Posts written by Hina-Poppezinga

CAT_IMG Posted: 8/1/2011, 20:56 Lezione persa ma allenamento guadagnato - Tempietto
CITAZIONE
Nome partecipanti:Lilith Hayes; Oga Tatsumi
Livello partecipanti: Livello 2 vs livello 2
Energia partecipanti:Master; Master
Numero di partecipanti: 2
Luogo: Tempietto Luogo che a dispetto della sua sacralità è spesso utilizzato come luogo d'incontro tra gli studenti, poiché è molto tranquillo, fresco anche d'estate e con molti posti a sedere. Al centro del tempietto vi è la tomba commemorativa di Shuji Ikutsuki con sopra una stele dove è stato inciso il suo discorso di apertura dell'accademia. E’ a pianta tonda, non ha pareti, e il tetto è sorretto da varie colonne decorate. C’è uno spiazzo grande una decina di metri quadrati mentre alla sua sinistra vi è un piccolo giardino con rose e fiori vari.
E' mattino sul tardi attorno alle 10, l'aria è fresca, il cielo è limpido, tira un leggero venticello d'estate.

Lilith si era svegliata tardissimo quel giorno e aveva saltato le prime ore di lezione, non poteva nemmeno andarci alla seconda ora dto che era un tipo di lezione che doveva seguire dall'inizio, così sconsolata e anche piuttosto annoiata si mise a passeggiare tra i corridoi della accademia, passando davanti alla chiesa, giungendo infine al tempietto, un luogo calmo e tranquillo dove poter rilassarsi all'ombra del marmo e meditare su cosa fare e sopratutto aspettando la prossima lezione. Così andò a sedersi fra due colonne poggiando la schiena contro una di esse e i piedi contro l'altra facendo esercizi rilassanti alzando le gambe più in alto di sè. Dopo qualche minuto si stiracchiò e chiuse gli occhi sedendosi comodamente, chiuse gli occhi e si godette la leggera brezza del mattino fresco. Si appisolò qualche minuto, con le mani in grembo, i capelli che le scendevano sulla divisa nera e uan gamba che ciondolava dal muretto.
CAT_IMG Posted: 27/12/2010, 19:26 [Allenamento singolo]Tale padre tale figlio - Campo di addestramento

Lilith dopo aver ascoltato le parole del padre, si voltò versoi due kunai rimasti. Ne puntò uno con lo sguardo e sollevò la mano,stranamente però non riusciva a concentrarsi, improvvisamente si sentiva in soggezione. Sentiva gli occhi di suo padre addosso, la stava valutando ne era certa. Deglutì a vuoto, iniziò a pensare a tutte le parole dette da lui, a ogni cosa che conosceva sul suo potere, cercava in tutti i modo di non sbagliare. Le tremavano le mani per la tensione, se ne stupì e strinse i denti frustrata per poi darsi della stupida. Infondo non aveva senso sentirsi in quel modo, non stava facendo un esame. Certo, ma era pur sempre suo padre che la stava guardando e non voleva mostrarsi come una fallita. Strinse i pugni e cercò di essere risoluta.
“Andiamo stupida se ti vedesse grimmjow ti sfotterebbe a vita.” Si disse per incoraggiarsi.
Così si impose di concentrarsi, cercò di non sentire la presenza del padre lì accanto, non era facile, ma una idea la aiutò molto, ovvero fingere che quella presenza fosse Grimmjow. Lui che riusciva a spronarla come nessun’altro, lui che la spingeva stranamente a dare il meglio di sé, pur di non farsi superare, non voleva essere inferiore a Grimmjow, anche se c’era quella chimica tra loro due per cui lei finiva sempre vittima. Abbassò la mano e scrollò gambe e braccia come a voler scaricare via tutta la tensione e raccogliere la concentrazione. Invece di puntare le mani verso il kunai questa volta tenne le mani lungo i fianchi e allargò le ali, quasi per istinto, il secondo kunai vibrò, poi si staccò dalla corteccia e stava per schizzare via come il primo, ma non fece in tempo che tornò un normale kunai e precipitò conficcandosi al suolo. Lilith emise un verso di stizza e puntò una mano contro suo padre senza guardarlo, per impedirgli di parlare.
Ho sbagliato i tempi, adesso ci riesco stai a vedere. Disse, parlandogli in effetti come farebbe con Grimmjow. Per istinto allargò ancora di più le ali, strinse gli occhi fissando quel ultimo kunai incastrato nella corteccia. Vibrò di nuovo, si staccò ma stavolta invece di precipitare schizzò in orizzontale, conficcandosi nella corteccia, passando vicinissimo a suo padre, tagliandogli anche una piccola ciocca di capelli. Quando Lilith si voltò a vedere il risultato della sua azione vide il viso esterrefatto di suo padre che rimanendo con lo sguardo fisso verso il nulla si prese una ciocca di capelli e osservò lo scempio.
Sì ci sei riuscita. Fece atono per poi osservare il kunai , sarebbe bastato solo qualche centimetro e lo avrebbe colpito, non che lui non riuscisse a pararlo, ma non credeva lo avesse fatto schizzare dal suo lato. Lilith osservò l’espressione sorpresa del padre, aveva una stranissima espressione: come quando cambiando un neonato, il neonato fa la pipì sul genitore che lo sta cambiando. Lilith non riuscì a resistere e scoppiò a ridere. Cercò di scusarsi ma non ci riusciva e continuava a ridere.
Scusa padre, ma la tua faccia era davvero buffa. Disse frenando le risate, ma sorridendo ancora mentre si asciugava una lacrimuccia per le risate. Suo padre dapprima la guardò stizzito, poi rilassò i muscoli della fronte e sorrise mentre osservava quella ragazza così genuina e così bella. Si chiedeva quanti ragazzi le corressero dietro, e come rispondeva alle loro avance, e se soprattutto era ancora pura o no. Al pensiero che qualcuno osava toccarla si innervosiva stranamente. Un sentimento nuovo e sconosciuto per lui, eppure non lo spaventava.
Beh adesso che vuoi fare che hai imparato come fare? chiese sedendosi sul ramo, a gambe incrociate. Lilith osservò suo padre poi osservò il cielo e sorridendogli puntò il dito in alto.
Voliamo un po’ assieme? Lusian annuì per poi spiccare un potente salto e spalancare le sue oscure ali per planare e attese che lei lo raggiungesse, e così fece. Volarono per molti minuti, senza parlare tanto, osservando la natura che li circondava, sorvolando la città, e fermandosi a mangiare qualcosa sul tetto di un palazzo altissimo. Poi passeggiarono fra le persone normali, e lì lei vide la forma umana di suo padre. Quando lo vide rimase molto colpita dalla sua bellezza. E si chiese come mai sua madre aveva preferito un essere umano a lui. Sì in effetti anche il suo padre adottivo era bello quando era giovane, lunghi capelli corvini, occhi celesti come il cielo, però suo padre aveva qualcosa di magnetico. Qualcosa che non riusciva a spiegarsi. Sembrava un uomo di circa quarant’anni, ma di un fascino misterioso. Lei vedeva come le donne lo guardavano, e di come attiravano l’attenzione assieme. Così infastidita lei scelse di allontanarsi dalle persone e di godersi la compagnia di suo padre finchè poteva.
Si salutarono con il sorgere della luna, con due parole di congedo. Lilith voleva stringergli la mano, abbracciarlo, ma non ci riuscì, per timidezza o per paura di infastidire non lo fece. Quel giorno però lo passò nel modo migliore possibile. Avrebbe sorriso per parecchi giorni, avendo la sensazione che la sua vita stesse migliorando di giorno in giorno. Prima l’amore, poi la riconciliazione con suo padre. Sembrava volgere tutto per i meglio. Chissà…

