Posts written by jolly46AB

Cosa significa autonomia?
I Gruppi di Combattimento (che comunque iniziarono ad entrare in linea nel gennaio/febbraio 1945) erano inquadrati in Corpi d'Armata sia dell' 8^ Armata inglese che della 5^ Armata americana ed operavano integralmente in prima linea in tale contesto.
Come contributo del Regio Esercito andrebbero anche considerate le Divisioni Ausiliarie che inquadravano diversi reparti di Salmerie da Combattimento che raggiungevano le prime linee e che ebbero perdite.
Altro reparto fu poi lo Squadrone F (paracadutisti già del III/185° "Nembo") che era inquadrato nel XIII Corpo inglese con funzioni esploranti/ricognizione.

Però è da evidenziare che i Gruppi di Combattimento sono solo la terza fase dell'impiego di reparti del Regio Esercito nella Guerra di Liberazione:

1^ fase: I Raggruppamento Motorizzato (unità a livello di Brigata)
2^ fase: Corpo Italiano di Liberazione (unità a livello di Corpo d'Armata)
3^ fase: Gruppi di Combattimento (unità a livello Divisione, ma ognuno assegnato ad un diverso Corpo d'Armata alleato)

Questo è un libro proprio sul Gruppo "Val Piave", purtroppo è riportato solo un estratto di 26 pagine.

https://issuu.com/gasparieditore/docs/alpi...ul-fronte-russo

il "Val Piave" era inquadrato nel 3° Reggimento Artiglieria Alpina della Divisione "Julia" e quindi è più facile trovare notizie sul Reggimento piuttosto che sul Gruppo.

Un altro testo è quello del Gen. Aldo Rasero - "Alpini della Julia" - Mursia

Tiro su questa discussione che mi era perso per una breve nota sui Battaglioni di Sicurezza.
Si trattava di reparti inseriti nella Difesa Interna del Territorio e come tutti gli altri reparti di prevista mobilitazione erano gestiti dai Depositi Misti (poi Depositi Territoriali) tramite le Sezioni Magazzino di sede su tutto il territorio nazionale.
L'impiego di questi reparti (per gli anni 80 si deve parlare più propriamente di "Compagnie di Sicurezza") era di competenza dei CMZ - Comandi Militari di Zona (organi operativi per la DIT) e dei CMP - Comandi Militari Provinciali (organi periferici di costituzione all'emergenza) ed il compito era la difesa dei punti sensibili, di assi di rifornimento, di Comandi e di infrastrutture di particolare rilievo. Quindi un impiego prevalentemente statico.
Sempre gestiti dai Depositi Misti ed impiegati dai CMZ-CMP erano i Battaglioni di fanteria motorizzati che avevano compiti più "pesanti" ovvero primo intervento contro aviosbarchi e sbarchi dal mare, azioni di controguerriglia, mantenimento dell'Ordine Pubblico e riserva d'impiego per la difesa di basi aeree e navali di particolare rilievo.
Quanto rappresentato è riferito al periodo successivo alla ristrutturazione del 1975 ma, come già detto, sin dagli anni 50 era previsto questa tipologia di approntamento e mobilitazione e sicuramente in termini numericamente superiori.
Relativamente all'armamento nei Depositi Misti era custodita ogni tipologia d'arma, andando da materiali inglesi/americani del periodo bellico (BREN, Enfield, Thompson, BAR, eccetera), alcuni tipi di materiale italiano bellico (Breda 37, 91, mortai da 81, eccetera) ma anche materiale moderno in linea nei reparti operativi (FAL, FAL/TA, MG 42/59, LF-57, eccetera).

Per quanto riguarda il I Raggruppamento Motorizzato la monografia dell'Ufficio Storico dell'Esercito riporta le seguenti perdite dal 28 settembre 1943 al 17 aprile 1944 (trasformazione in Corpo Italiano di Liberazione):

- Caduti: 93
- Feriti: 315
- Dispersi: 175

Alla data del 30 ottobre 1943 il I Raggruppamento Motorizzato inquadrava:

- Ufficiali: 295
- Sottufficiali: 387
- Truppa: 4770

nell'aprile 1944 la forza era salita a circa 9.000/10.000 militari

L'unico scudetto omerale del C.A.R. Truppe Corazzate è questo, la "serie" cui appartiene quello oggetto del post (ne esistono diverse varianti del colore/i di fondo) rientra nei fuori ordinanza che non venivano portati sulle uniformi ma erano venduti nei negozi di articoli militari.
Il C.A.R. Truppe Corazzate era ente di reclutamento e formazione del personale destinato ai reparti Bersaglieri, Carristi, Cavalleria ed Artiglieria Corazzata ed articolato a metà anni 60 su quattro Battaglioni nelle sedi di Avellino, Nocera Inferiore, Napoli-Miano e Salerno.




