Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Posts written by zebraviola

view post Posted: 15/4/2011, 14:06 Quando i libri non bastano - Fanfictions
Ciao Marpy! Sono felicissima di trovarti anche qui! Per il capitolo nuovo (13) ti do buone speranze xD Ci sto mettendo una vita ma sta venendo fuori un po' al giorno.
Per prossimi progetti ci penso! ^^
Intanto vi lascio con il 3°Capitolo


Cap 3
La casa che aveva preso in affitto dieci anni prima le era sempre piaciuta tanto. Non era molto grande ma visto che lei era da sola lo spazio era più che sufficiente. La facciata fuori era interamente in pietra con dell'edera rampicante sui muri, le ricordava molto una casa che aveva visto in un libro di fiabe da bambina.
La sua stanza preferita era il salotto, un perfetto connubio tra aggeggi babbani e magici, esattamente come lo era lei. Si avvicinò alla sua libreria dove, tra migliaia di libri, svettavano i due libri più importanti della sua vita: Il Piccolo Principe e Storia di Hogwarts. Hermione ne tracciò i contorni con l'indice destro, sospirando ai ricordi legati a quei due tomi; Storia di Hogwarts è stato il primo approccio che ha avuto con il Mondo Magico.
I suoi amici ancora la prendono in giro per la venerazione che lei riservava verso quel libro ma nessuno la capiva, nessuno riusciva a capire l'importanza che rappresentava per lei: era il primo libro che aveva ricevuto in regalo*, il simbolo del cambiamento della sua vita, della sua magia.
Il Piccolo Principe, invece, è stato il primo libro che aveva letto in assoluto e sempre le era stato d'aiuto nei momenti tristi che aveva passato.
Insegnare ad Hogwarts... l'idea la ammaliava e allo stesso tempo la spaventava. Avrebbe dovuto rinunciare alla sua casa da fiaba, al suo lavoro di bibliotecaria, ai suoi amici babbani che aveva nel quartiere.
“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.**” Fu un momento. Si ricordò di quando aveva 12 anni e aveva come unico desiderio quello di diventare insegnante ad Hogwarts. Non appena formulò questo pensiero seppe che aveva preso la sua decisione. Hermione si sedette al tavolo della cucina con una pergamena e una piuma, doveva assolutamente scrivere ad Harry!

Cari Harry, Ginny e Weasley in generale sono stata felice di ricevere la lettera di ieri e sono ancora più felice di dirvi che ci sarò per il compleanno!
Oggi pomeriggio ho incontrato il professor Piton che mi ha sconvolta con una proposta... mi ha offerto di subentrare alla McGranitt come insegnante di Trasfigurazione.
Non potevo crederci! Vi informo che ho deciso di accettare, domani consegnerò le dimissioni a Madama Casey e parlerò con il mio padrone di casa. Mi rattrista un po' dover lasciare questo quartiere.

Ad ogni modo arriverò alla Tana due giorni prima del compleanno di Harry e se per voi va bene mi fermo fino al 5 così dopo andiamo insieme ad Hogwarts per la riunione.
Ancora non ci credo! Mi sembra di essere una bambina in un negozio di caramelle!
Ho scoperto dai discorsi del professor Piton che da qualche tempo c'è una nuova bibliotecaria, anche se non ricordo il nome.
Quando ci vediamo mi dovrete aggiornare sul corpo docente, sono curiosa al riguardo.
Bene vi saluto, ci vediamo tra qualche giorno, inviatemi una risposta per farmi sapere se per voi va bene. Vi abbraccio con affetto
Hermione