CAT_IMG Posted: 23/12/2010, 16:02 Orgoglio e debolezze - Dormitori

Riusciva a percepire il calore del corpo di Grimmjow sotto la coda, sentiva il suo aroma, e con le mani riusicva a percepire quanto fosse duro il suo sesso, era la prima volta che lo toccava lei di sua iniziativa, si sorprese nel sentirlo così caldo e così liscio e umido sopratutto sulla punta. Gettò una occhiata veloce su quello che stava facendo arrossendo di più, e trovando quel modo piacevole: poichè lo sentiva pulsare e sentiva il corpo di Grimmjow reagire alle sue carezze. E lui diventava danantamente bello quando era eccitato. Quando sentì la mano del panterone posarsi sul viso lo guardò negli occhi, in quel momento Grimmjow si sarebbe accorto di quanto fosse presa lei da tutto quello che stavano facendo. Sentì intensi brividi al passaggio degli artigli sulla pelle, la pelle si era lacerata ma il sangue non aveva fatto in tempo ad uscire, facendo somigliare il passaggio a dei graffi che pian piano si stavano rimarginando. Quando lui le disse che non si sarebbe trattenuto non capì esattamente a cosa si stava riferendo, se era per quello che aveva intenzione di farle oppure se sarebbe venuto ancora.
Non seppe cosa rispondere e non ne ebbe nemmeno il tempo dato che le labbra di grimmjow le occuparono la bocca. Lei rispose a quel bacio con altrettanto fervore, lasciandosi scappare un mugugno di soddisfazione che frenò quasi subito per non dargli quella soddisfazione. Non le dispiaceva quando le mordicchiava la lingua, lei lo imitò facendo la stessa cosa con la lingua di lui, tanto che lasciandosi andare quando riceveva la sua lingua la succiava nella bocca vogliosa, lo lasciò fare mentre lei continuava a masturbarlo allo stesso ritmo. Il respiro divenne subito pesante, era bastato un bacio per farla eccitare, ma lui continuava a stimolarla, e si sentiva che le piaceva anche dal tremito della coda che si stringeva dolcemente attorno al busto di Grimmjow. Si stupì quando notò il bacino di Grimmjow che seguiva il movimento della sua mano. Aumentò il movimento della mano di velocità, mentre l'altra mano si acnorava sulla spalla del suo uomo. Era eccitata forse ancora di più che in forma umana. Si strinse a lui soffocando un gemito di eccitazione. Per istinto anche lei mosse il bacino in modo da premersi contro la coda che la stimolava e che si bagnava con gli umori. Lo voleva come non mai e per riflesso di quel desierio aumentò ancora di più la velocità con cui lo masturbava.

