Posts written by Valene

La Mala Hora



Altro nome L'ora del male (Evil Hour)
Tipologia Infestazione di fantasmi
Continente Nord America
Messico, Stati Uniti (Nuovo Messico)

CREDITS: Google, wikipedia.org, americanfolklore.net, rifqi-present-urban-legends.fandom.com, southernghoststories.com/
Approfondimenti/traduzioni by Valene.

La Mala Hora (nota anche come la Malora o la Malogra) è una leggenda folcloristica del Nuovo Messico che descrive uno spirito maligno che infesta gli incroci di notte, dando la caccia a coloro che percorrono le strade da soli.

La Mala Hora è uno spirito del folklore del Nuovo Messico che si dice appaia a persone che stanno per morire o forse addirittura possa causarne la morte.

*Storia

La Mala Hora è descritta come una massa nera informe che si muove e cambia forma costantemente.
Può cambiare forma rapidamente, passando dalle dimensioni di una moneta a quelle di una persona in meno di un secondo.

La Mala Hora si nasconde su strade e autostrade isolate in attesa di attaccare viaggiatori stanchi.



È particolarmente affezionata ai luoghi in cui due o più strade si intersecano. Quando La Mala Hora posa gli occhi sulla sua vittima, si precipita verso di lei e la avvolge, facendola soffocare.
Se la vittima vede La Mala Hora, diventa immediatamente pazza o ipnotizzata dalla sua vista, permettendole di attaccare.

A volte si dice che La Mala Hora appaia sotto forma di donna.
Come donna ha i capelli lunghi, neri e incolti.
Indossa abiti di un nero intenso.
Galleggia con i piedi appena sopra il suolo.
Secondo la leggenda se si vede La Mala Hora nella sua forma femminile è un presagio di morte.
O tu o qualcuno che ami morirete presto.

Una sera una donna stava guidando da sola mentre andava a trovare la sua amica a Santa Fe.
Il marito era partito per un viaggio di lavoro.
Poco dopo mezzanotte, quando si avvicinò a un incrocio sulla strada, vide una strana forma nera fluttuare davanti alla sua macchina.
La donna urlò e frenò di colpo.
Quando si fermò, la macchia nera era scomparsa.

Mentre la donna impiegava qualche secondo per riprendersi, udì uno strano suono graffiante.
Si voltò a guardare fuori dal finestrino da cui proveniva il suono e fu accolta da uno spettacolo orribile.



Una vecchia orribile era in piedi proprio accanto alla sua macchina, e la artigliava.
Aveva la pelle pallida, lunghi capelli scuri, denti appuntiti e occhi rossi luminosi.
L'autista partì e la La Mala Hora le corse dietro, ma alla fine rimase indietro. La donna si diresse a casa della sua amica, corse dentro e chiuse la porta dietro di sé.
Raccontò poi all'amica l'accaduto.
La sua amica rispose: “Hai visto La Mala Hora. Dicono che appaia solo quando qualcuno sta per morire."
La donna fu presa da un sentimento di paura e decise di tornare a casa non appena si fece giorno.
Quando finalmente raggiunse casa sua, c'era un'auto della polizia che la aspettava nel vialetto.
L'ufficiale di polizia la informò che suo marito era stato ucciso quella mattina presto; subito dopo mezzanotte.



La Mala Hora non è semplicemente una figura spettrale, ma un simbolo dell'ora della morte, il momento in cui il velo tra i vivi e i morti è più sottile. È l'incarnazione della paura dell'ignoto, un promemoria dell'inevitabilità del destino che attende tutti noi.

Le carte Pokémon degli anni '90 vendute all'asta per almeno £ 25.000!!



CREDITS: Google, news.justcollecting.com , www.richardwinterton.co.uk/
Approfondimenti/traduzioni by Valene.

Una collezione di carte Pokémon potrebbe fruttare £ 25.000 all'asta martedì 7/5/2024 e si tratta di una stima bassa, afferma il banditore Richard Winterton, che ha venduto un set di carte per oltre £ 200.000 nel 2022.