La giovane chiuse la lettera sigillandola e chiamò a sé la sua civetta Mife, raccomandandole di fare il più in fretta possibile.
Il giorno della partenza arrivò in fretta ed Hermione aveva già messo in ordine la sua vita nel quartiere; aveva reciso il contratto di affitto, consegnato le dimissioni alla biblioteca e inscatolato tutto con la magia, pronta per spedire i suoi averi verso la sua nuova vita.
Il suo arrivo nel giardino della Tana fu accolto da un sacco di abbracci di teste rosse.
-Hermione! Come stai?-
-Tia Hermione! Tia Hermione! 'mbracio!- Lei si districò dall'abbraccio di Ginny per chinarsi verso Albus Severus e prenderlo in braccio. Il piccolino gli stampò un bacio appiccicoso sulla guancia prima di scalciare per essere rimesso a terra mentre lei si lanciava ad abbracciare Harry e Ron che la guardavano sorridendo li vicino.
-Mi siete mancati moltissimo!- Agli occhi dei presenti sembravano ancora quei tre ragazzini pronti a sfidare il mondo invece che tre trentenni.
-Herm come stai? Ti vedo in forma!-
-Grazie Ron di essere sempre pronto a dire qualche bugia a fin di bene.- sorrise ironica all'indirizzo del suo migliore amico.
Lui scoppiò a ridere mentre si incamminavano verso la casa.
Molly si avventò sulla povera donna stritolandola in un abbraccio materno, incredibile quante energie avesse ancora quella donna di sessantanni.
-Cara, è da molto tempo che non ci vediamo. Hai fatto buon viaggio? Hai fame? Ti preparo qualunque cosa!-
-No grazie Molly, sono a posto così. Ho solo bisogno di sedermi un attimo.-
-Ma certo cara, riposati tutto il tempo che vuoi! Intanto ti preparo qualcosa!- esclamò la signora Weasley voltandosi verso il piano cottura mentre Hermione aveva un sorriso rassegnato sul viso. Le era mancata perfino Molly e le sue manie di ingozzare le persone come fossero tacchini di Natale.
-Hermione! Allora saremo colleghi, come hai trovato Severus?- le chiese Harry sedendosi sulla sedia accanto con Albus Severus sulle gambe.
Come lo aveva trovato? Non ci aveva fatto caso, troppo stranita dal fatto di esserselo trovata davanti. Cercò di fare mente locale sulla figura del preside e le parve addirittura ringiovanito.
Sicuramente non aveva mai avuto una vita facile, né in gioventù né durante il suo periodo da spia, e questo aveva influito notevolmente sul suo aspetto fisico. Negli ultimi anni, dopo la tanto agognata pace, finalmente ha potuto rilassarsi e anche il suo corpo sembrava essere ringiovanito con la sua anima.
-L'ho trovato bene, credo.- Voleva chiedergli la faccenda dell'amicizia ma non voleva sembrare impicciona.-Tu e lui, siete... amici?-
Harry fece un espressione strana prima di scoppiare a ridere spaventando il piccolo che si era quasi addormentato fra le sue braccia.
-Cosa ti ha detto?-
-No nulla, solo che ti chiamava Potter e mi è sembrato, bè strano.-
-Lui mi chiama sempre Potter quando parla di me agli altri. Non è che non siamo amici solo, credo, non vuole far vedere quanto sia cambiato in questi anni. Cerca di mantenere ancora la sua immagine arcigna, ma quel Severus Piton è morto quel giorno nella Stamberga Strillante, solo che quello nuovo ha paura di mostrarsi come tale.-
Hermione rimase profondamente colpita da quelle parole, ansiosa di conoscere il VERO Severus Piton.
“Sì” si ritrovò a pensare “quest'esperienza si prospetta davvero illuminante”.
view post Posted: 1/4/2011, 12:06 Emozioni ad alta quota - Others Fan Fictions
Autore: Zebraviola
Beta - reader: me stessa (mai avuta una, forse dovrei iniziare xD)
Genere: Romantico/Commedia
Personaggi: Ron Weasley, Hermione Granger
Pairing: Ron/Hermione
Ambientazione:Futuro
Avvertimenti: nessuno
Completa: Si
Riassunto: Hermione ha paura di volare, come se la caverà su un volo di linea babbano?

Capitolo unico
Emozioni ad alta quota


“Ultima chiamata per l’imbarco del volo 8472 per Barcellona”

Hermione correva tra la folla trascinandosi dietro il suo trolley, pregando Merlino, Morgana e qualunque altro mago possibile che almeno Ron, Harry e Ginny non fossero in ritardo quanto lei. Dov’ era quel imbarco del cavolo?!

“La signorina Hermione Granger è pregata di recarsi all’imbarco A06”. Fantastico! Cominciava a rimpiangere di aver proposto ai suoi amici quella vacanza babbana e soprattutto cominciava a detestare la sua sveglia! Doveva decisamente cambiare suoneria. Quando era stanca aveva il sonno molto pesante e la musica che aveva messo era troppo delicata per svegliarla… la sera prima aveva finito di fare la valigia alle 1:30, non era da lei fare tardi ma i suoi genitori avevano voluto a tutti i costi portarla a mangiare cinese e non aveva ancora trovato il tempo di prepararsi la roba.

Dopo cinque minuti di spintonamenti e di ingiurie mandate a destra e a sinistra eccolo finalmente, il gate A06! Vide i suoi amici e il suo ragazzo indicare l’orologio sbuffando.

-Meno male che sono due settimane che mi ricatti in tutti i modi per non farmi fare tardi… che ti è successo?!- Ron la accorse mentre, ormai senza fiato, tirava fuori dalla tasca la sua carta d‘imbarco porgendola alla ragazza di fronte a lei che gliela strappò e riconsegnò lanciandole una lunghissima occhiata torva.

- Scusa amore mi dispiace, la prossima volta ricattami anche tu-. Hermione lanciò un timido e stanco sorriso verso Ron mentre insieme si dirigevano verso il pulmino che li avrebbe condotti all’aereo.

-Herm ma che è successo? Non sei venuta a dormire alla Tana perché ci hai detto che non volevi fare tardi e poi arrivi a quest’ora? Ammettilo volevi svignartela dalla tua prima volta su un aereo!- Ginny le lanciò uno sguardo divertito sedendosi accanto ad Harry.

Ebbene si, nonostante lei fosse babbana non aveva mai preso l’aereo prima d’ora, perfino Harry,nonostante i suoi zii astiosi e antipatici, l’aveva preso una volta. Hermione non era preoccupata, non più di tanto almeno. Aveva letto ogni rassicurazione possibile ma il volo proprio non le andava giù, né su una scopa volante, né tantomeno su un enorme ammasso di metallo babbano.

-Vi prego ragazzi, non rendetemi la cosa ancora più complicata… lo sapete che ho paura di salire su.. su quel coso lì!- finì indicando l’enorme velivolo davanti al quale il pulmino si era fermato.

-Dai Mione ci sono io qui con te, se vuoi puoi tenermi la mano anche per tutto il viaggio!- la incoraggiò Ron prendendole la mano destra e accarezzandole la guancia.

