Posts written by Sheva Alomar

COBRA-SALA TATTICA

Mentre parte della squadra è già andata in armeria per prepararsi alla missione esterna in Arkansas, un altro gruppo resta per ultimare la preparazione per Biomarine, e Albert chiede a Vanitas di poter andare a recuperare un uomo di nome Rick alla B.S.A.D.. Vanitas chiede però di poter essere accompagnato niente di meno che da Bartoli che accetta di fare un piccolo viaggetto con un portale aperto da Vanitas.
Sheva e Jeremy si scambiano un'occhiata e Sheva bisbiglia qualcosa all'ex generale americano.
"Bartoli andrà alla B.S.A.D. Che facciamo con l'idea di chiedergli di ricontattare Dimitri Kosow?"
Bisbiglia l'africana all'uomo.
"Aspettiamo che torni dalla B.S.A.D."
"Non possiamo. Nel frattempo Aaron potrebbe non avere tempo per occuparsi anche di questa. Dobbiamo avvisare almeno Aaron dell'idea..."
Jeremy si gira verso Baroli che ogni tanto lo menziona chiamandolo con l'appellativo ormai abituale di: Volpo' e a quel punto Jeremy decide di seguire il consiglio di Sheva.
"Marco. Io e Sheva avevamo pensato di coinvolgerti in qualcosa, ma meglio parlartene al tuo rientro. Nel frattempo accenneremo qualcosa ad Aaron, prima che le squadre partano per le due operazioni."
Nel sentire questo, Aaron si volta incuriosito verso Jeremy e Sheva, dando uno sguardo più particolare proprio a Sheva, dato che ora fa parte della Cobra.
"Vanitas, Bartoli...per aprire il portale e portare qui Rick, andate sul piazzale esterno. Una volta portato qui Rick fatelo aspettare all'esterno per capire se sarà necessario procedere con l'autenticazione di farlo entrare nella base, nel caso abbia bisogno di attrezzature Cobra anche lui da provare, prima di partire per Biomarine. Ricorda sempre che i portali vanno aperti sempre fuori dalla base. Sia per partire da qui, sia per rientrare"
E' l'indicazione che Aaron da' ai due prima di lasciarli andare e anche Albert va ad occuparsi della sua preparazione.
Mentre Lara e le altre due Croft continuano a parlare di qualcosa, Aaron si avvicina a Jeremy e Sheva.
"Di che si tratta? In cosa avevate pensato di coinvolgere il veneziano?"
"Abbiamo pensato che forse Bartoli potrebbe ricontattare Dimitri Kosow con la scusa di una banale chiacchierata e vedere se riesce a fargli spifferare qualcosa riguardo i piano che sta preparando con Lewis e Zeph."
Gli risponde prontamente Sheva, focalizzata come sempre sul lavoro con grande interesse e passione, nonostante abbia anche per la testa il casino affettivo accaduto con avance che ha ricevuto da Chris, Cliff e Zip. Aaron incrocia le braccia al torace.
"E' rischioso. Bartoli dovrebbe essere particolarmente bravo a non far sospettare nulla a Dimitri, nel ricevere una sua telefonata, proprio mentre sta organizzando un attacco alla Cobra attraverso Lewis e la Task Force."
"Ci abbiamo pensato, ma Bartoli potrebbe essere l'unico modo per poter riuscire ad ottenere informazioni, visto che già in precedenza, Dimitri si era particolarmente aperto con Bartoli nel dargli informazioni privata di una certa illegalità. Tra criminali ci si intende molto bene, ed è probabile che Dimitri Kosow abbia una maggior fiducia di Bartoli per raccontargli certe cose."
Sospetta Sheva.
"Vero, ma non sottovalutiamo quel russo. Potrebbe aver messo in possibilità che Bartoli conosca Lara e che gli abbia dato certe informazioni volutamente fingendo di chiacchierare amichevolmente con un criminale italiano."
Le parole di Aaron fanno un po' vacillare Sheva, ma è Jeremy a darle man forte.
"Possibile, ma nonostante questo rischio, quel bastardo di russo potrebbe dare comunque informazioni più dettagliate utile anche per noi. A volte bisogna correre certi rischi."
Aaron e Fox si guardano come due comandanti leader consapevoli che in effetti, certi rischi andrebbero presi quando non sembrano esserci migliori alternative.
"D'accordo. Procedete e parlate con Bartoli quando farà rientro alla base, per sentire da lui, se pensa di poter dare una mano seguendo il vostro piano."
Aaron da' quindi il consenso dell'operazione.
"Sheva, preferirei che tu restassi alla base, durante le operazioni in Arkansas e Biomarine. Sia per la questione di Cliff, sia per la situazione sotto monitoraggio di Kansas City."
"Resterò alla base, a meno che non ci sia bisogno di me per qualche esterna improvvisa."
Aaron annuisce, apprezzando la determinazione, professionalità e disponibilità di Sheva nonostante sia una ribelle e Jeremy lo capta.
"E' sempre stata una delle migliori agenti conosciute all'interno della B.S.A.A"
Conferma Jeremy, tanto che Sheva si sente onorata di aver ricevuto un simile apprezzamento dal capo della squadre militari dell'intera B.S.A.A.
"E' stato un onore essere al servizio della B.S.A.A. e delle tue squadre, finchè la B.S.A.A. non è stata corrotta."
Jeremy e Sheva si scambiano uno sguardo di intesa. Nel frattempo avrebbero atteso i preparativi delle squadre.

COBRA-SALA TATTICA

Sheva vede Jeremy andare a sedersi di peso su una sedia e l'africana lo guarda con occhi empatici anche se pieni di una simile rabbia condivisa con l'ex generale americano.
"Credo anche io come Kaidan ed Ekatsim, che o Kosow oppure Byron abbiano già messo in croce Evans per spingerlo ad autorizzare l'invio di squadre militari per mandarle qui"
Commenta Ray trovandosi d'accordo sia con Kaidan che con Ekatsim.
Sheva va a sedersi accanto a Jeremy.
"Che cosa pensi di fare?"
"Se lascio la B.S.A.A o mi faccio congedare, rischio di consegnare parte della B.S.A.A a quel pezzo di mer**a di Lewis"
E' la prima quasi decisione di Jeremy, e che fa capire a Sheva che l'uomo non avrebbe potuto quindi lasciare ancora la B.S.A.A.
"Quindi dovrai firmare i documenti che ti arriveranno, autorizzando che la B.S.A.A attacchi la Cobra insieme alle squadriglie della Task Force e dell'Umbrella. Non so se io sarei riuscita fare una simile cosa."
<< E ad abbassarmi ad autorizzare un simile scempio! >>
" Devo vedere che cosa intendono farmi firmare. A seconda di quello che mi invieranno, potrò farmi un'idea di quello che potrebbero avere meglio in mente. E' probabile che senza di me, avrebbero dato in mano a Lewis le squadre B.S.A.A e i documenti legali da gestire a Dimitri Kosow. Quel bastardo di falsario. L'hanno studiata bene."
Jeremy stringe un pugno appoggiandolo su una delle sue gambe.
"Intendi rientrare a Salt Lake City?"
Interviene Ewa, schifata e indignata anche lei, e comprendendo le rabbie di Jeremy e Sheva.
"Per il momento aspetterò qui che mi inviino quei documenti. Evans sa dove mandarmi i documenti e vi accederò dal mio palmare per visionarli."
"Quindi il prossimo passo o azione, dipenderà se arriveranno prima i documenti a te, immagino preparati da Dimitri Kosow, oppure se arriverà la chiamata di Byron a Lewis che immagino comunicherà l'autorizzazione dell'invio di squadre B.S.A.A. per attaccare la Cobra. Non voglio nemmeno pensarci."
E' la deduzione di Sheva.