CAT_IMG Posted: 15/12/2010, 18:06 Orgoglio e debolezze - Dormitori

Fu felice di sentire le labbra di Grimmjow ricambiarla, iniziava a rilassarsi e sentii le gambe che pian piano smettevano di tremare, come dopo una lunga corsa sentiva il sangue pulsare nei muscoli. Ma quella sensazione fù sopraffatta dalla coda di Grimmjow che la carezzava sul corpo solleticandola di tanto in tanto con la punta pelosa. Poco dopo Grimmjow la allontanò dal bacio e lei lo guardò delusa, ne voleva ancora, ma ciò che vide le fece venire il sorriso, quelle orecchie feline le trovò incredibilmente carine. Portò infatti le mani incuriosita sulle orecchie, ma non ebbe il tempo di poterle toccare che lui si chinò e la baciò sul collo, mordiccchiandola. Sentì intensi brividi di piacere, il suo respiro tornò pesante e il suo volto arrossato di eccitazione, tuttavia era troppo curiosa così aprofittando della posizione lo abbracciò e andò a toccare le orecchie notando quanto fossero morbide e calde.
"Che cariiiine! Accidenti se glielo dico si offende di sicuro." si ritrovò a pensare sorridendo divertita, ma poco dopo il sorriso morì sotto una espressione di eccitazione. Quella coda assieme alle mani stavano stimolando più punti sensibili e vederlo in quello stato la eccitava come non mai. Quando Grimmjow parlò di nuovo lo guardò come allarmata, in effetti sembrava intenzionato a sfogare tutte le sue voglie lussuriose, così Lilith pensò di prendere precauzioni, non voleva essere da meno, e sopratutto non voleva svenire tra le sue braccia. Così chiuse gli occhi e avviò la trasformazione, sul capo spuntatono due affilate corna, la pelle su alcune parti si ricoprì di squame bianche la pelle divenne più scura, le iridi divennero felini come quelli di Grimmjow. Le spuntò una robusta coda e il busto si ricoprì di ossa, ma questa volta fece attenzione e non coprì i seni poichè sapeva che piacevano a lui e al tempo stesso voleva sentire le sue mani. E le costole ossee avevano anche un'altra funzione utile, poichè la proteggevano dagli artigli dell'uomo. Lilith mosse la coda e avvolse il busto di Grimmjow carezzandolo con la punta. Le ali le tenne ben chiuse e appiattite contro le scapole per non creare danni.
Beh così ti devi impegnare di più per togliermi il respiro. disse visibilmente imbarazzata. Non si sentiva poi così a suo agio a dire frasi maliziose, non si sentiva ancora pronta. E lo si notava dal suo sguardo incerto e l'imbarazzo che si palesava sulle gote. La prese quasi come una sfida quelle parole dette prima da Grimmjow.
"voglio proprio vedere chi cede stavolta per prima." si disse agguerrita, così andò ad afferrare l'asta pulsante dell'uomo e iniziò a masturbarlo con un certo vigore, solleticando di tanto in tanto lo scroto con le dita.

CAT_IMG Posted: 15/12/2010, 17:19 Orgoglio e debolezze - Dormitori

Dopo il suo orgasmo, le forze le vennero meno, se Grimmjow non l'avesse afferrata sarebbe scivolata a terra stremata. Sentiva le gambe pesanti e dure come rocce, per via della posizione che le faceva tenere i muscoli tesi. Sentì che Grimmjow era ancora duro e voglioso, e a confermare tale ipotesi ci fù il suo sorriso sprezzante e la sua dolce minaccia. Non era sazio e per un attimo Lilith si chiese quanto diavolo durasse, la stava sfinendo di sesso. Sorrise a quel pensiero poichè capì che non le dispiaceva affatto.
Non oppose alcuna resistenza quando si sentì afferrata e trasportata sul letto. NOn aveva nemmeno le forze per alzarsi e non ebbe il tempo di girarsi che lo sentì di nuovo su di sè, e sentì nuovamente il membro rigido e bollente del suo uomo sfregarsi contro le sue labbra vaginali ancora più sensibili dopo aver avuto l'orgasmo. Sgranò gli occhi quando vide la lama della spada di Grimmjow, sul momento ancora stordita non capì che intenzioni avesse, ma poco dopo le parole di Grimmjow capì. Voleva usare la sua forma rilasciata. Sbiancò di colpo, non si sentiva del tutto in forze per affrontare un'altro giro di sesso con lui che dopo lo sprigionamento era nuovo e fresco come una rosa.
N-non vale così...disse con voce ancora ansante, sentì la sua coda avvolgersi attorno al corpo e sul collo, socchiuse gli occhi godendosi la sensazione di quel corpo così forte contro il suo, sentiva la sua aura energetica quasi schiacciarla. Lilith prese un profondo respiro, strofinando il viso contro la sua coda quasi come un gattino in cerca di coccole. Poi si voltò leggermente poggiandosi si un fianco, e osservò il corpo da pantera del suo uomo. Gli sorrise per poi carezzare la coda con le dita. Poco dopo per prendere un pò di tempo si girò ancora e gattonò verso di lui per poi passare le braccia attorno al suo collo per abbracciarlo e lo baciò sulle labbra, dapprima dolcemente poi sfiorò le labbra con la lingua.

CAT_IMG Posted: 15/12/2010, 16:15 Orgoglio e debolezze - Dormitori

Ormai Lilith non sentiva alcun dolore, ma solo piacere, aiutata anche dalle sue dita che stimolavano il piacere vaginale. Si accorse di Grimmjow che sorrise, e sentì un tuffo al cuore. LE piaceva molto di più quando sorrideva e il piacere degli occhi aumentò quello del corpo. Lui poi aumentò tale piacere con la sua voce calda ed eccitante.
Sìì, aaah... fece quando lui aumentò la pressione su di lei, sentì le dita scorrere dentro, le spinte di bacino si premevano contro la mano e le sembrò di impazzire. Il piacere era così intenso che a malapena riusciva a parlare.
Aaah m-mi fa impazzireeeaah. era troppo faticoso parlare, non ce la faceva le sembrava di sentire la sensazinoe di svenire. Chiuse gli occhi con forza, mentre i gemiti si facevano ancora più rumorosi. La mano che si reggeva alla sua nuca si strinse con più forza. COme se non bastasse lui prese a leccarla sul viso e poi sulle orecchie, un suo punto molto sensibile. A quel punto non capì più nulla, la testa le girava, il piacere divenne intenso e crebbe a dismisura. Urlò più forte, poco dopo si sentì un suono animalesco provenire dalla sua gola, una sorta di ringhio da pantera, ma con una intonazione che non aveva nulla di terreno. Un suono demoniaco, non poteva essere altro. Lilith arrivò all'orgasmo inumidendo le sue dita e il ventre del ragazzo con altri umori che colavano placidi e caldi tra di loro.