Le carte saranno messe all'asta in 16 lotti a Lichfield, nello Staffordshire, e potrebbero attirare offerenti da tutto il mondo.
Queste carte, collezionate da un unico appassionato, sono molto rare.
La maggior parte è stata prodotta dagli editori statunitensi Wizards of the Coast.
Ci sono 15 set, tutti completi o master, di carte nella collezione.

Nel mondo delle carte Pokémon un set completo contiene tutte le emissioni ufficiali di un'espansione.
Un set principale ha una di ogni variante esistente di ogni carta.

I set principali provengono dalle espansioni Skyridge, Aquapolis, Expedition, Legendary Collection ed EX Ruby e Sapphire.

Vengono venduti anche i set completi per Neo Destiny, Neo Revelation, Neo Discovery, Neo Genesis, Gym Challenge, Gym Heroes, Team Rocket, Base Set 2, Fossil e Jungle.

Una rarità eccezionale è un Lugia #149/147 nel set Aquapolis, una carta segreta.
Wizard of the Coast ha smesso di produrre le carte dopo le espansioni Aquapolis, Expedition e Skyridge.

Richard Winterton ha dichiarato a Staffordshire Live: “Alcune di queste carte sono così ricercate che i collezionisti potrebbero potenzialmente acquisire l'intero set solo per assicurarsi quella carta."
“Il mio team di esperti Pokémon mette in evidenza il set principale di Skyridge, l'ultimo set di Wizards Of The Coast, e uno che entusiasmerà particolarmente il mondo dei Pokémon."


Il banditore Richard Winterton con la collezione Pokémon.

"Ci aspettiamo che il totale complessivo della collezione si aggiri intorno alle 25.000 sterline, ma oggi potrebbero superare di gran lunga questa cifra."

I Pokémon sono un fenomeno insolito, soprattutto per chi non lo segue.
È un progetto mediatico giapponese che comprende videogiochi, cartoni animati e carte collezionabili.
Il gioco di carte è stato lanciato in Giappone nel 1996 e all’inizio degli anni 2000 era abbastanza grande da suscitare una sorta di tempesta mediatica sulla “Pokemania” americana.
Le carte possono valere somme enormi.

Lo YouTuber e combattente Logan Paul è il proprietario di una carta Pokémon da 5,275 milioni di dollari che ha scambiato privatamente.

All'inizio di quest'anno una rarissima carta Pikachu è stata messa all'asta online per 2 milioni di dollari.



Le carte sono classificate dalle società di carte collezionabili sportive e stanno iniziando ad avere un valore simile alle carte da baseball più rare.

Castello di Bojnice



Stato attuale Slovacchia
Regione Trenčínsky Kraj
Città Bojnice
Informazioni generali
Tipo Castello
Stile romanico, Rinascimentale, gotico e neogotico
Costruzione XII secolo-XIII secolo
Primo proprietario Matteo III Xác
Condizione attuale ottima
Sito web www.bojnicecastle.sk/

CREDITS: Google, wikipedia.



Il castello di Bojnice è un grande edificio fortificato presso la città di Bojnice, nel Trenčín, in Slovacchia.
Originariamente una struttura in legno (XI secolo), nel Trecento era ormai stato ricostruito in pietra ed era controllato dalla Corona d'Ungheria.
Nel XVI secolo venne trasformato in un palazzo-castello rinascimentale grazie al mecenatismo dei Thurzó mentre nel XIX secolo furono i Pálffy a ristrutturarlo secondo il gusto neo-gotico romantico.
Confiscato ai privati dopo il 1945 dal governo cecoslovacco, il castello è oggi un museo parte del Museo Nazionale Slovacco.

Le maestose sale del castello e le sue straordinarie architetture lo rendono uno dei siti che destano il maggior interesse nei turisti che visitano la Slovacchia.

*Storia
Il Medioevo

Il castello di Bojnice fu menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1013, conservati nell'Abbazia di Zobor.
Originariamente costruito come fortezza di legno, è stato gradualmente migliorato fino a diventare un castello di pietra, con le pareti esterne adattate al terreno roccioso irregolare.
Il suo primo proprietario fu Matúš Xác che lo ricevette nel 1302 dal re Vencel d'Ungheria.