"Quegli str**i dovrebbero però temere di attaccare la base se conoscono segreti che nemmeno noi conosciamo, riguardo Atlantide e abilità di atlantidei che troverebbero qui! Possibile che improvvisamente non temano più queste conoscenze o armi che potrebbero partire da questa base? Tutto solo per l'unione di squadre come la B.S.A.A. e la Task Force?"
Commenta ancora Ray allargando le braccia, alla ricerca di qualche tassello collegabile ad Atlantide
"Anche se Lewis potrebbe ottenere il supporto della B.S.A.A, dovrebbe appena mettersi ad organizzare la strategia di attacco. E dubito che possa farlo rapidamente! Avremo il tempo per capire se qualcosa di Atlantide potrà esserci di aiuto per fermare quei pazzi criminali!"
"Non possono organizzare delle squadre simili per inviarle in mezzo all'oceano, in poche ore. Avranno bisogno di tempo. E Lewis per quanto pezzo di mer*a sia, non credo che arrivi ad essere così' imbecille e sprovveduto da fare le cose con superficialità e di corsa. Devo trovare il modo di rallentarli o bloccarli."

COBRA-PALESTRA

Sheva guarda con occhi interrogativi Zip quando lui inizia a cercare di dirle qualcosa, dopo essersi assicurato che in seguito lei non avrebbe cambiato la sua considerazione di lui e che tutto avrebbe potuto restare come prima in un certo senso. Ad un certo punto però l'africana capta uno sguardo più particolare dell'elettronico e vedendolo quasi balbettare nel non riuscire a formulare parole di senso compiuto se non il suo nome per poi prenderle il viso tra le mani.
<< Cosa sta facendo?! >>
Allarmata, ma al tempo stesso come se qualcosa le stesse accarezzando dentro per quel gesto caldo ma tenero, vede lui protendersi verso di lei rubandole un vero e proprio bacio passionale.
Sheva ne resta paralizzata per quanto l'azione sia impulsiva e carica di patos, come se lui avesse aspettato chissà quanto tempo per arrivare a baciarla. Sheva sta per opporsi a causa dei troppi pensieri conflittuali che le si affacciano nella mente, sia come mercenaria, sia perchè in mezzo a pensieri per due uomini come Chris e Cliff. Quando si dice che tra i due litiganti il terzo gode, chissà che un simile detto non abbia qualche fondamento di verità. In ogni caso, nonostante Sheva inizialmente senta di volersi opporre, poi si lascia andare al bacio che ne deriva, "stregata" dalla presa delle mani di lui che le avvolgono il viso come qualcosa di particolarmente sentito e non come un qualcosa di superficiale o passeggero.
<< Oh , accidenti! Mi sto facendo baciare da Zip Davis??? Proprio da lui?!? >>
Sheva si lascia andare arrivando ad un certo punto a ricambiare per poi staccarsi di colpo prendendogli le spalle con le mani per distanziarlo e guardarlo in viso subito dopo il bacio.
"Cosa....cosa ti è preso, agente Davis?"
Gli chiede poi tra il turbato e il piacere, anche se torna nella sua abituale dinamica di difesa da comportamento professionale mercenario/militare quasi come se la colpa di quello accaduto fosse solo di lui, annullando il pensiero che lei stessa ha poi corrisposto come mai si sarebbe immaginata di essere capace di fare con lui, visto i precedenti fra di loro, soprattutto nella precedente missione e quando era stato proprio lui insieme a Larson a varcare la porta dell'hotel per incontrarsi per la prima volta anche se sotto il nome di copertura che avrebbe portato al cognome Alomar successivamente.
<< Accidenti però.... ha delle labbra incredibilmente avvolgenti e trascinanti. E ora? >>


AREA LAVANDERIA



Intanto dopo diverse ore di pulitura, tinta, taglio di capelli e sagomatura diversa di barba, Leonard sta terminando il lavoro su Oliver. Soddisfatto del suo lavoro, Leonard resta alle spalle di Oliver dietro la sedia sulla quale è seduto e guardandolo attraverso lo specchio collocato davanti allo scienziato.
"Ca**o, ora si che sei un gran figo."
Esclama soddisfatto e fiero, come se avesse appena eseguito lui, chissà quale opera artistica.
" Ancora un attimo però.... "
Leonard riprende il rasoio elettrico per dare ancora una sfoltita in un punto della barba pizzetto per delineare con maggior precisione il disegno della linea dei peli per poi appoggiare il rasoio su un mobile e tornare a guardare Oliver.
"Ca**o, si. Ti manca solo una divisa Cobra e poi saresti il top di uno scienziato Cobra."
Lo elogia contemplando la "sua" opera d'arte attraverso lo specchio. E per non perdere ulteriore tempo, Leonard va a recuperare proprio una delle divise che ha già preparato e portato li' in anticipo per porgerla ad Oliver e che non è una divisa tipica da mercenario, ma più appunto da scienza in stile tecnologico, sportivo elegante... .
"Tutta tua. Sono sicuro che ti starà da bomba."
Leonard fa alcuni passi indietro incrociando le braccia al petto, e come se non stesse nemmeno pensando al fatto che Oliver avrebbe preferito cambiarsi senza la presenza di nessuno. Avrebbe comunque atteso o dentro la stanza o fuori la stanza che Oliver fosse pronto senza mettergli fretta di alcun tipo, tanto al momento Leonard non ha nemmeno ancora qualche compito particolare da fare, a meno che Aaron non lo avesse chiamato per qualche nuova missione...