Cinque minuti dopo lei era lì, seduta al suo posto 8A, stritolata dalla cintura di sicurezza che subito si era allacciata e stretta il più possibile, la mano che stringeva spasmodicamente la mano lattea di Ron.

-Si sente bene signorina?- la hostess si era avvicinata al loro posto guardando preoccupata Hermione che era più pallida di Ron e quasi tratteneva il respiro.

-Si sente benissimo, è solo la prima volta che la mia ragazza sale su un aereo-. Le rispose Ron con un mezzo sorriso.

-Ah capisco, non si preoccupi signorina, questo è l’aereo più sicuro del mondo-.

-Lo era anche il Titanic…- borbottò di rimando Hermione, provocando una risata dell’altra donna.

-Non si preoccupi, davvero. Se avete bisogno d’aiuto basta che mi chiamiate. Buon volo!- concluse poi rivolgendosi verso Ron che si stava ancora domandando cosa fosse il Titanic.

“Buon giorno signore e signori, il comandante Lars e il suo equipaggio vi da il benvenuto sul volo 8472 con destinazione Barcellona. L’arrivo è previsto verso le ore 14:15. Tra pochi istanti comincerà la procedura di decollo, vi ricordo che per tutta la durata della fase di rullaggio, decollo e atterraggio ogni apparecchiatura elettronica deve essere tenuta spenta. Io sono Florence Molre e adesso vi illustrerò le norme per la vostra sicurezza. Per qualsiasi problema non dovete far altro che premere il pulsante verde di chiamata che trovate sopra le vostre teste. Buon volo.”

Mentre la hostess spiegava come allacciare le cinture e la procedura di sicurezzai Ron guardava preoccupato la sua ragazza che sembrava essere stata colpita da un Petrificus Totalus, lanciò uno sguardo in direzione dei sedili accanto verso gli altri due trovandoli però impegnati in uno “scambio verbale” molto acceso.

Intanto Hermione stava pregando in ogni lingua che conosceva, streghe maghi e perfino Dio,pur non essendo lei cristiana. Prese un enorme respiro non appena sentì l’aereo muoversi sulla pista sempre più veloce fino a fermarsi. Lanciò uno sguardo confuso a Ron che le fece capire che era normale che si fosse fermato. Stava per ribattere quando eccolo. Uno strattone veloce e l’aereo cominciò a prendere sempre più velocità fino a staccarsi dal suolo. Sentì il suo stomaco fare una capriola e accartocciarsi su sé stesso e le sue orecchie tapparsi.

Dopo qualche minuto la situazione parve assestarsi, le luci che segnalavano l’obbligo delle cinture si spensero e una voce maschile riempì l’abitacolo. “Benvenuti ancora sul volo 8472, sono il comandante Lars. Vi volevo informare che stiamo volando ad una quota di 10.600 metri sul livello del mare e che stiamo viaggiando ad una velocità di 857 km orari. A terra è previsto cielo sereno e una temperatura di 21 gradi centigradi. Vi informo che tra circa dieci minuti dovremo attraversare una nube turbolenta, non c’è di che preoccuparsi, tuttavia balleremo un po’. “

Ron vide il volto di Hermione diventare sempre più bianco fino a rasentare il colore la camicia che indossava in quel momento. Le strinse la mano più forte e cercò di distrarla.

-Ehi sai che ho appena finito di leggere un libro?- esordì sperando in una risposta del tipo “Sai leggere?!”. E invece nulla.

-Sai era un libro su Gaudì, visto che ci sono così tante opere da vedere in quella città… il Parque Guell, la casa Batlò… ho dimenticato qualcosa?- aveva tralasciato apposta la Sagrada Familia sperando che lei rispondesse… e invece il silenzio persisteva e con esso l’espressione terrorizzata sul suo viso, aumentata dall’ennesimo scossone che ormai da qualche minuto scuoteva l’abitacolo.

Ormai gli rimaneva solo l’ultima carta da giocare per spronarla, sperava di tenersela per il Parco Guell, sotto gli splendidi archi ma a mali estremi, estremi rimedi!

-Hermione mi vuoi sposare?- ancora silenzio, ma stavolta un silenzio diverso… un silenzio totale! Tutte le persone dei posti attigui si erano zittite, Harry e Ginny avevano sciolto i loro tentacoli e lo guardavano scioccati, ma a lui tutto questo non importava. Hermione si voltò lentamente verso di lui, gli occhi spalancati, il colorito tornato pienamente in volto (anche troppo a dir la verità) e una luce che brillava negli occhi color cioccolato.

-Her…Hermione? Hai capito cos..- ma lei non gli diede tempo di finire la frase, gli aveva buttato le braccia al collo cominciando a tempestare il suo viso di baci.

-Sì, Ron! Sì!!!- lui impiegò poco più di un secondo a capire le parole di lei e prese a rispondere ai baci che ormai erano giunti sulle labbra con la stessa passione e dolcezza di lei.

Un applauso si levò da tutte le persone che li circondavano, perfino il comandante Lars e la hostess Florance andarono a congratularsi con i due ragazzi. Harry e Ginny sorrisero in direzione della coppia di neo-fidanzati, entrambi erano al corrente delle intenzioni di Ron ma sicuramente non si aspettavano che facesse la sua proposta su una scatoletta di metallo sospesa a 10.000 metri dal suolo!