*Il Rinascimento

Più tardi, nel XV secolo, il castello di Bojnice divenne proprietà del re Mattia Corvino, che lo lasciò in eredità al suo figlio illegittimo Giovanni Corvino nel 1489. Dopo la sua morte il castello divenne proprietà della famiglia di Giovanni Zápolya.


Giovanni Zápolya, re Giovanni I d'Ungheria

La famiglia Thurzó, la più ricca del Regno d'Ungheria, acquistò il castello nel 1528 e intraprese una importante ricostruzione.
L'ex fortezza fu trasformata in un castello rinascimentale.



*Dal Seicento al Novecento

Dal 1646 in poi, i proprietari del castello furono i Pálffys, che continuarono a ricostruire il castello.
Infine, l'ultimo famoso proprietario del castello della famiglia Pálffy, il conte János Ferenc Pálffy, realizzò una complessa ricostruzione romantica dal 1888 al 1910.
Dopo la sua morte e lunghe liti, i suoi eredi vendettero molte opere d'arte dal castello e poi, il 25 febbraio 1939, vendettero il castello, il centro benessere e il terreno circostante all'imprenditore ceco Jan Antonín Baťa.

*Il Dopoguerra

Dopo il 1945, quando la proprietà di Baťa fu confiscata dal governo cecoslovacco, il castello divenne la sede di diverse istituzioni statali.

Il 9 maggio 1950 un enorme incendio scoppiò nel castello, ricostruito poi a spese del governo.


L'incendio del 1950

Dopo questa ricostruzione al suo interno è stato aperto un museo specializzato nella documentazione e presentazione dell'era dei neo-stili architettonici.
Il Museo Bojnice è oggi parte del Museo Nazionale Slovacco.





*Interni e architettura



Le maestose sale del castello e le sue straordinarie architetture lo rendono uno dei siti che destano il maggior interesse nei turisti che visitano la Slovacchia.



Prědajňa zlatý ("Salone dorato").
Il Salone dorato è situato nel corpo centrale del castello, quello ispirato ai Castelli della Valle della Loira.
È noto per il soffitto in legno, completamente rivestito di lacca aurea e foglie d'oro.
Il soffitto, in netto contrasto con le semplici pareti della camera, si lega al resto della stanza grazie agli arredi, anch'essi in legno rivestito di foglie d'oro.


Il soffitto ligneo del Prědajňa zlatý ("Salone dorato").

Prědajňa Hudobná ("Sala della Musica").
La Prědajňa Hudobná (Sala della Musica) è il luogo dove sono conservati gli strumenti musicali posseduti dai proprietari del castello.
Un tempo, era la camera da letto di Ján Pálffy.
Di notevole interesse, è il pianoforte, realizzato a Vienna nel 1884.



Barokävá kaplnka ("Cappella barocca").
La Barokävá kaplnka, la Cappella Barocca è stata realizzata nel XVII secolo in un preesistente bastione del XII secolo, nell'ala est del castello di Bojnice. Gli stucchi settecenteschi e gli affreschi del secolo successivo ornano la volta della cappella.
Lo spazio è illuminato dalla vetrata gotica, risalente al XIV secolo, realizzata per il preesistente bastione.
L'altare è impreziosito dalla gotický kotúč (pala gotica), del Medioevo.


Štvrtý vňútorný dvor ("Pozzo del cortile").


Lo Štvrtý vňútorný dvor ("Pozzo del cortile").

Nel corpo centrale del castello, nel Vňútorný dvor (quarto cortile), si trova lo Štvrtý, il pozzo più piccolo del castello.
In origine, nel XVI secolo, era collegato ad una sorgente termale.
Nel 1895, il pozzo è stato chiuso da una gabbia decorativa in ferro battuto, sovrastata dalla statua di un guerriero nello stesso materiale.

Oltár še Bojnickým oltárom ("Pala d'altare di Bojnice").
In un altro bastione del castello, si trova l'opera più preziosa della collezione di Ján Pálffy, l'unica a non essere stata venduta dai suoi eredi, la Pala d'altare di Bojnice.
Realizzata con la tecnica della tempera su pannello ligneo, è stata dipinta da Nardo di Cione nel XIV secolo ed è l'unica opera completa di questo artista a trovarsi fuori dall'Italia.[1]



*Il giardino e lo zoo


Il tiglio del re Mattia Corvino, nei pressi del castello di Bojnice. Con i suoi 700 anni di età è uno dei più antichi della Slovacchia.