COBRA-PALESTRA

"dovresti circondarmi da compagni nuovi di squadra con un carattere più allegro?"
<< Tipo te o Ray ? >>
Vorrebbe rispondergli Sheva, ma si trattiene perchè quello che poi Zip le dice riguardo Chris o Cliff, deve ammettere di dovergli dare ragione.
"Non hai tutti i torti. La vita non può essere solo lavoro, per quanto importante possa essere."
<< Staccare la spina? Magari! Peccato solo che a causa di questa rogna mondiale che la Task Force sta cercando di portare avanti, non possa permettermelo! >>
Sheva poi lo sente elogiare Aaron come un grande maestro e grande occasione di vita tanto da farlo sembrare un apprendista, ma Sheva viene colpita dall'umiltà dell'elettronico.
"Non dovresti sminuirti cosi., nemmeno se ora ti trovi sotto le direttive di un grande esperto di tecnologia. Me li ricordi i tuoi dispositivi e interfaccia che erano già di grande avanguardia. E ho visto anche come hai già collaborato per fondere le tue idee tecnologiche con quelle della Cobra."
Sheva si sente di dare un diverso valore anche a Zip, soprattutto perchè non avrebbe mai immaginato che lui scendesse così' tanto nell'umiltà, ma la trova una caratteristica che le piace.
<< Non lo facevo così semplice e umile nonostante la sua bravura... >>
"Mi dispiace per le tue delusioni affettive. Un motivo in più per non andare ad infilarsi in storie impegnative, anche se non credo sia poi così' tanto bello rinunciare agli affetti per paura di soffrire."
Nel sentire che lui vorrebbe confessarle qualcosa, a condizione che poi lei lo continui a considerare come sempre ha fatto, Sheva si incuriosisce.
"Chi sarei io per mettermi a giudicare? E poi te? Dai, spara. Cosa ci tieni a confessarmi? Non cambierà in peggio la mia opinione su di te, e anche se non ha funzionato tra noi per qualcosa di oltre la conoscenza professionale, non vedo perchè dovresti scadermi come persona. "
Sheva resta girata verso di lui con occhi carichi di curiosità.

COBRA-PALESTRA

Sheva si sorprende per il modo in cui Zip inizia a parlarle, considerando il fatto che era parecchio tempo che l'elettronico non si soffermava a parlare con lei e con così attenzione e discorsi. La presenza di Zip per qualche motivo le dà però una piacevole ventata di positività, dopo i pensieri mentali in cui si era incastrata da giorni per tante questioni lavorative.
"E' vero. Anche tu ora stai lavorando per un'organizzazione diversa e nuova...E' che è difficile poter pensare di poter trovare qualcosa di migliore, dopo essere cresciuti o lavorato in uno stesso luogo per anni. Non ho problemi ad adattarmi a missioni in giro per il mondo, ma non ero abituata ad avere una base differente e così diversa. Prima era in un luogo con molta terra e vegetazione intorno e ora...acqua e tanta acqua. E' difficile adattarsi..."
Spiega Sheva confidandosi e ammettendo anche con se stessa di sentir emergere delle difficoltà di adattamento, non tanto a nuovi ambienti, ma ad un nuovo tipo di base e che metaforicamente rappresenterebbe anche un pilastro di rifugio e radici capaci di dare sostegno e far sentire a casa.
"Devo ritrovare la mia nuova base. Jeremy Fox ha ragione. La vecchia B.S.A.A. non potrà più rifarmi sentire con quella sensazione di casa, ma non riesco a sentirmi ancora nemmeno in questa nuova base, nonostante abbia dei valori in linea con i miei, anche se con armi e modalità diverse."
Sheva poi resta spiazzata quando Zip le fa notare che forse i due uomini accennati non siano adatti a lei, ricordandole quando lui aveva cercato di avvicinarsi a lei per poi chiederle se aveva sbagliato a considerarla non giusta per lui e ri-ammettendo che lei gli piaceva.
Sheva si gira verso di lui che nel frattempo si è seduto accanto a lei sulla panca. L'africana inizia a sentirsi turbata, ma le fa un certo effetto risentire certe frasi da quel "pezzo di latino inglese/americano" nonostante non sia un guerriero ma un informatico tecnologico.
"Io... beh... credo di essere d'accordo con quello che hai affermato poco fa. Quando le cose sono giuste, funzionano bene. Probabilmente per noi due, non erano giuste. Almeno in quel momento."
Aggiunge poi, lasciando una inaspettata porta aperta con que: in quel momento.
"La verità forse è che non so nemmeno io che cosa voglio da un uomo. Non so nemmeno se voglia un partner o un compagno di missione. Probabilmente ho cercato entrambi in un solo uomo, credendo di poterli trovare in ...non lo so... Forse Chris? Forse Cliff? Non lo so. So solo che nessuno fin'ora, ha rispecchiato il tipo di uomo che vorrei accanto. E forse non esiste."
Sheva resta con il viso girato verso Zip guardandolo negli occhi.
"E tu, agente Davis? Ti senti realizzato professionalmente e affettivamente? Che cosa cerca un elettronico del tuo calibro, nella vita?"

COBRA-PALESTRA

Sheva è in modalità riposo seduta sportivamente su una panca, quando sente la voce di Zip con la battuta del riposo della guerriera con tanto di apprezzamento chiamandola forza della natura. Per Sheva è una piacevole sorpresa però, risentendosi valorizzata in modo alto, ma proprio dall'ultima ormai persona che si sarebbe aspettata, considerando anche come lei l'aveva "lasciato perdere" con la sua testardaggine non avendo voluto avere una relazione con lui nemmeno quando le circostanze avrebbero potuto renderlo possibile nella precedente missione.
"Agente Davis. Non ti facevo così abile con le parole. Ma le apprezzo, anche se forza della natura, non l'avevo mai sentita dire da nessuno. o almeno non per me. Tranquillo però. non amo prendere a calci nessuno, nemmeno chi probabilmente se lo meriterebbe"
Lo rassicura ma con una lieve battuta. La sua espressione non positiva però viene ugualmente captata da Zip che le chiede se ci sia qualcosa che non va. Sheva si lascia andare questa volta ad un respiro profondo mettendosi dritta con la schiena, ma con spalle rigide e in tensione.
"Qualcosa che non va? Vediamo un po'... Ora sono al servizio di un'altra base militare perchè quella in cui sono praticamente cresciuta, è totalmente corrotta da persone che agiscono con valori opposti a quelli per i quali era stata fondata. Mi sento impotente per non poter agire e andare a fermare con l'azione la Task Force e tutte le squadriglie od organizzazioni che stanno servendo quelle menti, e come se non bastasse mi sono alimentata tensioni e fraintendimenti con due uomini uno più difficile dell'altro e per diverse motivazioni."
Sheva non fa il nome di Chris e di Cliff, ma forse Zip avrebbe potuto intuirlo.
"Potrebbe bastare per il mio umore che non va? Ho talmente tanta di quella rabbia che non saprei nemmeno più dove indirizzarla e come. Ho preferito tentare di farlo con qualche allenamento. Quindi tornando al tuo iniziale commento: sei sicuro che sia una vera forza della natura? In questo momento lo sarei in modalità distruttiva, e non credo sia una gran bella cosa. Non credi?"
Gli chiede alzando il viso per guardarlo in faccia, mentre il losangelino è rimasto in piedi davanti a lei.

