migliore” rispose lei quasi commuovendosi. “Beh, ma non sono stato io... E' stato Chuck Bass a chiamarmi e a ricattarmi se non sarei venuto” “Chuck?” chiese incredula Blair. “Sì. Mi ha telefonato ieri sera tardi, quando penso che in America saranno state le dodici. Mi ha obbligatoriamente fatto promettere di venire oggi a NYC, perchè mi ha detto che altrimenti sarebbe venuto in Francia e avrebbe trovato un nuovo ragazzo a Roman. Ovviamente ho accettato” “Ti ci è voluto poco” “Nessuno disobbedisce mai a Chuck Bass” rispose Chuck, che circondò le braccia di Blair e le diede un veloce bacio sulla guancia. Lei si mise un po' paura perchè l'aveva colta di sorpresa. “Mr. Waldorf” disse, dando la mano al padre di Blair “sono contento che sia venuto” “Prego chiamami Harold. Comunque non potevo non mancare... Soprattutto da quello che mi ha fatto sapere Eleonor” “Cosa ti ha detto la mamma?” chiese Blair allarmata. “Mi ha detto cosa c'è tra voi due... Dovevo venire a vedere di persona” disse lui, guardando improvvisamente Chuck con uno sguardo più severo “e a quanto vedo aveva ragione” e poi la sua espressione si rilassò, e ricomparve il sorriso. “Okay, grazie papà per avermi dato il tuo consenso” “Vado a prendere un drink, a dopo” disse Harold, che li sorrise e poi andò via.
Blair voltò la testa verso Chuck che le teneva ancora le mani e sorrise, e lui fece lo stesso. Lui le cingeva ancora le braccia, e, in quella posizione strana, si baciarono appassionatamente tra la gente intima che era venuta a festeggiare con loro.
“Ehi, ehi, troppo romanticismo ci ucciderà” Serena era appena arrivata, li distolse dal loro momento non tanto privato. I due si allontanarono, restando sempre nella stessa posizione. Blair guardò l'amica quasi adirata, ma poi le sorrise. “Bentornata, S” le disse Blair, staccandosi da Chuck ed abbracciandola.
Serena era stata con Dan in vacanza a Miami per due settimane, ed a parte sentirsi per telefono, le due non si vedevano da giorni.
“Buon Natale” disse Dan accanto a lei, facendosi notare. Blair corrugò la fronte, e si allontanò dall'amica. “Humprey, sentivo un odore strano che sa di periferia” “Insomma, Blair, non ti sei aggiornata? Serena meglio che glielo dici tu” “Sì, B! Io e Dan abbiamo un appartamento da qualche settimana, qui nell'Upper East Side. Mi dispiace non avertelo detto, ma sai che quello era il periodo...” Blair restò per qualche istante immobile, poi disse “Uhm, che strano. Stavo aspettando un attacco di vomito ma proprio non mi viene” sorrise ai due. “Oh, non dirmelo! A Blair Waldorf fa piacere che io e Serena andiamo a vivere insieme! Tra poco mi affaccerò alla finestra e volerà un porco, oppure una scimmia parlerà” “Humprey, che le scimmie parlano non è una novità. Tu ne sei una prova” disse Chuck in tono stranamente scherzoso.
Sembrava che le tensioni tra i due si fossero allentate dopo che alla fine Chuck si rassegnò all'idea che Lily avrebbe sposato il padre di lui. Tutto sommato, anche se non voleva ammetterlo, Dan Humprey non era tanto antipatico e disgustoso come aveva pensato anni prima. Sia Chuck che Dan risero, tanto che Blair lo guardò un po' con un'aria stranita.
“Adesso penso proprio che andrò a vomitare” disse poco dopo. “Quello tientelo per dopo... Tra qualche mese” rispose Serena, chiaramente riferendosi alle nausee della gravidanza. “Eh? Non vi seguo” fece Dan. “Serena!” fece Blair truce all'amica, visto che le uniche persone a conoscenza di quello che stava passando Blair erano lei, Chuck e Serena. “Daniel... Diciamo solo che non sono affari tuoi” rispose freddo Chuck facendo uno strano movimento con gli occhi, prendendo Blair per mano e allontanandosi verso il banco dove servivano i drink.
Era strano ogni volta che qualcuno mettesse in mezzo l'argomento della gravidanza faceva sembrare la situazione sempre più delicata, ma non per la cosa in sé, ma perchè ovviamente era un ragazzo giovane ed ancora immaturo, e aveva paura di sbagliare tutto. Il cameriere versò un drink ad entrambi.