Considerato che esistono simili scudetti con fondo cremisi (Bersaglieri), rosso/azzurro (Carristi) ed arancio (Cavalleria) questo potrebbe essere relativo all'Artiglieria Corazzata (ipotizzando giallo-arancio ed azzurro colori dell'Artiglieria Corazzata e nero per il basco)

Probabilmente già detto in precedenza, il 15° Reggimento Cavalleggeri Guide non è mai esistito, casomai 19° ma le fiamme sono del 15° Cavalleggeri di Lodi
Comunque negli anni di uso delle fiamme in panno/velluto entrambi i reparti erano Gruppi Squadroni ovvero comandanti da un Maggiore o Tenente Colonnello.

la mostrina del post ha le righe laterali rosse quindi 37° "Ravenna" (in alto), quelle del 41° "Modena" erano di colore cremisi (in basso)

37° Battaglione Fanteria Meccanizzato "Ravenna" della Brigata Meccanizzata "Trieste" (Divisione Meccanizzata "Folgore").

Il Battaglione fu costituito il 1/10/1975 e le mostrine furono portate fino allo scioglimento del 28/2/1991 sebbene dopo il 1986 (scioglimento divisione "Folgore") avrebbero dovute essere sostituite con quelle prive della parte superiore con ala/gladio su azzurro.
Queste stesse mostrine, stante che il 37° "Ravenna" era il Battaglione storicamente più anziano della Brigata, furono portate anche dal personale Fanteria del Reparto Comando e Trasmissioni e dal personale della Compagnia Controcarri.

Questo il retro, il mio è ovviamente "fior di conio"




non so .... la "mia" carta d'identità dice che è un distintivo "giovanissimo"

Il distintivo di Savoia Cavalleria a me risulta del 1970, realizzato in lamierino e prodotto dalla ditta Granero. In seguito è stato realizzato da altre ditte ed è in uso ancora oggi.

Abbiamo anche una foto del 1955

Nel 1955 era sicuramente già in uso e direi fino all'adozione delle nuove bustine g.a. scuro e del basco g.a., quindi verso la metà anni 80 circa.
Qui una foto del 1983 e un'immagine della versione estiva.

Anche quelli con le ali, M.A.L. - Meccanico Aerei Leggeri, istituito nel 1953 andava portato sulla manica sinistra.

Scusate il ritardo.
La 20^ Compagnia Paracadutisti è stata costituita contestualmente al 183° Battaglione Paracadutisti "Nembo", quindi nel maggio 1991 se non dopo (la costituzione del reparto fu progressiva).
Personalmente dubito che nel 1991 girassero ancora elmetti con il fregio, oltretutto in un reparto di nuova formazione che probabilmente ricevette materiali ricondizionati, pur se alla SMIPAR qualche elmetto con residui del fregio si vedeva.




Questo ad esempio come può essere giustificato?

1. fregio dei paracadutisti in uso fino agli inizi del 1953
2. indicazione XX (per Compagnia?) che certamente all'epoca non esisteva, la 20^ come detto fu ricostituita nel 1991 e nel 1953 il C.M.P. aveva solo la 1^ e la 2^ Compagnia

Comunque il C.M. Carmelo Lo Manto tra il maggio 1991 ed il giugno 1994 è stato sicuramente in servizio come VFP nel 183° "Nembo".

Considerate che fino al 1991 (trasferimento del Comando Brigata da Firenze a Bologna) la "Friuli" era "Motorizzata" quindi con fregio diverso per i suoi due Battaglioni di Fanteria Motorizzata (78° ed 87°).
Dal 1991 come Brigata Meccanizzata ha i Battaglioni Meccanizzati 66° e 78°, può quindi essere utile cercare foto sui gruppi facebook dei due reparti.
Personalmente avendo avuto a pochi metri reparti della "Friuli" motorizzata e FIR ho sempre visto questi berrettini senza alcun fregio.