Gli scossoni continuarono per altri dieci minuti ma Hermione non li sentì. E non sentì nemmeno l’atterraggio. Non si accorse di nulla, presa com’era ad amoreggiare con un Ron dall’aria veramente felice; felice di aver scelto quel momento, felice di aver avuto il coraggio di chiederglielo, ma soprattutto felice di poter avere il suo grande amore per sempre vicino. Solo una cosa ancora lo confondeva, una domanda che voleva farle dall’inizio del volo. Si staccò dalle dolci labbra di Hermione per guardarla negli occhi e le chiese:

-Amore, ma cos’è il Titanic?-

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Spero che vi sia piaciuta ^^
view post Posted: 1/4/2011, 11:56 Grande grande grande - Others Fan Fictions
Autore: Zebraviola
Beta - reader: me stessa (mai avuta una, forse dovrei iniziare xD)
Genere: Romantico/Introspettivo
Personaggi:
-Principali: Draco Malfoy, Hermione Granger
-Minori: Blaise Zabini, Pansy Parkinson
Pairing: Draco/Hermione
Ambientazione:Futuro (tiene conto dei primi 6 libri)
Avvertimenti: Song-fic (almeno nell'ultimo capitolo xD), personaggi OOC
Riassunto:Hermione e Draco stanno insieme da parecchi anni, ma qualche parola di troppo porta scompiglio. Riusciranno i due a farsi perdonare l'un l'altro?

Capitolo 1

-Come fai a dire questo? Allora non hai capito nulla di me.-
-Draco, aspetta!-
Troppo tardi, Draco era già uscito dalla stanza, chiudendosi dietro la porta con forza.
Hermione cadde in ginocchio sul tappeto, le lacrime scorrevano silenziose su sul bel viso reso triste da quell'ultimo litigio.
Dannazione al mio carattere impulsivo! Anche stavolta avevano litigato per una stupidata e lei si pentì di non aver tenuto la bocca chiusa quando lui aveva reagito.
Erano appena tornati dalla festa di compleanno di Pansy dove per l'ennesima volta Hermione si era resa conto di quanto fossero diversi lei e Draco dalle altre coppie presenti.
Ginny aveva passato tutta la sera a sventolare davanti a tutti la mano sinistra dove capeggiava un bellissimo diamante rosa che Harry le aveva regalato la sera quando, davanti a tutta la famiglia Weasley al gran completo, le aveva chiesto di sposarlo.
Daphne e Ron invece hanno passato il tempo ad amoreggiare sul sofà, non facevano altro da quando si erano messi insieme il mese prima.
Per finire la parata di coppiette Theo si è presentato con un mazzo di rose rosse per Pansy delle dimensioni di una serra come pre-regalo di compleanno (il regalo vero e proprio è stato un braccialetto di diamanti e rubini, molto fine e anche molto costoso ad occhio e croce).
E così Hermione, per la millesima volta nei 7 anni che lei e Draco stavano insieme, si domandò: Perchè Draco non è come loro?
A volte si domandava perfino se lui l'amasse davvero. La loro vita di coppia era una continua lotta, non erano mai d'accordo l'uno con l'altra e lui, nonostante tutto il suo bon-ton, non le faceva mai regali o le dimostrava affetto in pubblico. Il semplice prenderla per mano lo metteva a disagio, i baci in pubblico poi erano a dir poco off limits.
Certo... poi c'erano i momenti invece in cui sembrava che il suo mondo girasse intorno a quello di lei.
Quando facevano l'amore era di una dolcezza disarmante, così diverso dal Draco aggressivo e irruento con cui aveva iniziato la relazione l'anno seguente ai loro M.A.G.O., per non parlare poi delle sere in cui si accoccolavano sul divano a leggere ognuno il suo libro ma senza rinunciare alla vicinanza fisica o dei momenti in cui lui le era stata accanto, momenti difficile come quando era morto suo padre l'anno prima.
Ma questi momenti, soprattutto nell'ultimo periodo sembravano essersi rarefatti.
Hermione si alzò dal tappeto asciugandosi le lacrime per poi smaterializzarsi a casa di Pansy.
-Herm! Che ci fai qui? Hai dimenticato qualcosa?-
Pansy stava ancora mettendo a posto il casino post festa, aiutata da un Theodore più addormentato che vigile, che prese al volo l'occasione, vedendo Hermione in lacrime, per scappare a casa.
-Tesoro ci vediamo domani, mi sa che Herm ha bisogno di te.-
Pansy salutò il suo ragazzo e poi fece sedere l'amica sul divano. Ci avevano messo un bel po' loro due a diventare amiche, quando lei e Draco si erano messi insieme lui si trovò contro sia Pansy che Blaise, gli unici che sembravano accettare la nuova strana coppia furono Theo e Daphne, quest'ultima però divenne amica di Hermione solo due anni prima quando si era presa una mega sbandata, all'epoca non ricambiata, per Ron. Solo dopo un anno e mezzo che avevano tagliato i ponti Pansy, più per amore di Theo che altro, diede a Hermione una possibilità di conoscerla davvero; impiegarono poco a diventare amiche inseparabili. L'unico che non aveva accettato la cosa era stato Blaise e lui e Draco non si parlavano ormai dalla fine della scuola.
-Che è successo tesoro?- la fece accomodare sul divano, spostando una bottiglia vuota di burrobirra.
-Ho combinato... sniff... un casino... sniff...- Hermione era scossa da singhiozzi e aveva un impellente bisogno di fazzoletti che la pronta Pansy appellò con un colpo di bacchetta.
-Che ne dici di raccontarmi dall'inizio?-
-Ok... sniff... ma non pensare che sia... sniff... una cosa breve...-
-Va bene, ma prima ti calmi un secondo, ok tesoro? Vuoi qualcosa da bere?-
-Mmm un Firewhiskey, doppio.-
-Ehm, Herm tu sei astemia e non sarò io ad iniziarti all'alcool quindi prendi questo succo di zucca e fattelo bastare.-
Hermione accettò di bicchiere di carta viola che l'amica le stava porgendo e, dopo averlo svuotato velocemente placando i singhiozzi, iniziò il suo racconto.-