CAT_IMG Posted: 12/12/2010, 19:58 Orgoglio e debolezze - Dormitori

Era diventata donna per la seconda volta, aveva appena donato tutta se stessa a quel ragazzo, permettendogli di continuare quell'amplesso. Iniziò a sentirlo scorrere dentro. Le gambe le tremavano e cercava in tutti i modi di non irriggidirsi come prima, altrimenti sarebbe tornata a provare dolore. Non ne provava più, ma era pur sempre una strana sensazione. Così diversa dal sesso normale. Le veniva anche da dubitare che quello che sentiva fosse piacere. Si sentiva intrappolata contro quel muro, le gambe sollevate in una oscena posizione, e lui che la violava con calma, senza fretta. Come a volerle insegnare i segreti di quel tipo di amplesso.
Sentiva il respiro caldo e pesante di Grimmjow che le procuravano continui brividi lungo la schiena, e una stranissima sensazione piacevole. Pian piano i suoi versi strozzati di sforzo e di dolore cambiarono in debolissimi gemiti. Lilith aveva capito che le ci voleva un pochino prima di provare piacere da quel posto. Piacere chiamava altro piacere. Si sentiva bollente dietro e fredda davanti, si stava eccitando, così lasciò solo una mano dal collo di Grimmjow e si portò la mano sul proprio sesso stimolando la clitoride con le dita, come a voler incoraggiare il piacere. Rimanendo però stretta a lui come a non volergli mostrare o far accorgere di quello che stava facendo. Tuttavia in quel momento Lilith si rendeva conto che la sua non era una semplice cotta. Capì che aveva perso la testa per quel panterone dai capelli celesti. Il come e il perchè, non se lo sapeva spiegare, ma infondo l'amore è irrazionale non si può spiegare. E in quel momento non voleva altro che stare tra le sue braccia, sentire quella voce piena di passione, godersi il suo abbraccio, il contatto con il suo corpo, il suo odore. Capì che molto presto non ne poteva più fare a meno delle sua presenza. Sperava solo che lui non la cacciasse via, perchè ne soffrirebbe troppo. Era tentata di dirgli i suoi sentimenti, ma la paura di essere rifiutata le sigillò le labbra così invece di esternare ciò che sentiva disse la prima cosa che le venne in mente.
Aah Grimmjow, è così strano....lo sento pulsare dentro di me, sembra diventare più grosso.. Analizzò, quasi come se volesse rassicurarsi con quello, tentava di entrare nell'ottica che quello che facevano era normale.

CAT_IMG Posted: 7/12/2010, 10:49 [Allenamento singolo]Tale padre tale figlio - Campo di addestramento