Il giardino del castello, realizzato su un territorio scosceso, è noto soprattutto per il tiglio secolare, forse il più vecchio della Slovacchia.



Lo zoo, uno dei tre presenti in territorio slovacco, è stato fondato nel 1955. Nel 2006 aveva 355 specie diverse e più di 1800 animali.

*Note e Bibliografia

^ Castello di Bojnice, su slovakiatravels.com.

(DE) Hans Dietrich Gronau, Andrea Orcagna und Nardo di Cione. Eine stilgeschichtliche Untersuchung, Berlin, Deutscher Kunstverlag, 1937.

Miti storici che tutti credono siano veri...


Photo Credit: MidJourney

Nel regno della storia, il confine tra realtà e finzione spesso si confonde, dando origine a numerosi malintesi che vengono ampiamente accettati come verità.
Tra questi, esistono molti miti storici a cui tutti credono, che sono stati tramandati di generazione in generazione, spesso acquisendo maggiore credibilità ad ogni rivisitazione.
Questi miti vanno da quelli apparentemente banali a quelli che hanno plasmato in modo significativo la nostra comprensione del passato.
Servono come testimonianza del potere della narrazione e della sua capacità di influenzare la nostra percezione degli eventi storici.

CREDITS: Google, wikipedia, vintagenews.com
Approfondimenti/traduzioni by Valene.

*La Grande Muraglia Cinese e lo Spazio



L’affermazione che la Grande Muraglia Cinese sia visibile dallo spazio è stata perpetuata attraverso libri di testo, media e persino dichiarazioni di personaggi rispettabili.
Tuttavia, gli astronauti e le agenzie spaziali hanno chiarito che non è così.

La Grande Muraglia, nonostante la sua lunghezza impressionante e il suo significato storico, se vista dall'orbita si fonde con il paesaggio naturale.
La sua visibilità è ulteriormente ridotta dalle condizioni atmosferiche e dal fatto che è costituita da materiali di colore simile a quelli circostante.


Una foto aerea della Grande Muraglia Cinese dallo spazio.
In questa immagine sono raffigurate la Grande Muraglia Cinese e la Mongolia Interna. Il muro non è visibile dalla Luna ed è difficile o impossibile vederlo dall’orbita terrestre senza gli obiettivi ad alta potenza utilizzati per questa foto. (Credito fotografico: Leroy Chiao/NASA)


*Idea sbagliata dell’altezza di Napoleone


L'imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries. (Credito fotografico: Jacques-Louis David / Wikimedia Commons / Dominio pubblico)

Si dice che Napoleone fosse alto 5 piedi e 2 pollici (1 metro e 52 cm/57 circa) secondo le unità di misura francesi, ma questo si traduce in circa 170,18 nelle unità imperiali britanniche, che è il sistema utilizzato oggi dalla maggior parte dei paesi di lingua inglese.

Questo malinteso, combinato con la propaganda britannica volta a sminuire la sua statura sia in senso letterale che figurato, ha contribuito al mito duraturo della sua bassezza.
In realtà, l’altezza di Napoleone era piuttosto normale tra i suoi contemporanei, sfatando l’idea che la sua statura fisica fosse qualcosa di fuori dall’ordinario.

*Il processo alle streghe di Salem e il rogo


Stregoneria nel villaggio di Salem. La figura centrale in questa illustrazione dell'aula del 1876 è solitamente identificata come Mary Walcott. (Credito fotografico: William A. Crafts / Wikimedia Commons / Dominio pubblico)

Il mito del rogo è profondamente radicato nella nostra memoria collettiva, forse perché era un metodo comune di esecuzione per le streghe accusate nella storia europea.
Tuttavia, nel contesto di Salem, è fondamentale mettere le cose in chiaro.

Solo uno degli accusati, Giles Corey, ha incontrato un destino diverso dall'impiccagione: è stato pressato a morte sotto pesanti pietre per essersi rifiutato di presentare una dichiarazione.
Questa correzione serve a ricordare l’importanza di esaminare attentamente le storie tramandate di generazione in generazione, garantendo che la nostra comprensione storica sia basata sui fatti piuttosto che su miti sensazionalistici.