“Sbaglio o Dan sta diventando qualcosa di più per te?” “Sai bene che non sono gay” “Stupido, sai a cosa mi riferisco...” rispose lei ridendo. “Blair. Non stiamo diventando amici, se è quello che pensi. Solo, qualche volta non mi va di prenderlo in giro o di ignorarlo. Ma non è amicizia” Blair roteò gli occhi e continuò a bere. “Okay, Chuck. Chissene”
Qualche minuto dopo tutti gli invitati furono chiamati al tavolo, e la cena di Natale cominciò. Mangiarono italiano questa volta: antipasti di mare, spaghetti con le vongole, gamberetti e orata, frittura mista all'italiana e un dessert. Quando tutte le portate furono servite, arrivò il momento di scartare i regali. Tutti andarono a recuperare i vari doni che avevano portato da sotto l'albero illuminato, e se li scambiarono con parenti ed amici.
Blair ricevette qualcosa di gradito dai suoi genitori. Suo padre le regalò delle chiavi, che poi si scoprì essere chiavi di una lussuosa Mercedes di ultimo tipo, anche se da quando era con Chuck era solito andare in limo. Sua madre Eleonor invece le regalò un completo gonna – camicia con scarpe e borsa di Valentino. Serena invece le regalò un cerchietto molto particolare, con degli swarowsky incastonati sopra, tanto che sembravano diamanti. Chuck invece le chiese di seguirlo sul tetto.
“Perchè siamo qui? Conosco la tua passione per i tetti, ma...” “Volevo che fossimo soli” disse lui guardandola fisso negli occhi “E poi il mio regalo non era possibile aprirlo all'interno” “Perchè?” chiese curiosa lei. “Perchè, perchè... Come al solito ti fai mille domande”
Chuck prese qualcosa dalla tasca della giacca. Una scatola piccola e blu scuro di velluto, e la aprì sotto lo sguardo già stupito di Blair, che appena vide la scatolina pensò al suo contenuto, ma non riusciva a crederci. Conteneva un anello d'oro bianco, con tre diamanti autentici al centro.
Bene, se ora Blair era stupita, dopo non poteva nemmeno più essere sorpresa. Chuck si inginocchiò davanti a lei prendendo la sua mano e l'anello, ed infilandoglielo all'anulare della mano sinistra. Lei ormai sembrava quasi in lacrime.
“Blair... Non trovo le parole che vorrei dirti adesso” “Fanculo, Chuck, fallo e basta prima che pensi sia tutto finto” Lui abbassò per un secondo lo sguardo e sorrise. “Blair Waldorf... Tu... Tu Vorresti diventare mia moglie?” Lei gli sorrise e tra le lacrime rispose “Lo voglio. Voglio diventare la moglie di un pervertito” “Non potevi fare una scelta migliore” disse lui alzandosi e prendendole le mani e poi baciandola.
Quando si staccarono, Chuck la invitò a guardare in alto. Iniziarono a scoppiettare vari fuochi d'artificio di colori diversi, ognuno di una forma più strana del precedente, quasi fosse Capodanno. Durarono per quasi un minuto, poi improvvisamente, a differenza del solito bagliore che sprigionavano i petardi, uscì un fuoco con una scritta.
TI AMO
“Oh mio Dio, non ci posso credere. Penso che morirò seduta stante” disse Blair. “Per l'amor del cielo, no. Prima diventa mia moglie, cazzo” “Stupido. Adesso immagino che dovremmo farlo sapere agli altri” “Secondo te perchè ho invitato tutte le persone più intime?” Si scambiarono un veloce bacio a stampo, e poi si diressero di nuovo nella sala della cena.
Gli invitati erano tutti nella sala principale della casa, alcuni si scambiavano ancora i regali, altri parlavano tra di loro o bevevano drink. Chuck e Blair passarono tra la folla e raggiunsero l'albero accanto alla finestra. Chuck attirò l'attenzione di tutti con un “Ehm, ehm” e gli invitati si voltarono nella loro direzione.
“Volevo innanzitutto ringraziarvi per essere venuti qui, questa sera, a festeggiare il Natale a casa nostra... Spero che il cibo servito sia stato di vostro gradimento e che vi siate divertiti... Adesso ho qualcosa da dirvi che spero non vi dispiacerà”
Prese la mano di Blair guardandola intensamente negli occhi, quasi come qualche settimana prima in cui dichiarò a tutti che erano fidanzati, poi sorrise compiaciuto e continuò.