INIZIO FLASHBACK
-Amore è tardi! Muoviti con quella cravatta che sono già le nove!-
Hermione stava aspettando Draco in salotto, sbuffando in direzione della camera da letto dove si trovava il suo super ritardatario ragazzo.
-Hermione arrivo, aspetta che sto cercando i gemelli.-
-Merlino Draco! È una festa di compleanno, non un ricevimento di nozze!-
-E allora? Lo sai che io se non sono perfetto non esco.-
-Lo so... eccome se lo so...- borbottò la bruna passandosi una mano sul viso. Draco era una primadonna, se non era perfetto non si muoveva.
-Eccomi! E poi lo sai... un Malfoy non è mai in ritardo, sono gli altri che sono in anticipo!-
Lo sguardo che Hermione gli lanciò a quell'affermazione era puro fuoco.
-Furetto che non sei altro, ma guarda cosa mi tocca sentire!-
Lui ghignò verso di lei agguantandola con il braccio destro per la vita e baciandola. Lei si staccò subito, furente, insomma non era mica il momento! Lo prese per mano e si smaterializzarono davanti alla casa di Pansy e suonarono il campanello. Vennero accolti dalla moretta che li abbracciò forte prima di farli entrare.
-Tanti auguri Pan! Scusa per il ritardo ma la Miss qua vicino è lenta a prepararsi!-
-Tranquilla Herm, ormai sono abituata alle abitudini di Miss Malfoy!- le due ragazze risero mentre un accigliato Draco le guardava con un sopracciglio alzato.
-La smettete di parlare di me come se non fossi presente?-
In casa incontrarono Ginny e Harry che sorseggiavano del vino bianco. Ginny aveva un sorriso enorme e appena vide la sua migliore amica le sventolò davanti la mano saltellando “Me l'ha chiesto! Me l'ha chiesto!”
Le fece piacere vedere la sua migliore amica così contenta ma non poté trattenere dentro di se un leggero moto di tristezza, i suoi amici stavano insieme solo da 2 anni e adesso si volevano sposare mentre Draco ancora non aveva nemmeno accennato alla cosa nonostante stessero insieme da 7 anni. Si era anche vero che comunque Ginny e Harry facevano tira e molla da parecchio ma adesso erano solo due anni dopo le storie che avevano avuto lei con un suo collega Medimago, Micheal, e lui con una sua collega Auror, Jeena.
Hermione prese un bicchiere ascoltando distrattamente Ginny mentre dava un'occhiata in giro. Draco stava parlando con il cugino di Pansy, su un divanetto vicino alla finestra adocchiò Ron e Daphne presi ad amoreggiare e decise di non disturbarli per il momento e vicino al tavolo dei salatini scorse Neville e Luna.
Le altre erano persone che non conosceva. Pansy la raggiunse felice porgendole un bicchiere di aranciata.
-Allora Herm ti piace come ho arredato la sala?- chiese indicandole i festoni colorati (verde e argento tanto per cambiare ma come diceva sempre Pansy: Un serpeverde rimane serpeverde nel cuore per sempre!)
-Certo! È molto bella! Ma Theo che fine ha fatto?-
-Adesso arriva, è passato a prendere il gelato a Diagon Alley da Fortebraccio! Oh eccolo!-
Indicò la finestra e infatti subito dopo il campanello suonò e Theo entrò porgendo alla sua fidanzata un enorme mazzo di rose rosse!
Anche questo gesto suscitò nella bruna un moto di leggera tristezza; Draco non le aveva mai regalato delle rose così belle, solo una rosa ogni San Valentino.
Decise di raggiungerlo dall'altra parte della sala per stare un po' con lui, si fermò a salutare Ron e Daphne che per un momento erano rientrati nel mondo e finalmente arrivò dal suo amato biondino.
-... no è impossibile che i Cannoni vincano quest'anno, sono troppo deboli, hanno un cercatore che non troverebbe un boccino nemmeno se fosse grande come una pluffa che balla la Hula davanti ai suoi occhi!-
Quidditch, ecco l'unico argomento in grado di appassionare Draco!