Lilith si sentiva immensamente felice, quasi come quando incontrava Grimmjow per caso. Avrebbe dovuto sentirsi in colpa, soprattutto verso sua madre che aveva sempre avuto paura che lui la incontrasse di nascosto. Eppure in quel preciso momento guardando i profondi occhi cremisi di suo padre non riusciva a trovare una spiegazione a quella paura infondata. Non la stava minacciando di morte, non la stava costringendo a seguirlo, niente di tutto quello, anzi era lì che si dilettava nel allenarla. E quale maggiore occasione per poterlo conoscere un po’ e farsi raccontare da lui il loro mondo? Non aveva dimenticato il sospetto che suo padre volesse usarla per arrivare in alto e al potere. Però per quella piccola occasione non volle pensarci, la accantonò, per potersi godere egoisticamente suo padre. Infondo se lui la stava usando per arrivare al suo potere, anche lei lo avrebbe usato per soddisfare il suo bisogno di conoscerlo e di starci assieme.
Ti piace stare nei boschi?chiese ad un certo punto Lusian guardandosi in giro. Lilith si limitò ad un cenno di assenso con la testa. Poi si sedette sul grosso ramo su cui si trovavano e prese tre piume che prima in tutto quel trambusto erano sparite, tornando al loro posto.
La mamma mi ha fatto crescere nella natura, i villaggi in cui vivevamo erano sempre di natura come è che dicono qui? Indigena e vagabonda. La città non mi piace puzza di polvere, di cipolla marcia e di pipì. disse trasformando quelle piume in tre kunai. Lusian la guardò e sorrise divertito, anche lui odiava la città e guarda caso anche lui trovava che puzzava.
Come è il tuo mondo? chiese lanciando i tre kunai di fronte a se facendoli incastrare nella corteccia degli alberi. Li lasciò in fila in verticale per fare tre tentativi.
Suo padre si sedette anche lui sul tronco e si grattò il mento cercando un modo per descrivergli il suo mondo in modo che capisse. Le disse innanzi tutto che non doveva immaginarlo come una sorta di inferno, con lava, fuoco e zolfo. Non avrebbe avuto senso avere le ali se vivevano sotto terra. Le disse che loro erano creature del cielo. Le disse che lì dove vivono loro c’erano tre lune, il colore del cielo è lo stesso, insomma in pratica non era molto differente dal mondo terrestre, ma loro non avevano case come quelle terrestri, loro erano pur sempre creature alate, quindi le loro abitazioni si trovavano in alto fluttuavano in aria su delle isole di terra, c’era anche da loro la terra normale, ma lì vi vivevano le creature inferiori dove per delle particolari usanze si sceglievano dei schiavi da portare a servirli nelle loro terre fluttuanti.
Lilith alla parola schiavi storse il naso, non le piaceva l’idea, suo padre se ne accorse e si mise a ridere.
In questo sei uguale a tua madre. Le popolazioni ci considerano come degli dei della notte, chi viene scelto è felice di poterci servire. Certo anche da noi ci sono coloro che scelgono male e sfruttano indegnamente i loro schiavi, mandandoli al macello, ma è un’altra storia. Dai dimmi su cosa ti stavi allenando. Lusian osservò incuriosito i tre kunai. Lilith non rispose subito, si concentrò e lasciò trasformare i tre kunai in tre punti di rimbalzo, poi si sollevò in piedi sul ramo, tornò a guardare il padre e li indicò.
Beh ricordi la prima volta che ci siamo incontrati? Avevi usato una tecnica che ti permetteva di usare quelle piume riportandole a normale senza doverle farle sparire,per poi farle saettare dove volevi tu. Ecco in pratica ci ho provato, ma non ci riesco, o rimangono in quel modo oppure spariscono. Quella mossa è molto utile in battaglia perché il nemico pensando di aver evitato il pugnale che rimbalza pensa che non deve temere altro invece posso sorprenderlo con quei pugnali rimasti.
Lusian era soddisfatto, Lilith sembrava propensa al combattimento, e inaspettatamente si ingegnava anche in qualche mossa, studiando gli effetti del potere. Le donne combattenti del suo mondo erano quelle di nobile famiglia, e nemmeno tutte, la maggior parte delle demonesse donne si occupavano per la maggior parte di sedurre uomini e corrompere gli umani. In un certo senso Lusian si sentiva felice di sapere che sua figlia non avrebbe mai usato il suo corpo per sedurre qualcuno e corrompere la sua anima. Guardandola notò che era diventata una donna molto affascinante, e sentì una strana rabbia nel petto. Sapeva che gli uomini di quel mondo erano molto più lascivi, già si vedeva una fila di uomini che si giravano a guardarla e sbavavano. A quel pensiero desiderò squartarli tutti ad uno ad uno per aver osato posare gli occhi sulle nobili curve della principessa. Quando si rese conto di aver appena avuto un sentimento di gelosia protettiva nei suoi confronti rimase scioccato, voleva scappare via: non capiva perché la presenza di Lilith gli procurava tutte quelle emozioni strane. Infondo non l’aveva cresciuta, però era vero che pensava a lei spesso, anche prima di rincontrarla. Lilith dal canto suo si concentrò sulle sue armi, il suo volto si contrasse in una smorfia di sforzo, il primo kunai quello più in basso vibrò. Lilith sbarrò gli occhi sorpresa e si voltò verso suo padre che sembrava immerso in un mondo tutto suo.
Hai visto?fece un pochino scocciata, poiché attendeva una spiegazione che non sembrava arrivare.
Sì ho visto, credo che tu sbagli il processo, non devi farlo schizzare via quando è in quello stato, devi prima farlo tornare un normale kunai e poi guidarlo.
Lilith lo guardò smarrita, non le sembrava di fare qualcosa di sbagliato.
E quello che voglio fare ma non riesco a farlo tornare normale.
Lusian osservò stupito la ragazza, poi le indicò l’arma chiedendole di riprovare. Lilith ubbidì, pensando che finalmente si dava da fare e non rimaneva nel suo mondo dei sogni. Aveva notato che si era distratto. Poteva essere comprensibile, lei non era un soldato che poteva strigliare come voleva: era solo una ragazzina che tenta di imitare i suoi soldati. O almeno questo pensava lei. Puntò la mano vero uno dei suoi pugnali, aveva il cuore che batteva a mille, voleva riuscirci e stupire il padre, ma l’arma non si muoveva, era immobile, vibrò una volta ma poi smise. Lilith era frustrata, si innervosì e mise più rabbia nella sua manipolazione, il risultato fù che la piuma si staccò dal tronco, ma non assunse le normali proprietà di un pugnale, arrivando a terra rimbalzò con forza tra i tronchi come una pallina di gomma impazzita lanciata ad una velocità assurda, tant’è che la piuma schizzò passando tra loro due, tranciando di netto una ciocca di capelli di Lilith, sbiancò e seguì la pallina con lo sguardo notando che a poco a poco perdeva la forza fino a quando non si incastrò in un cespuglio irto che ne bloccò ogni via di fuga. Si voltò verso il padre che rimase serio pochi attimi poi si mise a ridere nel notare il suo sguardo molto perplesso.
Potrebbe essere una buona tecnica anche questa sui nemici, peccato che non riuscirai a controllarla in quel modo. Si rivelerebbe una arma a doppio taglio.
Posò le mani sulle spalle della figlia e la guidò per indirizzarla verso i due pugnali rimasti.
Prova non a staccarla, ma inizia il processo per farla sparire, in quel modo la tua piuma perde la proprietà del rimbalzo e torna normale per poi iniziare a dissolversi, ma proprio quando è tornata normale devi riprendere il controllo su di essa e darle una spinta con la tua energia demoniaca, ricordati che quelle piume fanno parte di te, sono una proiezione del tuo potere non degli oggetti qualsiasi.
Lilith ascoltò quelle parole come se fossero le parole di un oracolo sacro. Annuì con il fuoco della determinazione negli occhi, doveva riuscirci o ci avrebbe perso la faccia, e proprio di fronte a suo padre non se lo poteva permettere.