“Circa tre settimane fa, alla festa di fidanzamento di Lily e Rufus, annunciai che io e Blair eravamo ufficialmente fidanzati e da cioè che urlò la folla... aveva gradito. Bene, spero che questa nuova notizia vi piaccia ugualmente... Altrimenti, visto che mi conoscete, sapete che lo farò in ogni modo anche senza il vostro consenso... Poco fa, sul tetto, ho chiesto a Blair di diventare mia moglie” qualcuno fece di nuovo strani versi dalla piccola folla “e lei ha detto sì. Quindi, che vi piaccia o no, entro l'anno prossimo diventerà la signora Bass” disse sorridendo di nuovo compiaciuto.
Tra la folla, la madre di Blair, Eleonor, fece una strana espressione, ma non triste o infelice. Sorrideva a trentadue denti, e sembrava quasi che stesse per commuoversi. Harold, il padre di Blair, sembrava quasi impassibile, ma tutto sommato era come se avesse già dato la sua benedizione qualche ora prima. Anche gli altro ospiti sembravano stupiti e felici nello stesso tempo.
Chuck e Blair allora si allontanarono dall'albero e molti gli strinsero la mano congratulandosi con loro per la lieta notizia.
“Cosa dire? Tra poco dedicherò un articolo a Chuck Bass per la sua nuova personalità” disse Dan stringendo la mano a Chuck. “Faresti meglio a non farlo” rispose lui sorridendo. Serena abbracciò Blair. “B, sono davvero felice per voi due” poi abbracciò Chuck sussurrandogli all'orecchio “Finalmente hai messo la testa a posto, sono contenta per te” “Forse era arrivato il momento” le rispose lui sempre nell'orecchio.
Poi arrivò Eleonor Waldorf. “Blair, non potevi darmi una notizia migliore” disse, mentre abbracciava la figlia. “Ehm, grazie mamma” rispose, mentre qualcuno le toccò la spalla.
Si voltò, e suo padre Harold era dietro di lei con un espressione seria in viso. “Scusami, Chuck, potrei parlarle da solo?” Chuck annuì con il capo e si allontanò.
“Figlia mia, non posso credere che tu...” “Papà. Non mi starai dicendo di certo che non devo farlo?” “Sei giovane, hai solo ventun anni... Sapevo che tu volevi diventare una giornalista famosa e girare il mondo, o comunque fare qualcosa di attivo... Ma un matrimonio alla tua età...” “Io sono convinta di volerlo fare, papà. Io sono innamorata di lui, e lui lo è di me. Sta andando tutto alla grande tra noi, e non vedo perchè non mi dovrei sposare. Anche tu e la mamma vi siete sposati presto, quindi...” “Avevamo qualche anno in più, a dire il vero” “Papà, ma di cosa hai paura? Dimmelo” “Sarò breve. Io non conosco per niente Chuck Bass, ma da quello che so è un ragazzo non molto raccomandabile... Io non vorrei che ti facesse soffrire o altro” “Lo avevo immaginato, ed è molto carino da parte tua, ma... Se sbaglio voglio farlo da sola” Harold le accarezzò una guancia e le sorrise. “Blair, spero davvero tu ci creda davvero” “Sì, ci credo sul serio” “Bene, allora devo andare a parlare anche con lui” disse allontanandosi e andando da Chuck, che era al banco dei drinks e sorseggiava un whisky.
“Chuck” “Harold, mi dica” “Non posso dire che tu sia una persona raccomandabile, dati i tuoi trascorsi... Quindi, stai certo che se verrò a sapere che farai qualcosa di male a mia figlia dopo che vi sarete sposati... Sei morto. Sarò anche omosessuale, ma so usare le mani” “Mr Waldorf” iniziò Chuck con la sua voce sottile “Io sono sicuro di quel che faccio. Io... amo Blair, e in questo momento l'ultima cosa che vorrei è farle del male. La prego di credermi” “Tanto so dove abiti” rispose Harold ridendo e allontanandosi, facendo restare Chuck immobile.
Non era sicuro che avesse accettato del tutto la cosa. Poco importava. Lui aveva detto che l'avrebbe sposata, e così sarebbe stato. Questa volta voleva impegnarsi sul serio per non tradire la fiducia di Blair, e perchè inoltre c'era in ballo un'altra vita non ancora nata, che sperava davvero gli appartenesse. Adesso restava solo scoprire chi fosse il padre, ma bisognava aspettare altre cinque settimane, come minimo... Quale sarebbe stato l'esito? Non ci resta che aspettare...
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