COBRA-SALA TATTICA

Samantha fa ritorno in sala tattica tornando a sedersi alla postazione monitoraggio accanto ad Alexyus e in presenza di Donald qualora fosse ancora li' e non si possa essere annoiato durante il trascorrere del tempo senza dover assistere o monitorare a nulla di interessante o sbloccante, e il piccolo gruppetto viene raggiunto da Kaidan che fa un po' di compagnia in quella sala dopo aver letto il rapporto della nottata trascorsa e monitorata.
"Tenente Alenko, qui tutto ancora silente a quanto pare. Ehm, se non altro diciamo, nulla di pericolosamente smosso per ora. Ma Kansas City dovrebbe essere operativa tra non molto, suppongo. Per il momento Lewis non ha ancora lasciato l'hotel, ma la jeep di Sharp si è mossa verso la zona dell'abitazione in cui si trova ora la Gionne, come ha notato l'agente Dc! Immagino che Sharp e la Gionne parleranno della diretta televisiva di ieri e di quello che è stato detto nella riunione all'Umbrella. Vediamo che succede. All'Umbrella per il momento ancora tutto tranquillo..."


PALESTRA

Sheva si è recata in palestra per darsi parecchio tempo ad esercizio e movimento fisico, non solo per mantenersi in forma, ma quella mattina, soprattutto per scaricare la tensione accumulata per alcune sue questioni interne emotive riguardanti il caos tra Chris e Cliff, riconoscendo di avere davvero incasinata la sua vita affettiva. Probabilmente perchè anche lei è la prima a non volersi impegnare con nessuno, e da un punto di vista energetico, è possibile che tali dinamiche siano il frutto delle conseguenze delle sue decisioni o tendenze interiori. Quello stato di confusione però inizia a farla stare nervosa, sentendo il sempre maggior bisogno di fare chiarezza dentro di lei. Senza accorgersene nemmeno, l'africana inizia un intenso allenamento portandola a far sudare la sua pelle d'ebano, non accorgendosi probabilmente nemmeno che ad un certo punto Zip si dirige proprio verso quel settore.
L'africana va poi a sedersi su una panca per prendere fiato e tamponarsi un po' il sudore sul collo con un asciugamano apposito. Mentre prende riposo, il suo sguardo cade su uno specchio davanti a lei, vedendo il suo particolare addome scolpito, rendendosi conto ancora di più di quanto abbia dedicato gran parte della sua vita ad allenamenti e azioni che l'hanno tenuta lontana da una vita diversamente appagante da un punto di vista affettivo.



<< Ma che cosa mi succede ora? Perchè improvvisamente sento che tutto questo non è abbastanza? Non voglio lasciare questo lavoro che amo, ma... manca qualcosa... Ma cosa? >>
Sheva resta in riflessione chinandosi con le braccia sulle cosce restando seduta, ma lievemente inclinata in avanti sportivamente.
<< Chris... Cliff.... che casino....in che cosa mi sono andata ad incastrare? >>


AREA MASSAGGI

Ivan fa ingresso nell'area massaggi andando subito a prepararsi per dedicarsi ad un altro tipo di mansione, dopo essersi occupato della cucina e aver lasciato la cucina ad altri aiutanti, per poi accedere alla stanzetta dei massaggi, trovando Ray in attesa.
"Eccomi qui! Scusa se ti ho fatto aspettare, ma questa mattina è stata particolarmente impegnativa anche in cucina per le colazioni. Ma che succede? Sei ancora vestito?"
Ivan guarda con stupore il palestrato che gli ha chiesto un massaggio, non tanto per aver bisogno di un massaggio per chissà quale emergenza, ma proprio per attraversare l'energia maschile in maniera diversa, dopo quanto accaduto o parlato con Albert.
"Porca put**a, non mi ero quasi accorto di essere rimasto ancora vestito."
"Ma dai!"
Ivan allarga un sorrisone divertito, ma nel vedere il viso serio di Ray, si incupisce un po'.
"Ohi, ohi, qua urge massaggio di rilascio tensione per qualcosa di grosso! Dai, ci penso io a te ora! Vedrai come ti sblocco e rigenero!"
Gli dice Ivan con sicurezza e solarità.
"Forza, via quei vestiti e mettiti subito a pancia in giù sul lettino."
Ray con movimenti estremamente lenti, inizia a spogliarsi per lasciarsi massaggiare dalle mani di Ivan

COBRA-SALA MENSA
Tavolo di Sheva e Jeremy

Sheva guarda con curiosità Jeremy.
"Come pensi di scoprirlo a modo tuo? Hai piazzato anche tu qualche sonda nell'ufficio di Evans o da qualche altra parte?"
"Diciamo che ho messo in azione altri tipi di sonde in quell'edificio."
Sono le misteriose parole di Jeremy che però non si sbottona nel rivelare altro.
"Per ora non posso fare nulla. A Salt Lake City è piena notte. Ma tra una decina di ore dovrò far ritorno a Salt Lake City."
Sheva annuisce.
"Capisco. Peccato."
Si lascia sfuggire Sheva portando alle labbra uno spicchio di mela,notando l'ex generale americano darle un'occhiata interrogativa.
"Peccato per cosa?"
"Sei l'unica persona che mi ricorda la sana B.S.A.A. Ora lavoro per la Cobra, ma non credo che potrà mai sostituire il cuore che ho messo nella B.S.A.A. Ci sono cresciuta fin da piccola grazie al capitano Josh."
"Lo capisco. E' difficile vedere la B.S.A.A. con gli occhi di prima, ma apprezzo le tue parole e sono contento che anche tu sia riuscita a non farti manipolare. Hai fatto bene ad accettare l'incarico alla Cobra. Non credo che la B.S.A.A. tornerà l'organizzazione di prima, ma devo restare ancora dentro per arrivare ai segreti della 51 attraverso le minacce che fanno ad Evans."
"Per non parlare del russo che ha preso le redini amministrative e burocratiche dell'intera organizzazione."
"Senza di me, la B.S.A.A sarebbe già del tutto illegalmente intrappolata con quelle organizzazioni."
Sheva annuisce per poi alzare lo sguardo vedendo una sagoma con espressione quasi minacciosa andare verso di lei. La sagoma di Mirch che raggiunge il loro tavolo.
"Soldato Alomar. Appena puoi, dovremo parlare. "
Le dice categorico con un'espressione in viso che è tutto un programma, facendo quasi andare per traverso il boccone all'africana e che vede il medico allontanarsi.
"Sbaglio o non tirava una simpatica aria?"
"Non ti sfugge nulla, generale. Credo di sapere il motivo per il quale vuole vedermi e forse è meglio che ci vada subito. Senti...volevo dirti che sono davvero grata per quello che stai ancora facendo per la B.S.A.A e hai tutta la mia più grande stima."
Sheva si alza facendo un saluto militare di rispetto a Jeremy con una mano verso la fronte, come se fosse ancora sotto il suo comando. Gesto apprezzato da Jeremy che vede però la donna allontanarsi subito verso il tavolo al quale è tornato a sedersi Mirch, mettendosi davanti a lui.
"Credo di sapere il motivo del tuo mal umore"
Inizia subito a dirgli, anticipando il medico. Jeremy invece resta al tavolo da solo estraendo un palmare con cui inizia a controllare qualcosa anche se probabilmente non avrebbe avuto nulla di importante da fare alla base, se non aspettare che Lewis si sarebbe rimesso in azione lavorativa, e cercare di organizzare insieme alla Cobra delle contro mosse. A meno che qualcuno non l'avesse intrattenuto in qualche conversazione quindi, a breve si sarebbe alzato per andare a visitare la palestra della base e chissà, forse anche a sperimentarla per trascorrere un po' di tempo con qualcosa di utile per se stesso, in attesa di supportare la Cobra e anche di studiare come arrivare a Dimitri Kosow, eventualmente anche con l'aiuto di Marco Bartoli che chissà se nel frattempo si è finito l'intera scatola di sigari