-Ehi amore! Mi hai abbandonato per tutta la sera!- Hermione stava per prenderlo per mano quando lui la scostò per afferrare il bicchiere sul tavolo li vicino. Con la sinistra. Lui non era mancino. Ennesima frecciatina nel cuore di Hermione.
-Stavo parlando qui con Steve e mi è passato il tempo.-
-Ciao Steve, come stai? È da qualche mese che non ci vediamo.-
-Oh Hermione, è sempre un piacere incontrarti!- il ragazzo dai capelli corvini si esibì in un leggero inchino contornato da baciamano per poi fare un occhiolino in direzione di Draco che lo stava incenerendo con lo sguardo.
Eh no! Questo è troppo! Non vuole prendermi per mano e poi incenerisce chi mi si avvicina! Ma adesso vedrai furetto mio!
-Steve, che ne dici se mi inviti a ballare? Il mio ragazzo qui presente sembra così preso dal suo bicchiere di aranciata...-
Pansy, che in quel momento puntò i suoi occhi sul terzetto, vide lo sguardo sorpreso di Steve, quello furioso di Draco e quello orgoglioso e fiero di Hermione.
Draco rimase li al tavolo, guardando la sua ragazza mentre veniva scortata al centro della sala dal moro per poi iniziare a ballare. Grazie al cielo non era un ballo lento o Draco seriamente avrebbe preso a pugni il cugino di Pansy (e gli sarebbe dispiaciuto perchè gli stava molto simpatico!).
Hermione gli tenne il muso per il resto della festa e quando decisero di tornare a casa Draco esplose.
-Si può sapere che è successo?-
-Niente Malfoy.-
-Granger guardami e dimmi che cavolo è successo stasera!-
Hermione si tolse il cappotto posandolo sulla poltrona prima di girarsi nuovamente verso il suo agguerrito ragazzo.
-Vuoi sapere cosa ho? Vuoi saperlo davvero?!-
-Si vorrei sapere perchè la mia fidanzata mi ha ignorato per tutta la sera, ha flirtato con un altro e mi ha tenuto il muso!-
Alla parola “fidanzata” lei cominciò ad arrabbiarsi sul serio.
-Sentimi bene tu! Io non sono la tua fidanzata! Non vedo alcun anello al mio dito nonostante siano anni che stiamo insieme! E poi vuoi sapere perchè ti ho tenuto il muso? Lo vuoi sapere?! Allora dimmi perchè quando ho cercato di prenderti la mano tu ti sei scostato! Siamo arrivati a questo punto?-
-Hermione smettila, sei ridicola!-
-RIDICOLA? RIDICOLA?!?! Vuoi sapere cosa credo io? Eh? Io credo che tu non mi ami!-
-Ma cosa stai dicendo?-
-Sto dicendo che secondo me ti sono solo comoda, tengo in ordine la casa, cucino e ti servo.-
-Ma ti stai sentendo? Come cavolo ti sono venute in mente queste cose? Se solo tu non avessi cacciato via tutti gli elfi per quella stronzata del C.R.E.P.A. non dovresti pulire e cucinare e...-
-Come ti permetti di definire stronzate i diritti degli elfi per cui io ho combattuto in questi anni?! Vuol dire che proprio non tieni a me nemmeno un po'! Tu non hai fatto nulla per me mentre io ti sono stata vicino...-
-Non ho fatto nulla per te? MEZZOSANGUE SEI IMPAZZITA? IO HO LITIGATO CON BLAISE PER TE!!! BLAISE, MICA UN AMICO QUALUNQUE! CAZZO GRANGER È QUASI UN FRATELLO PER ME!-
Ormai i due stavano urlando come matti, gli sguardi infuocati, gli occhi che lanciavano pugnalate, la voglia di ferire l'altro senza pensare alle conseguenze.
-MI DISPIACE PER BLAISE; MI DISPIACE SE I TUOI AMICI SONO TUTTI MANGIAMORTE INCALLITI CHE NON PENSANO ALTRO CHE NOI MEZZOSANGUE NON SIAMO DEGNI NEMMENO DI PULIRVI LE SUOLE DELLE SCARPE!
ANZI LO SO IO A COSA SIAMO ADATTE NOI MEZZOSANGUE! ANDIAMO BENE SOLO PER IL SESSO VERO? È QUESTO CHE TU VUOI DA ME, SESSO!-
-Come fai a dire questo? Allora non hai capito nulla di me.-
Lo sguardo negli occhi di Draco era ferito, pregno di tristezza, la rabbia ormai sparita del tutto, solo un profondo dolore. Hermione si rese conto un secondo dopo di quello che aveva detto, sapeva quanto Draco avesse sofferto per Blaise e in cuor suo sapeva che lui l'amava. Che stupida che era stata.
-Draco, aspetta!-
Ma Draco era già uscito dalla stanza, chiudendosi dietro la porta con forza.
FINE FLASHBACK