Edited by hinachan83 - 7/12/2010, 16:11
CAT_IMG Posted: 29/11/2010, 21:43 Orgoglio e debolezze - Dormitori

Perchè era così doloroso? E perchè Grimmjow non accennava a smettere? Voleva davvero punirla in quel modo per la sua piccola debolezza di avergli detto che le piaceva? Perchè poi? Non doveva fargli piacere? Lilith si sentiva davvero strana, e non prese bene quel dolore ricamandoci sopra dei pensieri che la portavan fuoristrada. Strinse con forza i denti serrando gli occhi per impedirsi di piangere. Ma il risultato fù che la lacrima in bilico scese lungo la guancia, seguita da un'altra. Quando sentì Grimmjow fermarsi e la mano impattare contro il muro. Lilith riaprì gli occhi, e lo vide con quella espressione aggressiva che lo rendeva dannatamente bello. Logico che facesse male? Allora lo aveva fatto apposta? per un attimo lo guardò truce, poi seguirono le parole di avviso, proprio come quando le aveva preso la verginità. Lo stesso modo anche se quella volta era stato più dolce e meno aggressivo. Quelle poche parole la portarono a guardarlo negli occhi, in cerca di una guida, osservò poi il resto della sua figura e notò il sangue sulle labbra, a quanto pare gli aveva fatto capire più che bene il dolore che aveva provato eppure non aveva detto nulla. Non si era lamentato e non l'aveva nemmeno insultata per averlo morso. Il cuore accelerò di nuovo i battiti ma per un motivo diverso dalla paura. Capì che forse non dispiaceva affato al panterone. Quando si avvicinò occhi negli occhi, notò il suo sguardo un pò preoccupato, sentì le sue parole che la fecero calmare. Circondò le braccia attorno alle spalle di Grimmjow e poggiò la fronte contro la sua. Il viso ancora rigato dalle sue due gocce di lacrime ma non piangeva più. Fece cenno di sì con la testa: si sarebbe fidata di lui. Lui infondo aveva dato prova di essere quello più esperto in quel campo. Per un solo secondo pensò a quante donne avesse avuto, si sentì gelosa, ma poi si impose di pensarci dopo se proprio doveva. Così deglutì quel groppo in gola per lo spavento di prima e cercò di rilassarsi. Si allontanò di qualche centimetro dalla fronte di Grimmjow e leccò via quel rivoletto di sangue sul suo viso all'angolo della bocca. Leccò poi le labbra senza stare lì ad aspettare che la baciasse, infondo prima gli aveva fatto male, non voleva rischiare di morderlo di nuovo. Quindi una volta leccato via il sangue, si strinse a lui poggiando il mento sulla sua spalla, incrociando meglio le gambe attorno al corpo di Grimmjow. Tentò di rilassarsi, cercò di imitare l'amplesso normale. Sentì l'anello dilatarsi dolcemente permettendo l'ingresso. Il dolore scemò a poco a poco, mentre dei dolci brividi inziarono a farsi sentire lungo la colonna vertebrale. Sentì stimolate le numerose terminazioni nervose, e poi un calore invaderla come se si stesse immergendo in un liquido caldo.
Durante la fase di penetrazione Lilith stringeva le dita attorno alla pelle di Grimmjow, mentre il suo respiro tornò pesante e con un ritmo normale, non più frenetico come prima, segno che era rilassata e che stava iniziando a sentire piacevoli sensazioni.
Insegnami Grimmjow....insegnami a soddisfarti. sussurrò stringendosi di più a lui.



Edited by hinachan83 - 7/12/2010, 11:21
CAT_IMG Posted: 18/11/2010, 19:58 18 Novembre - Chat
Auguriiii anche se te li ho già fatti
CAT_IMG Posted: 18/11/2010, 13:17 Orgoglio e debolezze - Dormitori
Lilith aveva dato ragione a lui che la chiamò ancora una volta stupida. Era stupida a rivelare i suoi sentimenti così facilmente. Però era stufa di essere trattata come se fosse lei la pervertita che gli saltava addosso solo perchè lo trovava bello. Voleva fargli capire che infondo se andava a cercarlo era solo perchè le piaceva. Sollevò la testa di pochi centimetri intenta a sbatterla contro la parete per la vergogna di averglielo detto. Ma non fece in tempo, venne voltata con forza, e tenuta contro la parete. Sembrava così piccola e fragile sostenuta dalle forti braccia di Grimmjow e dal suo corpo tonico. Rimase stupita dal suo sguardo....così simile ad una pantera diffidente che non sapeva se attaccare o ritirarsi, in guardia contro un nemico. UN nemico chiamato sentimenti? Lilith non sapeva come interpretarlo:non era ne felice per la sua rivelazione e nemmeno arrabbiato. Rimase a guardarlo smarrita, in attesa di qualcosa. Grimmjow non tardò molto e unì le loro labbra rudemente, un bacio diverso da quello di prima, sembrava quasi contento, ma troppo orgoglioso per ammetterlo. Lilith era stata colta impreparata e tutto quello che riuscì a fare era poggiare le mani sulle spalle di Grimmjow per reggersi e in qualche modo spingerlo se premeva troppo. Dopo il primo attimo di sorpresa Lilith chiuse gli occhi e cercò di ricambiare quel bacio, anche se con una certa difficoltà dato l'irruenza che usava. Le mani scivolarono attorno al collo per abbracciarlo, mentre una mano timidamente si insinuava sulla nuca, afferrando i suoi capelli. Poi sentì il membro di Grimmjow premere sul suo secondo orefizio, sbarrò gli occhi, e vedendolo concentrato in quel gesto capì che non stava sbagliando direzione e che era il suo intento. Al primo impatto provò dolore, senza volerlo chiuse gli occhi e per sbaglio morse il labbro inferiore di Grimmjow ancora intente a baciarla. Soffocando così un gemito di dolore, mentre i suoi occhi si inumidivano con le lacrime per il dolore e per la paura di quel momento. Aveva sentito parlare poco di sesso, e quel che conosceva lo aveva poi approfondito con Grimmjow con la pratica. Di quello che stava per fare invece non aveva poi sentito molto, non sapeva nemmeno se fosse una cosa normale. La ragione le diceva che non era affatto normale, dato che quel orefizio non era fatto per procreare. Infatti era tesa, l'ingresso sarebbe risultato difficoltoso a Grimmjow e doloroso a lei. Tanto che piantò anche le unghie sulle spalle graffiandolo, mentre continuava a gemere per il dolore. Si staccò poco dopo dalle labbra sentendo il sapore ferroso del sangue. Premendo la testa contro il muro e le mani contro le spalle del ragazzo si sarebbe sentito un nuovo gemito di dolore.
Fa male...fa male...avrebbe detto con voce tremante, gli occhi lucidi, con una goccia che rimaneva in bilico dai suoi occhi.
CAT_IMG Posted: 17/11/2010, 15:25 17 Novembre - Chat
eeeh è che ultimamente sono tutti indaffarati li trovi verso sera credo tutti quanti...o almeno spero XD
CAT_IMG Posted: 16/11/2010, 22:23 [Allenamento singolo]Tale padre tale figlio - Campo di addestramento
Allenamento singolo per tecnica Slam Dunk.