COBRA-Area medica

Sheva si sveglia e quindi si alza in ritardo rispetto alla maggior parte delle squadre, ma come c'era da aspettarselo, non appena l'africana si rimette in piedi, si dirige subito verso l'area medica per poter ricevere notizie di Cliff, trovando pero' la stanza di degenza non solo aperta senza blocco e chiave di sicurezza, ma non trova nemmeno Cliff.
<< Ma dov'è finito?! >>
La donna va subito alla ricerca di Mirch bussando al suo ufficio senza trovarlo, venendo però notata subito da uno dei paramedici si turno dell'area.
"Soldato Alomar. Posso fare qualcosa per te? Stai cercando Stephan?"
"Dove avete portato Cliff?"
Gli chiede subito allarmata e preoccupata.
"Hanger ha dato dei problemi a prima mattina."
"Che tipo di problemi!"
"Stephan ha dovuto operarlo d'urgenza per una emorragia procurata da una lacerazione di tessuti dovuta ad un comportamento non consono per un post operatorio di tale gravità."
Sheva allarga lo sguardo preoccupata.
"Ora dov'è?! Sta bene?"
"Si, ma è stato portato nell'area di sicurezza. Stephan era davvero inca**to nero ed è meglio non farlo inca**re per questa questione."
"Devo andare a vedere come sta! Nell'area di sicurezza?! Ma non è l'area in cui era stato messo anche Udina e Liquid?"
"Si, è un'area di sicurezza che però gli avrebbe permesso di poter affrontare una convalescenza più comodamente e con maggior controllo. Stephan però non vuole che riceva visite."
"Non se ne parla, devo vedere come sta."
Sheva lascia l'area medica senza che il mercenario riesca a convincerla di evitare di andare li', dato che la squadra di sorveglianza non l'avrebbe fatta passare, ed infatti l'africana si trova davanti un trio di mercenari all'ingresso del settore del secondo livello, che non le permettono di accedere.

SECONDO LIVELLO
Area di sicurezza


"Ma che cos'è tutta questa sicurezza eccessiva? Nemmeno fosse un criminale di tale gravità da non poter ricevere visite."
"Sheva, non è quetione di criminalità. E' questione che il nostro ex compagno di squadra non è più capace di usare la testa saggiamente senza mettere a rischio almeno la sua salute con movimenti che non avrebbe dovuto fare, quindi meglio se fai anche tu come dice Mirch, e aspetti che Cliff si riprenda del tutto senza rischi di farsi saltare nuovamente i punti."
"Ditemi almeno se ha ripreso conoscenza"
"Sheva, devi stare tranquilla! Ora è in maggior sicurezza di vita, fidati! In caso di problemi sarai sicuramente informata da qualcuno."
"Permettimi almeno di vederlo da uno schermo!"
I tre mercenari si scambiano un'occhiata e uno dei due annuisce permettendo alla donna di vedere Cliff da un monitor, vedendolo disteso su un letto allestito, e collegato e monitorato con tecnologia e attrezzature di sicurezza. Cliff però al momento non sembra essere sveglio.
"E' sedato. Mirch l'ha imbottito per bene dopo quello che ha combinato. Dovrai avere parecchia pazienza prima di poterci parlare."
Sheva non può far altro che accettare le direttive di Mirch attraverso la squadra medica, quindi lascia il secondo livello della base per tornare nel primo, andando prima però a farsi una doccia in modo da scaricare la tensione e la preoccupazione per le notizie appena apprese.

ZONA IGNOTA

Sheva sente Kaidan rassicurarla anche sul suo stato di salute per poi mostrarle anche l'arma che la sagoma oscura ha tranciato, e per fortuna solo quella e non la donna.
"Abbiamo rischiato tutti. Spero solo che sia stato possibile scoprire cosa si nasconde nel progetto interno di quei droni."
Nell'intuire che le cose non sono andate come sperate, dal breve mormorio commento di Kaidan, lo sguardo di Sheva si indurisce e lei si rialza quasi subito dalla bianca sabbia.
"Dobbiamo riprovarci! Non possiamo arrenderci e anche se una prima opportunità ha fallito, non significa che devano fallire anche le prossime! "
Protesta l'africana in attesa che Eragon venga a riprendere lei e Kaidan,

ZONA ARIDA

La sagoma oscura continua a parlare beffeggiandosi della fuga degli invisibili, ma l'argomento non tocca nè Eragon, nè Ida, nè Aaron sicuramente, perchè per un comandante come anche Aaron, una fuga o una ritirata non è una sconfitta nè sinonimo di vergogna. Quando Eragon fa andare il drone in tutt'altra zona con un portale, accade qualcos' altro di ancora strano e incomprensibile perchè la sagoma oscura si trasferisce come in automatico anche nella zona del drone tagliandolo in due con la falce. L'azione innesca delle scintille e delle esplosioni che sia Kheyd che Eragon avrebbero potuto perfettamente evitare di far accadere attraverso i loro poteri, ma questo non accade, non si sa sa per la velocità che la sagoma oscura ha avuto battendo sul tempo un andromediano e un templare mistico insieme, o se siano stati Kheyd ed Eragon a lasciar accadere l'esplosione. In ogni caso, sia il drone tagliato in pezzi che la sagoma oscura si trovano in tutt'altro posto rispetto a dove si trovi Ida.
Dal monitoraggio tutto viene visto e Aaron scuote la testa negativamente, dopo essersi accertato che sia Sheva che Kaidan stiano bene.
"Eragon, Ida... lasciate perdere quell'ammasso di ombra al suo gioco. Il drone è stato tagliato e probabilmente non c'è più modo di accedere al suo sistema informatico. La loro fottuta paura di venir scoperti nei loro giochetti registrati, li ha portati ad affidarsi a quella cosa nera, ma non è andato tutto perduto. Grazie al lavoro che avete tutti svolti, avete dato elementi per far agire quell'imbecille di Zeph a nostro favore. Rientrate alla base. Eragon, recupera Ida, Sheva e Kaidan e rientrate alla base."
E' l'ordine di Aaron che ci vede in ogni caso aspetti andati a loro vantaggio, anche se un drone è stato messo fuori uso. Il templare resta poi nel luogo in cui si trova la sagoma oscura e si aprono una serie di portali che innescano una luce fortissima e talmente abbagliante da far sembrare l'intero paesaggio circostante alla sagoma oscura come ritrovarsi in mezzo all'accecante luce del sole. Tutto diventa di un tale bagliore da impedire la visione di qualunque cosa per la troppa luce. Pochi istanti dopo i portali si richiudono e di Eragon non c'è traccia come scompare anche Ida dal punto in cui si trovava. Pochi istanti dopo ancora, un portale si apre sulla spiaggia in cui si trovano Sheva e Kaidan, e appaiono Eragon e Ida sempre in modalità invisibile.
"Eccoli! Ordine ricevuto comandante, ma non mi piace l'idea che sia andato tutto perduto."
"Non è andato nulla tutto perduto e abbiamo ottenuto in ogni caso molti dati, e abbiamo innescato molte azioni che hanno indotto Zeph ad impedire l'accesso di quei droni all'edificio dell'Umbrella. La Theb resterà per la nottata nell'hangar a sorvegliare gli altri droni e il resto delle attrezzature, quindi qualcuno dovrà vigilare e monitorare le sue azioni durante la nottata, ma ne riparleremo al vostro rientro e a seconda di quello che farà Lewis e la sua banda quando scioglierà questa specie di riunione amministrativa e di istruzione."
Sheva sospira stancamente, ma non può fare altro nemmeno lei se non di rientrare alla base e confidare nella strategia che il comandante sta adottando e a quella che avrebbe adottato anche nelle seguenti ore...Non è nemmeno un caso che Aaron abbia impedito a Kaidan e Sheva di combattere e di farli sembrare "inesistenti" non cedendo alle provocazioni dell'ombra che invece ha cercato di indurli a combattere senza esserci riuscita...