Pansy accarezzava la testa di Herm che era scossa da singhiozzi, al ricordo di quella discussione disarmante e distruttiva. Poteva capire i sentimenti di Draco, era li quando lui e Blaise avevano litigato, erano molto legati e ancora adesso Blaise, che lei ogni tanto sentiva, soffriva molto per la lontananza del suo migliore amico.
-Sono stata stupida... non pensavo davvero quelle cose... io lo amo!-
-Lo so Herm... ma hai toccato il suo nervo scoperto. Lui ti ama infinitamente ma Blaise rimarrà sempre nel suo cuore; offendendolo tu hai pugnalato il cuore di Draco.-
-Mi dispiace, mi dispiace...-
Pansy le sollevò il viso asciugandogli le lacrime con il fazzoletto per poi guardarla negli occhi e dirle:
-Dai stella, adesso andiamo a letto, tu stanotte dormi qui con me, e domani ci diamo da fare!-
Herm le sorrise tristemente.
-A fare cosa?-
-Ma a ideare un piano per riprenderti Draco, ovvio!-
view post Posted: 1/4/2011, 11:28 Quando i libri non bastano - Fanfictions
Mmmm posto anche il secondo capitolo, con la speranza che qualcuno commenti xD

Capitolo 2.

Severus Piton maledì Minerva in tutte le lingue che conosceva, umane e non! Era mezz'ora che stava cercando la Granger per quel parco e ormai stava perdendo le speranze. Ancora non si capacitava di quello che stava accingendosi a fare, proprio non capiva come Minerva potesse desiderare di andare in pensione. Arrivò perfino a pensare che l'avesse deciso apposta, solo per recargli un dispetto! Poi quando aveva osato avanzare la candidatura di Hermione Granger lui non aveva potuto trattenere un sospiro di rassegnazione, a quanto pare era destinato ad essere circondato da ex-studenti, tutti Grifondoro per di più!
Finalmente dopo infiniti minuti che girava i vari giardini scansando scoiattoli e pavoni la vide, seduta su di una panchina sotto ad un arco di edera. Pur essendosi avvicinato parecchio lei non lo notò e lui si concesse di osservare un attimo la sua ex-alunna.
Si ritrovò a pensare che la donna non fosse una “bellezza”, non lo era mai stata a dir la verità, ai suoi occhi si presentava come una donna comune, come ce ne sono molte in Inghilterra, la classica “senza arte ne parte”. Notò che nei dieci anni circa passati dall'ultima volta che l'aveva vista aveva messo su qualche chilo, ma il vestito azzurro che indossava le stava bene, sembrava una donna in salute, in carne. Ricordava vagamente cosa pensava di lei a quindici anni, la riteneva una ragazza molto esile e gracilina... ecco un'altra cosa che la fine della guerra aveva cambiato.
Non riuscì a trattenere un sorrisino di scherno quando notò che i capelli, invece, non erano minimamente cambiati; infatti, se pur molto lunghi, erano gli stessi ricci cespugliosi che ricordava nella sua studentessa di un tempo.
Per ultima fase della sua analisi passò al viso dove riscontrò un'altra novità di questa versione matura della signorina Granger: portava gli occhiali.
Fortunatamente non aveva ereditato il dubbio gusto del suo migliore amico in fatto di montature, infatti la donna sfoggiava un paio di occhiali con una montatura argentata molto fine e sottile che celavano due occhi intenti a leggere la pergamena che aveva in mano.
Severus non poté far a meno di notare che i suoi occhi brillavano ancora di intelligenza, una qualità che aveva sempre ammirato in lei (ma che non avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura), e che sulla sua fronte aveva qualche piccola ruga d'espressione, sicuramente frutto dei troppi ragionamenti fatti nel corso degli anni. Lui era un fermo sostenitore dell'idea che lei fosse l'unica mente con un po' di cervello, e quindi con capacità pensanti, in quel gruppo di scalmanati Grifondoro.
Si rese conto con sgomento che era rimasto quasi cinque minuti ad osservare la donna che invece non si era minimamente resa conto della sua presenza.
-Buongiorno signorina Granger.-
La vide alzare gli occhi su di lui e una scintilla di sgomento le attraversò le iridi.
-Professor Piton?-
-Signorina Granger per quanto io ne sappia non sono morto, pertanto trovo fuori luogo che lei mi guardi come se avesse visto un fantasma.-
Hermione scosse leggermente la testa con un leggero sorriso.
-Sempre acido vero professore? Ad ogni modo ero solo sorpresa di trovala qui, vuole sedersi?- fece per spostare la borsa quando un gesto della mano da parte di Piton la fermò.
-No grazie, avrei bisogno di parlare di una faccenda, le andrebbe di fare due passi?-
Si sforzò di usare un tono quanto più gentile possibile, cercando di rimangiarsi la rispostaccia che gli era sorta spontanea sentendosi dare dell'acido. Ma capì che non era il piede giusto per iniziare un rapporto civile e maturo con una donna che sarebbe diventata, se tutto fosse andato bene, una sua collega nonché nuovo capocasa di Grifondoro.
Hermione, dal canto suo, era rimasta un po' stranita da quella insolita richiesta del professore. Le sembrava strano che lui avesse intrapreso il viaggio in treno con Harry... per parlare con lei.
-Si certo! Una faccenda di che tipo?-
-Riguarda Hogwarts.-
La donna trattenne il fiato sentendo il nome della sua scuola e si alzò senza battere ciglio, raccolse il libro che mise in borsa e si incamminò a fianco del professore lungo il sentiero che usciva dal giardino zen.
