Posts written by Yuki Delleran

view post Posted: 6/10/2013, 20:47 Di modelli, modelle e "informazioni strettamente riservate" - F.R.I.E.N.D.S.
:gilbert:

L'invito di Elizaveta era qualcosa che avrebbe fatto uscire di testa anche un santo e Gilbert santo non lo era proprio. Tuttavia un minimo di esitazione nelle sue mani rimase, memore, almeno in parte, del valore di quella stoffa che stringeva: ora lei diceva così, ma poi...
Ma poi ci avrebbe pensato un altro momento, ora importavano solo le sue mani, che si mossero automaticamente, quasi non avessero ricevuto alcun comando, imprimendo uno strappo secco sulla stoffa leggera. Alcuni bottoni schizzarono via, finendo per rotolare sul pavimento, e ai suoi occhi si rivelarono le forme morbide della ragazza che gli provocarono un imporvviso rossore sulle guance. Nonostante fosse passato ormai parecchio tempo, non poteva fare a meno di emozionarsi ogni volta pensando che era sua e solo sua.
Mettendo da parte ogni remora, quindi, la prense di nuovo in braccio e si lanciò praticamente sul letto. La sua pecorella smarrita ora avrebbe visto di cosa era capace e Gilbert era certo che quella sarebbe stata l'ennesima notte indimenticabile per entrambi.
view post Posted: 6/10/2013, 20:21 Roderich e Vash - Dream House
:feliciano:

Se Feliciano fosse stato un gatto in quel momento avrebbe fatto le fusa alla mano che lo accarezzava, salvo poi irrigidirsi solo un poco quando il tono di voce del fratello si alterò.
- No, non è salito in casa, fratellone, tranquillo. So che non volevi e non volevo farti arrabbiare. Abbiamo parlato un po' giù nell'atrio. - spiegò semplicemente.
Sapeva che Romano si preoccupava solo che lui stesse bene e si augurava che la sua felicità fosse sufficiente a tranquillizzarlo. La proposta di chiudere per il weekend però lo spiazzò un poco, non era certo da lui fare una cosa del genere.
- Sei sicuro? In fondo è proprio nel weekend, specialmente il sabato sera, che abbiamo più clienti. - tentò di obiettare, anche se l'idea era decisamente allettante. Trascorrere due giorni interi di relax era qualcosa che non si concedevano da tanto, troppo tempo.
- Penso che sia un'idea fantastica e penso che inviterò sia Lud che Antonio! In quattro ci metteremo molto meno tempo a finire di sistemare il giardino! -
Se conosceva anche solo un po' suo fratello, poteva scommettere che quella era la prima soluzione che gli era passata per la mente.
view post Posted: 5/10/2013, 23:59 Roderich e Vash - Dream House
:feliciano:

Se fosse dipeso da lui non se ne sarebbe mai andato, sarebbe rimasto sotto quel portone per tutta la notte, per tutto il giorno successivo, per sempre. Il bacio di Ludwig gli fece desiderare che quel momento non finisse mai, ma era tardi, doveva rientrare, quindi suo malgrado fu costretto a dargli l'ennesima buonanotte e a confermare la promessa di vedersi l'indomani.
Rientrare fu un bene, perchè Romano tornò di lì a poco e non sarebbe stato divertente farsi beccare in atteggiamenti fraintendibili. Non che ci fosse qualcosa da fraintendere, ormai.
- Fratellone, bentornato. - lo salutò senza preoccuparsi di celare il sorriso che gli illuminava l'espressione. - Sai, non credo che riuscirò a dormire stanotte... Sì, Ludwig ha detto che mi vuole bene e anche tante altre cose, ma non per telefono. -
Si alzò dal dovano dov'era rannicchiato e abbracciò Romano di slancio.
- E anch'io gli voglio tanto tanto bene! -
view post Posted: 5/10/2013, 21:10 Di modelli, modelle e "informazioni strettamente riservate" - F.R.I.E.N.D.S.
:gilbert:

- Un lupo, eh? Sappi che qui il lupo di casa sono io! - esclamò Gilbert avanzando con passo felpato nella stanza, come avrebbe fatto un predatore a caccia. - Cara la mia pecorella smarrita, la tua ora è giunta! -
Con un gesto fluido finalmente si sfilò quella fastidiosa parrucca (chiedendosi tra l'altro come potessero le ragazze portare pettinature così assurde e scomode) e dopo un istante si trovò Elizaveta tra le braccia.
- Tutto quello che voglio? Oh, è una promessa molto azzardata, liebe... - continuò il tedesco stringendola in vita e slacciando con la mano libera i primi bottoni e la zip della gonnellina a pieghe (altro indumento femminile improponibilmente scomodo). Quando finalmente la sentì scivolare lungo le gambe, tirò un sospiro di sollievo, grato ai propri boxer di essere sempre lì e di non abbandonarlo nei momenti fondametali della vita, altro che gonnelline fronzolute!
- Mi sa che questa volta sarò io a strappare qualcosa. - minacciò quindi tra il serio e lo scherzoso, posando le mani sui primi bottoni della camicetta di Elize, anche se sapeva che se avesse osato sfiorare quella stoffa pregiata probabilmente avrebbe pagato con la vita.
view post Posted: 4/10/2013, 23:03 Roderich e Vash - Dream House
:vash:

Quelli erano i momenti in cui Roderich si faceva stranamente audace e Vash decideva di non dire più niente perchè, nel caso l'avvesse fatto, poi se ne sarebbe pentito e vergognato per tutta la vita. In ogni caso erano le azioni a parlare per lui quindi non si pose più di tanti problemi ad eseguire quello che gli veniva detto, catturando le labbra dell'austriaco con le sue, stringendo le braccia attorno al suo collo e lasciando che le dita affondassero tra i capelli scuri.
Si sarebbe arreso ancora una volta, ma ormai aveva capito che non vi era nulla di male in quel dolce capitolare tra le braccia della persona che più lo irritava e che amava più della sua stessa vita.

:feliciano:

- Lo so... - mormorò Feliciano riportato alla realtà da quelle parole.
In fondo era consapevole dell'ora tarda e del poco tempo a disposizione.
- Sei già la mia gioia, lo sei ogni volta che varchi la soglia del locale e ogni volta che mi sorridi. Non potrei chiedere di più. - esclamò mentre le sue guance si coloravano di rosa a quella confessione.
Detestava l'idea di doversi sciogliere da quell'abbraccio, ma presto Romano sarebbe tornato e almeno qualche ora di sonno gli avrebbe fatto bene, anche se non era certo di riuscire ad addormentarsi.
Strofinò il naso contro quello di Ludwig e sorrise.
- Allora mille volte buonanotte. Domani ti aspetto per il solito caffè. -
Gli posò un bacio delicato sulla guancia e mosse un paio di passi verso l'atrio del palazzo, ancora incredulo per quello che era appena successo.
view post Posted: 4/10/2013, 23:01 Di modelli, modelle e "informazioni strettamente riservate" - F.R.I.E.N.D.S.
:gilbert:

Lo strappo della camicia lo fece sussultare e rabbrividire inorridito: già sentiva nelle orecchie le urla del manager, altro che mettere sul conto!
- Ehi! - strepitò. - Questo mi costringerà ad inventare qualche balla assurda del tipo che me l'ha mangiata il cane o roba del genere! -
Quando fece per afferrarla però la ragazza sfuggì di nuovo dalle sue mani salendo la scala di corsa e costringendolo a rincorrerla.
- L'ho sempre detto che sei una strega! - esclamò ridendo e prendendoci gusto in quell'assurdo gioco.
Salì a sua volta le scale facendo sbatacchiare i suoi tacchi, decisamente più alti in quell'occasione, almeno finchè non inciampò in un gradino e non rischiò di capitombolare a testa in giù per tutta la chiocciola. Dannazione, quello non era per niente magnifico!
- Scheiße! -imprecò in modo piuttosto colorito reggendosi a malapena al corrimano e rialzandosi.
Scalciò via quei maledetti trampoli e si gettò di nuovo all'inseguimento.
- Dove stai andando a nasconderti? Sai che lassù c'è solo un vicolo cieco! - la chiamò mentre di nuovo una risata si affacciava alle sue labbra.
view post Posted: 3/10/2013, 20:12 Roderich e Vash - Dream House
:vash:

Il livello di tolleranza di Vash riguardo i complimenti e le carinerie si stava pericolosamente abbassando, non era certo di durare ancora a lungo proprio perchè l'imbarazzo crescente lo portava a non avere più risposte sufficientemente brusche da dare. Ed era un problema, un grosso problema, perchè tutto quello che gli veniva in mente da dire assomigliava pericolosamente a: - Smettila di girarci intorno e datti da fare! -,cosa assolutamente improponibile per uno come lui.
- Allora smettila di implorare e prenditeli. - fu quello che alla fine uscì dalle sue labbra, mentre le imprimeva sul collo dell'altro lasciandovi un primo segno rosso e le mani erano ormai corse alla cintuta dei pantaloni, impazienti di dare infine una svolta a quella serata.

:feliciano:

Feliciano rise dolcemente mentre Ludwig lo stringeva a sè.
- Chi ti dice che devi tornare a casa? - disse, pur consapevole che non avrebbe potuto ospitarlo per la notte.
Romano sarebbe tornato e non gli avrebbe certo fatto piacere trovarsi il tedesco in casa, non ancora almeno, ma al momento la cosa non aveva importanza per lui. Tutto quello che contava era perdersi sulle sue labbra, accarezzarle ed assaggiarle come il più prelibato dei dolci, sciogliersi in quel calore e lasciare che fuochi d'artificio di euforia esplodessero dentro la sua testa.
- Non voglio essere la dannazione di nessuno. - mormorò dopo un attimo, ancora con il fiato corto. - Dimmi che sarò la tua felicità e non vorrò nient'altro dalla vita. -
view post Posted: 3/10/2013, 01:12 Roderich e Vash - Dream House
:vash:

Come se non bastasse la situazione e quello che stavano facendo, Roderich si metteva anche a dire cose. Vash, ovviamente, finì irrimediabilmente per arrossire più di quanto non fosse già, distogliere lo sguardo dalle sue mani che lo spogliavano e borbottare un: - Non dire sciocchezze. -
Era piuttosto consapevole di non essere niente di che, era l'austriaco quello elegante e raffinato, quello che le persone fissavano quando camminava per strada e Vash doveva ammettere che, entro un certo limite, ne era anche orgoglioso.
Per questo in quel momento lo lasciò fare, anzi, incoraggiò con un suo stesso movimento il scivolare della camicia lungo le spalle. Subito dopo quello avrebbe potuto ammirare la pelle candida di Roderich e non vi era spettacolo più attraente.

:feliciano:

- Non mi prenderò nessun malanno perchè ci sei qui tu a riscaldarmi! - rispose Feliciano crogiolandosi nell'abbraccio e stringendosi ancora di più a lui, incredulo e felice per quell'incontro non programmato e, forse, proprio per quello ancora più bello.
Quando Ludwig parlò, alzò su di lui i suoi occhioni color nocciola, dall'espressione più innocente del mondo, corredati dalle guance arrosate sia per la temperatura che per la corsa, oltre che per il cuore che batteva forte.
- Non importa se è folle. A me piacciono le cose folli! - esclamò alzandosi sulle punte dei piedi e rubando un piccolo bacio da quelle labbra dischiuse e ancora affannate.
view post Posted: 3/10/2013, 00:48 Di modelli, modelle e "informazioni strettamente riservate" - F.R.I.E.N.D.S.
:gilbert:

Se Elizaveta si fosse messa a ridere seriamente, Gilbert aveva una vaga idea che l'avrebbe fatta cadere: il suo equilibrio era tropo instabile per riuscire a reggere anche una persona in preda alle risate. Per fortuna la ragazza si limitò ad un risolino leggero che, in qualche modo, salvò la vita ad entrambi, anche se si stava comunque dando da fare in altro modo. Non che avesse qualcosa da ridire, beninteso, anzi il fatto che fosse anche lei così presa non faceva che rendere il tutto ancora più interessante.
- Sì, è vero, devo ammettere che sei stata brava e che hai anche tenuto a bada a dovere le cozze dello studio, quindi ti meriti una bella ricompensa. - disse.
Dopo averla mesa a terra, lasciò quindi scivolare le mani dal proprio torace ai fianchi, come a sottolineare che lui stesso poteva considerarsi il miglior premio in assoluto.
- L'unica cosa che ti chiedo è di non strappare gli abiti del servizio visto che sono in affitto e non ho nessuna voglia di risarcire il manager. Oh, non guardarmi così, so che non è un discorso molto romantico, ma sono figo e magnifico quindi qualche sparata me la puoi pure perdonare, no? -
E ridacchiò in modo impertinente, certo che avrebbe pagato quell'uscita in un modo o nell'altro.
view post Posted: 2/10/2013, 10:55 Roderich e Vash - Dream House
:vash:

Già, chissà perchè? Vash se l'era sempre chiesto ed era giunto a conclusioni sempre diverse, nessuna delle quali però lo aveva mai convinto appieno.Poteva essere la mera abitudine (ma non lo credeva possibile), o il desiderio di proteggerlo (cosa un po' più plausibile), o ancora il fatto che Roderich fosse una delle poche persone in grado di sopportare il suo carattere "particolare". Oppure, più semplicemente, si era innamorato di lui senza tanti giri di parole.
Per questo lo lasciò fare per un po', prima di muoversi a sua volta: nonostante spesso protestasse, la verità era che adorava il modo in cui Roderich lo toccava e non ne sarebbe mai stato sazio. Allo stesso tempo, per puro orgoglio personale, rispondeva in modi che sapeva, avrebbero finito per spingere l'altro al limite. Carezze lascive, piccoli morsi, baci forse un po' troppo irruenti mentre strattonava la camicia fuori dai pantaloni e la pelle delicata del collo diventava la sua meta preferita.
Oh, sì, non aveva davvero importanza se avessero tardato anche tutta la notte.

:feliciano:

Feliciano non aveva posto tempo in mezzo: quando aveva chiuso la telefonata aveva letteralmente lanciato la cornetta e si era fiondato fuori dalla porta. Aveva sceso le scale di corsa senza preoccuparsi di essere vestito con una comoda tuta da casa o di avere i cepelli in strani ciuffi scomposti per la posizione in cui era stato fino a pochi minui prima. Non era importante, l'unica cosa importante era che Ludwig stava arrivando e che lui ne era troppo felice.
Non dovette attenderlo molto sul portone di casa, lo vide quando era ancora lontano se gli corse incontro con un sorriso entusiasta.
Se fosse stato qualcun altro si sarebbe forse posto dei problemi su come reagire dopo quella telefonata e quelle dichiarazioni azzardate, ma Feliciano no. Feliciano semplicemente gli gettò le braccia al collo, mentre il cuore gli batteva all'impazzata, soridendo cone se quello fosse il momento più bello della sua vita.
view post Posted: 2/10/2013, 01:24 Di modelli, modelle e "informazioni strettamente riservate" - F.R.I.E.N.D.S.
:gilbert:

Quella piccola impertinente sapeva davvero che tasti toccare per fargli perdere la testa, sia in senso puramente metaforico che effettivo, quindi prima ancora che l'ascensore annunciasse tintinnando il suo arrivo al piano, Gilbert aveva abbandonato ogni remora e si era avventato sulle sue labbra. Quando le porte si erano aperte, poi, l'aveva sollevata tra le braccia (per quanto continuasse a pensare che un atteggiamento del genere mentre portava abiti simili fosse quantomeno strano) e si era avviato verso il breve corridoio che li separava dall'ingresso.
Aprire la porta con una sola mano, mantenendo la ragazza in equilibrio, senza far cadere nè lei nè le chiavi, si rivelò un'impresa piuttosto ardua e ad un certo punto fu fortemente tentato di scoppiare a ridere e rischiare di mandare al diavolo tutto quanto. Era troppo paradossale!
Invece, con un po' d'impegno, alla fine riuscì a spalancare con un calcio quella benedetta porta semiblindata e ad avanzare barcollando nella stanza.
Si poteva dire che il tempo dei giochi fosse finito o, pensò lanciando un'occhiata carica di malizia all'espressione della ragazza, che fosse appena iniziato.
view post Posted: 30/9/2013, 23:53 Roderich e Vash - Dream House
:vash:

Associare la sua collezione di armi con quella di dischi del compagno era quantomai azzardato, ma vash si sentiva in una disposizione d'animo in cui gli azzardi potevano anche essere accettati. Per questo quando si sedette in braccio a Roderich, lo fece a cavalcioni sulle sue gambe, con una convinzione a lui inusuale, e non si scostò bruscamente in risposta al morso come avrebbe fatto di solito.
- Non lasciare segni inutili... - si limitò a brontolare con le guance sempre più rosse, mentre con un gesto appena un po' più brusco lo spinse all'indietro con la chiena sul materasso. -Ti ho mai detto di no seriamente? E' un bene che tu sia consapevole per chi tutto questo sarà più rischioso. -
Così dicendo si chinò in avanti e catturò le sue labbra in un bacio assai meno casto dei gesti precedenti.

:feliciano:

Feliciano non credeva alle sue orecchie. Quando aveva detto quelle parole non si sarebbe mai aspettato di ottenere una reazione così decisa. Eppure, nonostante tutto, sarebbe stato a sua volta disposto a infrangere tutte le regole per poter incontrare Ludwig anche solo pochi minuti.
- Non dovrei... Oh, non dovrei davvero. Il fratellone si arrabbierebbe tantissimo visto che mi ha dato la serata libera a patto che stessi a casa. Però... -
Si morse le labbra, indeciso. Aveva davvero tanta voglia di vederlo, ma non voleva che Romano lo scoprisse e non si fidasse più di lui, finendo per mettere in cattiva luce quella realzione ancora prima che iniziasse.
- Però se tu venissi qui e restassimo sotto il portone sarebbe un po' come se non fossi uscito di casa, giusto? -
Si sentiva come un bambino che stava deliberatamente contravvenendo agli ordini dei genitori, ma allo stesso tempo era elettrizzato all'idea.
- Ho voglia di vederti, vieni presto. Ti aspetto! -
view post Posted: 30/9/2013, 22:12 Di modelli, modelle e "informazioni strettamente riservate" - F.R.I.E.N.D.S.
:gilbert:

- Il mio nome in codice può essere solo "magnifico"! - esclamò Gilbert non facendo più nemmeno finta di non essere terribilmente divertito da tutta quella scena.
Sapeva che anche Elizaveta era molto divertita, ma allo stesso tempo la sentiva anche piuttosto presa e questo contribuiva ad accitare anche lui in un modo non esattamente consono ad un'ascensore.
- Pantaloni e camicia su di me sono il massimo, pantaloni di pelle nera soprattutto! - tentò di dire nonostante la mano della ragazza gli rendesse piuttosto difficile ragionare.
Si sporse in avanti per riattivare l'ascensore e così facendo, anche se in modo non del tutto voluto, finì per premersi addosso a lei e sentire tutta la morbidezza del suo corpo sotto le rigide pieghe di quella giacca che, davvero, iniziava a pensare fosse poco adatta. Sua moglie era una ragazza splendida, celarne le forme sotto abiti dal taglio maschile era davvero uno spreco.
- Ogni tuo desiderio è un ordine, liebe! - esclamò mentre un brivido gli correva lungo la schiena, difficile da trattenere fin oltre la porta di casa.
view post Posted: 29/9/2013, 14:01 Roderich e Vash - Dream House
:vash:

C'era da dire che Roderich sapeva esattamente quali fossero i suoi punti deboli e come sfruttarli a suo favore finendo, addirittura, per farlo sentire ignobilmente in colpa. Il più delle volte Vash si ripeteva che non era accettabile e il più delle volte, puntualmente, vi ricascava con tutte le scarpe. Era davvero impossibile!
- Ti farò sborsare un patrimonio in cioccolato. - sibilò maligno sulle sue labbra, mentre accettava quel bacio più dolce di ogni bignè e torta possibile.
Si stava abbandonando a quel tocco gentile e stava accettando finalmente l'idea di un ritardo giustificato, quando le ultime parole dell'austriaco lo indussero a bloccarsi e a spalancare gli occhi.
- Parli... sul serio? -
Perchè quella era una cosa seria, maledettamente seria, e avrebbe dovuto pensarci con calma, perchè non era certo il tipo da prendere decisioni senza riflettere. Insomma, si parlava pur sempre di convivenza, un trasloco, una casa da lasciare, un legame da ufficializzare...
- Perchè se parli sul serio sai che non ti dirò di no. -
Appunto.

:feliciano:

- Sono certo che anche un peluche gli farebbe piacere! Chiunque apprezzerebbe un regalo! - esclamò Feliciano entusiasta, salvo poi calmarsi nell'ascoltare il discorso successivo.
- S-sì, l'avevo capito. - mormorò balbettando appena. - E... non credo che ti avrei rifiutato, no. Anzi, mi è dispiaciuto che mio fartello che abbia interrotti. Però, insomma, ricapiterà. Ne sono certo! E sarà bellisssimo, ne sono sicuro!! -
Sì, ora la maggior parte dei suoi dubbi erano scomparsi. La cosa importante era che lui con Ludwig stava davvero bene, gli piaceva davvero tanto, e adesso si sentiva sciocco ad aver esitato così tanto.
- Sai... - mormorò. - Anch'io vorrei che fossi qui... -
view post Posted: 29/9/2013, 11:03 Di modelli, modelle e "informazioni strettamente riservate" - F.R.I.E.N.D.S.
:gilbert:

Quando l'ascensore si bloccò e la cabina piombò improvvisamente in quella fredda luce azzurrina, Gilbert sussultò allarmato e si voltò verso Elizaveta aspettandosi quasi di tovarla spaventata. Non appena si rese conto di cosa la ragazza avesse effettivamente fatto, sulle sue labbra si aprì un ghigno assai poco rassicurante: oh, piccola peste dalle idee alquanto malsane, quanto gli piaceva!
- Io sono sempre dannatamente bello, baby! - esclamò con la sua consueta spavalderia. - Ma sei davvero certa di voler vedere tuo marito fare crossdressing alla mercè del mondo? -
Tuttavia, quando sentì quelle dita maliziose sollevare lentamente l'orlo della gonna a pieghe, il suo sorriso s'incrinò un poco: non era certo abituato a quel genere di trattamento, lui che di solito dominava su tutto e tutti. Nonostante questo, doveva però ammettere che sì, quella situazione aveva il suo lato divertente. Per questo le circondò la vita con un braccio e la spinse contro la parete dell'ascensore, intrufolando una mano sotto l'orlo della giacca dal taglio maschile, a contatto con la stoffa più leggera della camicetta.
- Questa situazione fa molto film di spionaggio. - ridacchiò affondando il volto tra i suoi capelli.
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