LUOGO IGNOTO ( terrestre )

Dopo aver rischiato di essere falciata dall'arma della sagoma oscura e aver perso l'arma, Sheva viene risucchiata dall'energia del portale aperto da Eragon e subito dopo si ritrova a terra su una sabbia dal colore quasi bianco, in un luogo completamente diverso. Si tratta di un'isola che sembrerebbe essere deserta e con alle sue spalle il mare. Sheva si solleva sentendo la voce di Kaidan e vedendo la sua sagoma luminosa in modalità Stealth.
"Kaidan... credo... di si."
Sheva si guarda intorno mantenendosi una spalla con una mano, come se avesse preso un colpo per schivare la falce della sagoma oscura.
"Non so dove siamo finiti, e immagino che solo Eragon possa saperlo, ma non vedo Ida e nemmeno Eragon. Tu stai bene? Quei bastardi si sono portati dietro quella sagoma oscura. Ormai non ci sono più dubbi per chi lavorano. I Grandi Esseri e quel falso parente defunto di Lara."


TEXAS-ZONA ARIDA

Parallelamente all'apertura del portale che risucchia Sheva e Kaidan catapultandolo altrove, Eragon apre anche un altro portale, questa volta in modo da farci finire il drone che è stato spostato più distante dalla zona precedente con l'intenzione di catapultarlo altrove. Non sarebbe stato però lo stesso posto in cui sono finiti Sheva e Kaidan. Il templare resta nella zona arida del Texax insieme a Ida, e avrebbe agito di conseguenza in base a quello che avrebbe fatto il servo della tenebra.


COBRA-SALA TATTICA

"E' probabile che tenteranno di inventarsi altre menzogne per continuare a fare il loro sporco gioco, ma l'importante è che non si azzardino più a cercare di raccontarle per continuare a far sembrare Lara ancora Lara contagiata o creatrice di quegli organismi."
E' la secca risposta di Aaron in risposta al parere di Ekatsim.
"Non mi aspetto di certo che improvvisamente diventino dei santi o che ammettano di essere al servizio della razza che vorrebbe sterminare questo mondo, ma per lo meno che la piantino di continuare a portare avanti una simile accusa nei confronti di Lara che ormai non può più reggere. E vi assicuro che conoscendo Miranda, farà in modo di continuare a dare dimostrazioni scientifiche e tecnologiche sulla gestione organica di quei parassiti. Miranda è anche una combattente e non da poco."
Commenta ancora Aaron per poi focalizzarsi nuovamente sull'operazione in Texas e vedendo la sonda di Sheva e Kaidan oscurarsi per alcuni istanti per poi ritrasmettere le loro immagini in tutt'altro luogo.
"Sheva e Kaidan sono in una zona sicura. Eragon e Ida ancora no."


Intanto Cortez continua a monitorare la situazione a Kansas City dove l'Umbrella e la Task Force continuano a commentare quello che viene trasmesso dalla registrazione della diretta.
<< Quell'avvocato e Miranda stanno parlando in maniera esemplare. Mi auguro che tutto questo funzioni >>
Pensa il vice comandante che fa attenzione anche a quello che dicono i loro nemici e soprattutto che mosse avrebbero attuato dopo la diretta televisiva e come sarebbero riusciti a convincere Zeph a far entrare i droni all'interno dell'edificio Umbrella.

AMERICA-TEXAS
Zona arida


Dopo aver atteso Vanitas per poter essere inviata insieme a Kaidan e Ida nel luogo scelto da Eragon per poter effettuare lo studio del pericoloso drone, Sheva oltrepassa il portale insieme al tenente e una Ida che attiva da sola la modalità Stealth proprio mentre oltrepassa il portale e subito prima di Vanitas che chiude quindi così il portale. Il quartetto si ritrova quindi in una zona arida cementata dello stato del Texas dove tutto sembra essere immerso in una grande desolazione. Grazie al suolo arido ma cementato simile a grosse mattonelle, non sarebbero state captate orme di nessuno. Il templare è fermo a diversi metri dal drone in attesa di vedere qualche sua qualunque azione. Non appena il portale permette alle sagome sopraggiunte di raggiungere Eragon, naturalmente tutti fra di loro visibili grazie ai particolari occhiali che fanno parte della nuova divisa Stealth, Aaron ricorda subito a Vanitas, qualcosa.
"Ok, vi vedo tutti nell'area in cui si trova anche Eragon. Vanitas! Meglio se rientri immediatamente alla base."
E' l'indicazione del comandante che con abilità riesce a star dietro a molte schermate. Oltre a questo, Aaron contatta anche Mirch all'area medica per dargli l'ordine di inviare una squadra di barellieri sul piazzale esterno.


COBRA-SALA TATTICA


"Ho avvisato la squadra medica. Si recherà immediatamente sul piazzale superiore."
Il comandante si rivolge quindi anche ad Amanda.
"Amanda! Una squadra di barellieri sarà presente sul piazzale superiore e non inferiore."
Detto questo, l'islandese si gira verso Kraken con uno sguardo che parla più di parole per aver accolto la richiesta del cerusico. Intanto l'antropologa viene aiutata insieme al Cieco da Ekatsim che li trasporta con i suoi poteri di telekinesi nella zona migliore per poter permettere ad Amanda di aprire il portale.
"Fiu!!! Meglio di così si muore!"
Commenta l'antropologa facendo una battuta però infelice, non appena viene fatta atterrare nella zona.
Subito dopo apre un portale proprio nel punto in cui si trova il Cieco steso a terra, quindi lo oltrepassa anche lei facendo poi richiudere il portale, in modo da fare ritorno sul piazzale della Cobra superiore. Li' avrebbero trovato due barellieri pronti per il trasporto, ma dando la priorità al Cieco di dare direttive, nel caso il cerusico avesse prima voluto chinarsi a visitare il Cieco sul pavimento del piazzale superiore.