Lilith non riusciva più a togliersi dalla testa il viso e le parole di suo padre. Aveva bisogno di staccare da tutto, di riflettere su quello che le aveva detto. Sua madre le aveva mentito:non era stata costretta ad unirsi a suo padre, lo aveva fatto volentieri, poi è scappata non appena aveva saputo che era gravida e come se non bastasse aveva una relazione clandestina con un umano. Lilith non se la sentiva di giudicare, infondo non aveva ancora parlato con sua madre. Anche ammettendo che lei fosse fuggita per stare con l’uomo che amava, per lei aveva fatto una cosa giusta. Che male c’era ad innamorarsi di qualcuno che non era un demone? Senza volerlo i suoi pensieri andarono a colui che aveva rapito il suo cuore in modo misterioso. Si chiedeva ancora come facesse a piacerle uno come Grimmjow, proprio lei che li disprezzava, si era invaghita di un ribelle. Mentre pensava a lui portò la mano sul collo in un angolino ben nascosto dai capelli andò a toccare un succhiotto che gli aveva lasciato. Grimmjow sicuramente non si era accorto. Quel piccolo segno era la testimonianza del desiderio di Grimmjow nei suoi confronti. Si immerse nei suoi pensieri ricordando ogni momento passato con lui, poi sollevò lo sguardo verso l’alto perdendosi fra gli intrecci dei rami. Il suo sguardo da sognante passò a stizzito, la mano sul collo passò sulla testa e assieme all’altra si scombinò i capelli frustrata.
Aaargh, ma perché mi viene sempre da pensare a lui? Adesso ho altro a cui pensare, togliti dalla capoccia maledetto gattaccio!! Imprecò ad alta voce per poi battere la testa debolmente contro la corteccia dell’albero vicino a lei. Era seduta su un alto ramo di una maestosa quercia. Aveva assunto le sue sembianze demoniache, scoprendo che quando era in quella forma si sentiva stranamente in forma: le dava un senso di libertà che non aveva mai provato prima. Non era ancora abituata alle sue ali oscure, nonostante lo avesse ormai scoperto da tanti anni: vedere le sue piume ricoperte di quella strana sostanza fumosa era inquietante e affascinante allo stesso tempo. Le ali erano ripiegate dietro le spalle sembrava un enorme uccellino, oppure un angelo agli occhi più disattenti. Eppure nella sua forma Lilith era bella. Eppure lei si reputava strana, grottesca, non si sarebbe fatta vedere facilmente sotto quell’aspetto in pubblico. Scrollò la testa cercando di pensare a quello per cui era andata lì: suo padre, sua madre e i suoi poteri. Già i suoi poteri, non era ancora riuscita a concludere la tecnica che le aveva mostrato suo padre. Era riuscita a creare il rimbalzo per le armi, ma non riusciva a trasformare la piuma in arma. Ultimamente poi perdeva troppo la concentrazione. Aprì il palmo della mano e dalle sue ali si staccò una piuma che si posò delicatamente sulla mano aperta. Ne prese altre due e le lanciò facendole conficcare nei tronchi degli alberi vicini, assunsero immediatamente la proprietà elastica per il rimbalzo. Ormai quel passaggio riusciva a padroneggiare con nonchalance. Ancora seduta guardò intensamente la prima piuma, si sforzò a più non posso ma la piuma rimaneva tale. Sbuffò passandosi una mano fra i capelli frustrata, passando su per il corno con cui giocherellò un po’. Le piacevano le sue corna, quando era piccola erano solo due protuberanze tonde e piccoline come due bernoccoli, adesso invece li aveva robusti e maestosi. E a proposito di corna ripensò a suo padre pensando in modo sereno che in effetti suo padre aveva corna ancora più robuste e ancora più maestose che davano un segno di forza e fierezza ineguagliabile.
Afferrò il ciondolo che suo padre aveva modificato, ormai lo portava appeso al collo e non più attorno alla vita. Guardò all’interno chiedendosi come funzionava. Lo voleva vedere ancora, sentì chiaramente il desideri di incontrarlo.
Padre…sussurrò espirando quasi rassegnata di non vederlo per moltissimo tempo. In quel preciso momento il ciondolo si illuminò prima di un bagliore rosso poi divenne nero, un nero profondo. Lilith lasciò il ciondolo quasi spaventata, ma poi lo riprese incuriosita da quello che era successo. Poi si ricordò che il padre le disse di invocarlo quando voleva vederlo. Non sapeva esattamente come, se per invocare si doveva invocarlo come un demone, pensò di usare il suo nome.
Lusian…principe dei demoni(?) Io ti invoco.. sussurrò molto perplessa. Attese tesa per alcuni attimi e non successe nulla di particolare, il bagliore lugubre nero si dissolse pian piano e il ciondolo tornò rosso come prima. Lilith sbuffò:evidentemente sbagliava qualcosa, ma se non sapeva cosa difficilmente avrebbe trovato il modo di invocare il padre.
