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La ragazza sembrava schifata da quel comportamento da maniaco di Gyoku, e ciò era normale, ma non sembrava intenta ad andarsene. Non subito almeno. Gyoku spinse Ai per terra, sulla costa del laga, e con una mano strappò via il vestito sopra, lasciando il seno della ragazza in piena vista e totale controllo alle mani del Sovrano, che con passione lussuriosa iniziò a leccare e gustare, prima succhiando i capezzoli, poi passando la lingua intorno, sopra e sotto. Si buttò proprio sopra di lei, fisicamente parlando, e con l'altra mano iniziò a strusciare sulle mutandine, esattamente sul suo frutto prioibito. Ti piace, eh? Disse con un tono di voce saccente. Gyoku era un pazzo violento, solo apparentemente gentile. E forse Ai l'aveva capito troppo tardi.
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