TEXAS

Intanto Sheva si guarda intorno con postura e posizione vigile, impugnando un'arma scelta per il tipo di operazione e che chiaramente ha messo in conto di doversi occupare anche di eventuali organismi parassitari.
<< Allora! Facci vedere che cosa sei, che cosa fai... >>
E' il pensiero di Sheva che sta già mirando con l'arma in modalità Stealh, puntando verso il drone e pronta a sparare in caso di immediati problemi. Attende però prima di vedere che cosa il drone avrebbe fatto

COBRA-SALA TATTICA

Aaron si gira verso Alexyus nel vederlo tornare dalla saletta adiacente.
"Alexyus, gran bel lavoro nel seguire Jackie e la squadra che ha osservato Lewis e Sharp."
Il samurai annuisce con un sorriso.
"Il lavoro maggiore l'ha fatto Jackie. E' stata molto brava e ha rischiato davvero molto, perfino di far saltare l'intera copertura del coinvolgimento della Cobra."
L'islandese annuisce riconoscendo il valore di ciò che ha eseguito la sua ex mercenaria.
Sheva si avvicina ad Aaron arrivando alle sue spalle.
"Aaron...dovrei dirti qualcosa di importante."
"Sheva. Eccoti. Iniziavo a chiedermi dove fossi finita."
Aaron si gira con il viso un po' verso la zona posteriore per dare un'occhiata all'africana per poi girarsi con la sedia girevole verso la donna.
"Vieni dall'area medica? Cliff?"
"Sono qui già da un po' a dire il vero, ma ero nell'area medica. So quello che devo fare in missione a Kansas City, ma devo metterti al corrente di qualcosa che riguarda Cliff."
"Ti ascolto."
Le dice guardandola negli occhi seriamente.
"Cliff sa che si trova alla Cobra."
"COSA?"
Lo sguardo blu di Aaron si accende di stupore e non di aver ricevuto una notizia positiva.
"Prima di alterarti, mi ha assicurato che non farà nulla di avventato anche se non gli è di certo passato il conflitto con te e la Cobra. Non ho potuto omettere dove si stesse trovando, diventava sempre più difficile. Inoltre non ho ritenuto umano doverlo tenere in quelle condizioni chiuso in una stanza senza che possa uscire. "
"Ti era stato dato un ordine ben preciso e per delle precise motivazioni anche per tutelare la sua salute vista la collera che sicuramente gli sarà partita, oltre che per alleggerire il carico di una parte del personale della Cobra."
"Si, c'è stata collera forte che gli è partita non lo nego."
Aaron sbuffa contrariato e allargando le braccia come se non avesse avuto dubbi.
"So che avrei dovuto eseguire un ordine ma sono riuscita a fargli vedere le cose da altre prospettive e ha accettato di parlare con Ray una volta che sarà terminata l'operazione di Kansas City."
"Parlare con Ray? Per che cosa?"
"Non riesce ancora a vedere certe prospettive ma credo di essere riuscita a fargliene vedere alcune. Ora è difficile da spiegarti ma ti chiedo di fidarti di me. Mi ha assicurato che se ne starà buono e parlare con Ray almeno, lo vedo come un segno di apertura al dialogo. Prima non l'avrebbe fatto. Avrebbe dialogato solo a pugni e proiettili."
Aaron sospira cercando di cogliere l'aspetto positivo della disobbedienza di Sheva, nonostante sappia che la donna è una ribelle un po' simile a Kaidan.
"Bisognerà informare Stephan e non la prenderà molto bene. Meglio che ci penso io."
Aaron si alza dalla sedia attivando l'auricolare con l'area medica.
"Stephan... Ci sono informazioni da darti che riguardano Cliff. So che sei impegnato con la preparazione della documentazione che servirà a Miranda da consegnare all'avvocato, ma c'è bisogno che sia messo al corrente anche tu visto che presumo ti sarai organizzato per occuparti della degenza di Cliff con un certo tipo di personale. Cliff è stato informato di essere alla Cobra."
Aaron inizia a spiegare al capo medico la questione, sentendo non poche imprecazioni da parte di Stephan anche se non scurrili o di parolacce, ma si tratta pur sempre di parole e affermazioni contrariate.
"Per tutta l'operazione di Kansas City non ci sarà bisogno di te, salvo emergenze, ma in quel caso ci sarebbe anche disponibile Boaz. In ogni caso, hai l'autorizzazione per andare anche tu da Cliff se ritieni che possa facilitare il tuo compito per seguirlo. Confidiamo sul fatto che Sheva possa essere riuscita a placare almeno temporaneamente i suoi bollori di rabbia e ha accettato di parlare con Ray. Sei tu il medico, quindi affido a te la decisione se andare tu a parlare con Cliff tenendo conto dello stress che potrebbe in ogni caso dargli nel riparlare con un suo ex collega, nonostante tu non gli abbia mai fatto nulla di negativo. Ma visto che sei un Cobra anche tu, è possibile che non sia ancora maturato sufficientemente per separare la sua rabbia da me e dagli altri mercenari Cobra."
Aaron resta ancora qualche istante in comunicazione con Stephan per poi vedere accedere alla sala tattica sia Jackie che gli altri quattro mercenari, seguiti da Amanda. Dopo circa una ventina di minuti però, Maximilian sarebbe arrivato nel luogo di incontro con la Theb.
<< Beh, un comandante che nonostante la sua rigidità appoggia una disobbedienza di un sottoposto, non è affatto male >>
E' il pensiero un po' giocoso di Sheva che è consapevole di averne combinata una piuttosto grossina disobbedendo a ben due sue superiori, uno dei quali la sta addirittura difendendo dalla collera dell'altro.

