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Dico la mia. Si chiama mercato. Da frequentatote di bordelli nel nord Europa ho imparato una cosa. Conta il valore emozionale. Poco importa il valore effettivo della cosa, ma quale emozione trasmette anche solo qualche dettaglio di questa data cosa. E quella emozione, quel dettaglio, può essere fatta/o pagare anche "fuori mercato" al cliente, che anzi riterrà di aver pagato poco e vorrà dare la mancia. Più che altro mi pare si possa parlare di "servizio di nicchia"... Del resto quanti ristoranti di lusso riteniamo allora "fuori mercato"? Lì si dice che paghi "l'esclusività". Ecco, più o meno anche qua... Che poi anche sul "fuori mercato" nel caso specifico se ne può parlare... non mi sembra questo il caso, anzi 3vu per scat nell'ambiente prodomme italiano mi pare in linea...
Capitolo onestà. A mio modesto vedere è di nuovo come al ristorante. Il menù deve esporre i prezzi. Anche alto, ma se il prezzo è chiaro, siamo a posto. Così la ragazza. Se comunica chiaramente i prezzi e li rispetta, è onesta. Onesta sta nel comunicare i prezzi prima e non cambiarli in corso di sessione. Se mi dice 3vu prima e poi in camera quando sono a bocca aperta (per lo stupore) mi dice che per aprire il bocchettone ci vogliono 5 vu... Lì parlerei di disonestà... Altrimenti no...
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