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L'invito di Elizaveta era qualcosa che avrebbe fatto uscire di testa anche un santo e Gilbert santo non lo era proprio. Tuttavia un minimo di esitazione nelle sue mani rimase, memore, almeno in parte, del valore di quella stoffa che stringeva: ora lei diceva così, ma poi... Ma poi ci avrebbe pensato un altro momento, ora importavano solo le sue mani, che si mossero automaticamente, quasi non avessero ricevuto alcun comando, imprimendo uno strappo secco sulla stoffa leggera. Alcuni bottoni schizzarono via, finendo per rotolare sul pavimento, e ai suoi occhi si rivelarono le forme morbide della ragazza che gli provocarono un imporvviso rossore sulle guance. Nonostante fosse passato ormai parecchio tempo, non poteva fare a meno di emozionarsi ogni volta pensando che era sua e solo sua. Mettendo da parte ogni remora, quindi, la prense di nuovo in braccio e si lanciò praticamente sul letto. La sua pecorella smarrita ora avrebbe visto di cosa era capace e Gilbert era certo che quella sarebbe stata l'ennesima notte indimenticabile per entrambi. |