COBRA-AREA MEDICA
Stanza di degenza 1

<< Non lo facevo così romantico un tipo così tutto d'un pezzo e con un simile odio per una persona come Aaron. >>
E' un altro immediato pensiero di Sheva dopo aver sentito un'altra frase romantica di Cliff riguardo la ripresa del suo fisico e che non associa quasi alle cure mediche ricevute da professionisti, ma dalla semplice presenza di lei.
"Beh, allora spero proprio che il solo fatto di aver visto me e l'idea di rivedermi sana e salva tra qualche ora, possa beneficiare anche la tua salute."
Nel sentire la sua promessa di non fare guai, anche se a patto di non venir provocato, Sheva vuole dare il beneficio della fiducia all'uomo.
"L'hai promesso. Niente guai almeno fino al mio ritorno. E ricordati che hai anche detto che parlerai con Ray."
Sheva gli ricorda alcune delle intenzioni che Cliff le ha detto dopo i suoi raptus di collera.
<< E io devo dire ad Aaron e Stephan di aver già rivelato a Cliff che si trova alla Cobra. Non la prenderanno molto bene. >>
Sheva lo guarda qualche istante negli occhi, sentendosi in difficoltà di dover lasciare quell'uomo e per chissà quanto tempo.
<< Se avessi fatto pace con Aaron e la Cobra, a quest'ora avremmo potuto essere anche compagni di squadra e complici e alleati nella stessa operazione! Invece ti sei messo con l'Umbrella. Proprio l'organizzazione che stiamo andando a fermare dalla sua alleanza con la Theb. >>
Sheva sospira come se non riuscisse a tenersi dentro quel fastidio.
"Se avessi smesso la battaglia con la Cobra, a quest'ora saremmo compagni di squadra, forse non saresti nemmeno stato ferito da quello psicopatico di gemello con un supporto di squadra migliore, e avremmo potuto andare insieme a combattere per fermare l'organizzazione per cui avevi deciso di appoggiare insieme a quell'idiota di Lewis. Spero solo che questa esperienza ti possa far vedere le cose da un'altra prospettiva."
Lo guarda ancora per qualche istante.
"Ora... devo andare..."
Sheva sta per fare un passo indietro, ma poi ne fa uno avanti come se non riuscisse a fare a meno di non instaurare un contatto fisico con la sua mano appoggiandola sul torace di lui.
"Devo avvisare gli altri di averti messo al corrente che ti trovi qui e immagino che questo possa portare qualcuno che già conosci in questa stanza. Ricorda la tua promessa. Non combinare casini, ok? Altrimenti al mio ritorno ne faccio io uno di casino con te."
Lo minaccia tra il serio e lo scherzoso, come voler alleggerire la sua posizione relazione con la Cobra.
<< Perchè è così difficile staccarmi da lui? >>
"Devo... andare..."
Gli ripete come se però stesse cercando di convincere meglio se stessa. Gli prende per un attimo la mano in una lenta stretta affettuosa e istintiva, poi però si allontana indietreggiando verso la porta. Lo guarda ancora qualche istante per poi inserire lo sblocco dell'apertura e uscire dalla stanza, quindi rimette il blocco. SI sorprende di trovare Chris a meno di un metro dall'esterno della porta della stanza di degenza appena lasciata.
"Sei stato qui tutto il tempo?"
Gli chiede un po' preoccupata che lui possa aver sentito qualcosa della sua conversazione con Cliff.
"Ti ho sentita alterare con lui. Non potevo di certo andarmene. Mi sembra però che tu te la sia cavata molto bene."
"Diciamo che ho rischiato un bel po' nel riferirgli di trovarsi alla Cobra."
"Cosa?? L'ordine era quello di..."
"Lo so perfettamente qual' era l'ordine ma ho dovuto dirglielo! Era impensabile tenerlo chiuso in una stanza per chissà quante ore senza spiegargli il motivo di non poter uscire. Non è umano! Tu sei un medico, dovresti saperlo meglio di me."
Sheva lo guarda duramente e questo fa risentire Chris.
"Lo so perfettamente, ma oltre che medico sono anche un soldato e ora lavoro per la Cobra e ho deciso di prestare servizio per difendere. Non sono un medico come gli altri nè come prima. Non dimenticarlo nemmeno tu. E ora sarà meglio andare, dobbiamo andare tutti e due in missione. Preparati."
"Ehi! Ora saremo anche compagni di squadra, ma non sei un mio superiore e anche se lo fossi, non dimenticare che non obbedisco come un soldatino di vecchio stampo."
Detto questo Sheva si allontana lasciando l'area medica sotto lo sguardo cupo di Chris che sente di non aver più presa sulla donna, nonostante abbiano condiviso una notte intima prima ancora di unirsi alla squadra di Lara e della Cobra. Sheva si dirige verso la sua stanza per andare a consultare qualcosa sul computer, poi inizia a prepararsi per l'operazione di Kansas City. Sistematasi con la preparazione dell'attrezzatura ed essere passata in armeria dopo aver letto la direttiva di andare in armeria per la nuova tecnologia della tuta ottica, l'africana raggiunge la sala tattica per vedere di aggiornarsi su tutto quello che nel frattempo è accaduto in sua assenza, ma restando un po' in disparte senza mai intervenire e cercando anche di trovare il momento migliore per avvisare Aaron di quello che ha riferito a Cliff. Nel vedere il comandante super impegnato, l'africana opta per slittare ancora un po' quel tipo di comunicazione, anche perchè ad un certo punto Aaron lascia la sala tattica per andare non si sa dove.
<< E ora come lo avviso? >>

COBRA-AREA MEDICA
Stanza di degenza 1

Sheva si abbandona al bacio che Cliff le ruba, e che è talmente coinvolgente e trascinante, che Sheva perde la lucidità per una buona manciata di secondi, come se fosse finita in qualche universo parallelo dato che non riesce nemmeno ad opporsi nel sentire le mani di Cliff su di lei in alcuni punti del corpo, perchè si tratta di una presa che la fanno sentire desiderata in modo particolare, tanto da annullarle la ragione. Quando si staccano, Sheva lo guarda tra l'imbambolata, lo stupore e anche con un certo fastidio rivolto però più verso se stessa per aver ceduto in modo così trascinante. Lo sguardo di Cliff però, che le porge dopo aver risposto alla domanda che l'africana gli aveva posto prima del bacio, le annulla il fastidio provato.
<< Ma che cosa mi prende? Perchè ha un così facile effetto su di me? >>
"Hanger... stai prendendo un po' troppo la mano."

<< forse le mani. Ma il vero problema è che non volevo smettesse <<
Sheva cerca di fare nuovamente la dura, ma il suo sguardo morbido tradisce un po' il tono della sua voce.
"Mi sembra che tu stia recuperando forze sempre meglio...Giusto? Beh, ammetto che la cosa è sicuramente positiva. Labbra e mani direi che sono decisamente sotto il tuo controllo e sana energia."
<< e il peggio è che non mi sarei nemmeno voluta staccare. Accidenti, ma perchè questi effetti?? Non devo abbassare la guardia....Non devo! >>
Sheva cerca di lottare con certe emozioni tornando poi professionale.
"Quindi parlerai con Ray dopo che sarò tornata da Kansas City. E nel frattempo te ne starai buono qui dentro? Potrebbero passare parecchie ore, lo sai? Sei sicuro di riuscire a resistere senza creare casini a qualcuno?"
Gli chiede per capire anche come aiutare Cliff a soggiornare in quella stanza senza il suo aiuto e presenza per ore.
<< E di lui potrà occuparsene mi sa solo Boaz. Forse dovrei riferire ad Aaron e Stephan che ho rivelato a Cliff tutto così potrà occuparsene anche qualcuno di loro. >>
Prima di uscire per andare a riferire la cosa di due capi, Sheva attende però la reazione di Cliff...
Intanto Chris, che è rimasto dietro la porta per accertarsi che Sheva non avesse avuto problemi, avendola sentita alterarsi per un po', per il momento non interviene ancora, optando per dare ancora un po' di tempo a Sheva per parlare con l'uomo.