Così sconfitta e delusa decise di tornare al suo allenamento. Si sollevò in piedi sul ramo e fissò di nuovo le piume incastrate negli alberi. Puntò una mano sulla piuma di prima, cercò di concentrarsi di nuovo ma sbagliava ancora non succedeva nulla. Abbassò la mano e sbuffò, ma mentre sbuffava sentì vicina una voce profonda e maschile. Si sorprese così tanto e si spaventò che le scivolò il piede e si ritrovò a precipitare giù dall’albero. Cercò di aprire le ali, ma i rami sotto di lei batterono contro le sue ali, facendole perdere ulteriormente l’equilibrio ritrovandosi a precipitare con la schiena rivolta al suolo, le ali doloranti, i sensi annebbiati dal dolore e poco spazio per le ali. Chiuse gli occhi preparandosi allo schianto con il terreno, ma non avvenne, si sentì le viscere sollevarsi dentro di sé e poi qualcosa di solido che la sorreggeva. Dei rami forse più robusti? Aprì lentamente gli occhi e la prima cosa che vide furono lunghe ciocche di capelli simili a fili d’argento su un petto muscoloso solcato da una cicatrice sulla pelle nera. Poi vide i suoi profondi occhi rossi, su una espressione solenne. Le sue maestosa corna e poi un sorriso beffardo.
Devi imparare a sfruttare l’ambiente, fra gli alberi è un grosso errore aprire le ali. Piuttosto usa l’agilità e saltella usando le ali soltanto per planare.
Lilith lo guardò come se avesse appena visto un angelo. Emozionata e felice di sentirsi fra le braccia del proprio padre. Lusian rimase perplesso a quello strano sguardo di sua figlia, sembrava quasi una di quelle donne che seduceva e tornava da loro per qualche notte di passione. Ma tuttavia c’era una base differente, non c’era nessuna malizia e nessuna traccia di lussuria in quello sguardo. Lusian si sentì impreparato e fece scendere sua figlia lasciandola in piedi su un grosso ramo. Fingendo indifferenza incrociò le braccia al petto.
Mi hai cercato per un motivo preciso? chiese con uno strana smorfia stizzita ma allo stesso tempo lusingata. Lilith scosse la testa poi portò la mano al petto sul ciondolo.
Ti ho solo pensato e si è illuminato il ciondolo così ho provato a vedere se funzionava. Ti chiedo scusa, non volevo disturbarti. Non pensavo che funzionasse così facilmente. disse rattristendosi e rendendosi conto che probabilmente aveva disturbato suo padre da alcune faccende importanti. Lusian si sentì di nuovo strano, di quelle reazioni le conosceva benissimo, sapeva anche gestirsi con i capricci delle donne, ma con sua figlia…era un’altra cosa. Non sapeva come agire esattamente, così le diede goffamente una pacca affettuosa sul capo.
E’ il desiderio di incontrarmi più la tua voce che mi ha permesso di raggiungerti, un giorno ti spiegherò come funziona la connessione tra il mondo in cui vivi tu e quello in cui vivo io. Sappi che arrivo praticamente da una dimensione parallela o come dite voi qui. Comunque non disturbi mi hai salvato da una riunione noiosissima.
Lusian si guardò in giro e vide alcune piume di Lilith negli alberi. Sorrise nel vedere che si allenava, solitamente le ragazze non amavano combattere ma lei era diversa. Lo percepiva e se ne compiaceva.
ti stavi allenando vedo….d’accordo ho deciso di addestrarti ogni volta che potrò.
Lilith si illuminò di immenso, e sorrise radiosa giungendo le mani in preghiera e piantando il suo sguardo in quello di suo padre, con un fare così innocente che Lusianrimase nuovamente perplesso.
Davvero?! Potrò allenarmi con te padre? chiese con una sprizzata di entusiasmo invidiabile.
S-sì certo. fece Lusian sentendo uno strano nodo allo stomaco e trovando quell visino incredibilmente tenero. Gli sembrò quasi che gli bruciasse il petto e gli prudessero le labbra, una cosa totalmente diversa dal desiderio carnale. Infastidito da quelle strane sensazioni grugnì qualcosa nella sua lingua e scrollò la testa per scacciare via ogni strana sensazione. Visto fa fuori quel movimento di testa era uguale a quello che aveva fatto poco prima Lilith per togliersi dalla testa Grimmjow. In quel piccolo gesto si capiva perfettamente che erano padre e figlia.



Edited by hinachan83 - 7/12/2010, 16:10
CAT_IMG Posted: 13/11/2010, 12:36 Shockwaves's Fact - Libertà Assoluta
-Oh che bello sto manga, quasi quasi lo prendo, andiamo raga...ma dove sono? =__="
-Hinachan in libreria con Exo e Doom che si sono incollati al reparto hentai.

Doom ed Exo: non preoccuparti Hina ti facciamo da Cicerone noi a Roma.
Io: Oh grazie gentilissimi.^_^
Exo a Doom: Glielo diciamo che ci siamo persi?
-Hinachan, Exo e Doom a spasso per Roma.

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