*Vichinghi ed elmi cornuti


Raffigurazione di Vichinghi che navigano su una nave lunga da c. 1100. (Credito fotografico: Abbazia di Saint-Aubin / Wikimedia Commons / Dominio pubblico)

La rappresentazione dei Vichinghi che indossano elmi cornuti è stata così vividamente impressa nel nostro immaginario collettivo attraverso vari media e letteratura che è quasi impossibile immaginare questi esploratori norvegesi senza il loro iconico copricapo.

Tuttavia, la verità si allontana da questa immagine comunemente accettata. Le prove storiche, inclusi manufatti e resoconti dell'era vichinga, suggeriscono che questi feroci guerrieri non indossavano elmi con le corna in battaglia o nella vita quotidiana.


*Colombo alla scoperta dell'America


Ritratto di un uomo, detto Cristoforo Colombo. (Credito fotografico: Sebastiano del Piombo / Wikimedia Commons / Pubblico dominio)

Quando si parla della scoperta delle Americhe, una narrazione comune che emerge è l’idea che Cristoforo Colombo sia stato il primo europeo a mettere piede nel Nuovo Mondo.
Questa storia è stata insegnata nelle scuole e ha permeato la cultura popolare, portando molti ad accettarla come un fatto.

Tuttavia, prove storiche suggeriscono che gli esploratori norvegesi, guidati da Leif Erikson, raggiunsero il Nord America intorno all’anno 1000, quasi cinque secoli prima del viaggio di Colombo nel 1492.

*“Lasciateli mangiare torte” di Maria Antonietta


Maria Antonietta, 1775. (Credito fotografico: sconosciuto / Wikimedia Commons / dominio pubblico)

Il racconto della famigerata frase di Maria Antonietta, "Lasciateli mangiare torte", ( o in altre traduzioni le brioches) si distingue come un pezzo folcloristico particolarmente ostinato.
Questo aneddoto è stato utilizzato più volte per illustrare la presunta insensibilità e distacco dell'aristocrazia francese alla vigilia della Rivoluzione francese.
Tuttavia, gli storici non hanno trovato prove che la regina francese abbia mai pronunciato queste parole.

In effetti, il primo resoconto di questa frase appare nelle “Confessioni” di Jean-Jacques Rousseau, scritte quando Maria Antonietta era solo una bambina e molto prima della crisi finanziaria che fece precipitare la rivoluzione.
Ciò suggerisce che l’attribuzione è, nella migliore delle ipotesi, anacronistica e, nel peggiore, una completa falsificazione.

LADY OSCAR: MOSTRA A MILANO PER I 45 ANNI DELLA SERIE ANIME!!



FONTI: Google, FB, animeclick.it
www.facebook.com/SpazioFumettoWOW

Dal 25 maggio al 15 settembre WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano in collaborazione con Yamato Video ospiterà la mostra ufficiale che celebra i 45 anni dell'anime Lady Oscar dal manga di Riyoko Ikeda.

In mostra rodovetri originali, gadget, rare edizioni, costumi, approfondimenti storici e tutto ciò che ha contribuito a creare il mito della nostra amata Madamigella Oscar.
Evento speciale domenica 26 maggio: a partire dalle 15:30 vi aspettiamo in museo per un’imperdibile giornata a Corte!

➡ Esposizione a cura di Yamato Video, Enrico Ercole, Angelo Capozzi e Luca Bertuzzi
➡ Con la partecipazione di Lady Oscar Italian Fan Club
www.facebook.com/ladyoscarfanclub
➡ Chiusura estiva: dal 29 luglio al 30 agosto compreso

Inoltre ottime news dalla Yamato shop:



A fine mese esce per la Yamato Video, il primo box dell'attesa edizione blu ray mentre il 14 luglio arriverà uno speciale cofanetto Blu-ray da collezione a tiratura limitata e numerata, i preorder sono già aperti a questo link, in esclusiva solo per i clienti del punto vendita e dello store online.
http://store.yamatovideo.com/product.php?id_product=8398