-Allora signorina Granger, andrò dritto al punto della questione, potrebbe considerare l'idea di venire a lavorare a Hogwarts?-
Hermione si fermò di colpo, osservandolo nuovamente come se fosse un fantasma. Lavorare ad Hogwarts? Le sarebbe piaciuto molto!
-Come bibliotecaria intende?-
-Bibliotecaria? Oh no, non penso che la cosa andrebbe bene a Madama Flare, no quello che le volevo offrire era qualcosa di più.-
-Madama Flare?-
-Si Madama Flare, la nuova bibliotecaria da tre anni a questa parte- rispose lui un pochino innervosito, giurò su sé stesso che se l'avesse interrotto un'altra volta non le avrebbe chiesto nulla.
-Posso andare avanti o vuole sapere anche il nome e l'età?- Hermione arrossì di vergogna a quelle parole. Era una trentenne ma si sentiva ancora una ragazzina davanti a lui.
-Come le stavo dicendo sono qua per offrirle ben più del posto di bibliotecaria. Due settimane fa Minerva mi ha consegnato le sue dimissioni volendo andare in pensione e io ho pensato a lei come sostituta.-
Se prima Hermione era stupita adesso era addirittura esterrefatta!
-Mi... mi sta offrendo la cattedra di Trasfigurazione?-
-Esattamente, noto con piacere che il suo cervello non si è danneggiato con l'incedere degli anni! Ad ogni modo se accettasse non solo diverrebbe insegnate di quella materia ma anche il nuovo capocasa di Grifondoro. Che ne pensa?-
-Ehm... potrei pensarci qualche giorno?-
Avrebbe voluto accettare su due piedi, spinta dall'istinto, ma la ragione le impose di aspettare e di meditare i pro e i contro di questo cambiamento.
-Si certo, le concedo una settimana di tempo, se decidesse di accettare si presenti ad Hogwarts il 5 agosto, ci sarà una riunione con tutti i docenti. Adesso mi scusi ma devo andare.-
Si strinsero la mano e lui fece per allontanarsi quando lei gli chiese come avesse fatto a trovarla.
-Il signor Potter ieri mi ha dato il suo indirizzo e quando a casa non l'ho trovata la sua vicina mi ha detto che lei il venerdì si reca sempre qui per rilassarsi. Come vede quindi non mi è stato difficile trovarla.- Omise totalmente, per evitare di fare la figura del beota, il fatto che aveva girato mezzo parco prima di riuscire a scovarla.
Detto questo fece un mezzo inchino e si diresse dietro un albero dove si smaterializzò.
Hermione ancora intontita da quella visita non potè fare a meno di domandarsi come mai avesse parlato di Harry come “il signor Potter”; per quanto ne sapesse lei, infatti, tra i due c'era molto rispetto reciproco nato dopo la guerra ed erano amici, per quanto Piton possa mostrarsi amico di un altro essere vivente; il rispetto e la stima erano così elevati da aver spinto Harry a chiamare il suo secondogenito con il nome del preside. Decise che si sarebbe rivolta al suo amico per un consiglio sul da farsi e chi lo sa, magari sarebbe anche riuscita a svelare il mistero del “signor Potter”.
Sorridendo a questa prospettiva la donna si diresse verso l'uscita per tornare a casa e scrivere la lettera che tanto le premeva.
view post Posted: 31/3/2011, 22:45 Quando i libri non bastano - Fanfictions
Autore: Zebraviola
Beta - reader: me stessa (mai avuta una, forse dovrei iniziare xD)
Genere: Romantico/Introspettivo
Personaggi:
-Principali: Seveus Piton, Hermione Granger
-Minori: Neville Paciock, Harry Potter (e famiglia), Oliver Baston, Nuovo personaggio (Sarah Flare)
Pairing: Hermione/Severus.
Avvertimenti:
Qualche nota per capire meglio la storia:
* Piton non è morto (ovviamente xD), si è salvato grazie alle lacrime di Fanny, adesso è preside ma non insegna più pozioni ( cattedra tenuta da Lumacorno).
* Harry non c'era nella Stamberga; i ricordi di Piton è lui stesso che li fa conoscere al mondo magico una volta guarito.
* Hermione non vive più nel mondo magico ma non ha rinunciato alla magia.
* Harry e Ginny sono sposati, al momento hanno solo James Sirius e Albus Severus come figli. Harry insegna ad Hogwarts Difesa contro le arti oscure.
* Ron ed Hermione non stanno insieme.
* Tiene conto di tutti e 7 i libri meno l'epilogo e la morte di Piton.
Importante: se state cercando una storia con una trama intricata e con un cattivo allora potete cambiare pagina. Sono dell'idea che questi poveri personaggi abbiano avuto una vita già abbastanza sfortunata, adesso è il momento che si godano la pace!
Riassunto:La professoressa Mc Granitt decide di andare in pensione e Severus si trova ad arruolare Hermione tra le fila degli insegnanti.
Sarà l'inizio di un viaggio che li porterà a scoprire meglio sè stessi, a lasciarsi dietro i fantasmi del passato e a capire che i libri non bastano per essere felici.


Capitolo 1:


-Come sarebbe a dire che vuoi andare in pensione Minerva?-
Severus Piton, preside da 10 anni di Hogwarts, alzò lo sguardo sulla sua collega seduta sulla poltrona di fronte a lui.
Minerva McGranitt fece un sorriso tirato sistemandosi il cappello.
-Sono stanca Severus, insomma ho quasi 85 anni e, per quanto mi piaccia insegnare, ho capito che devo farmi da parte.-
-Ma siamo a luglio! Dove lo trovo un sostituto per settembre?-
Minerva sorrise, uno di quei sorrisi alla “ci penso io, ho studiato la cosa già da tempo”.
-Una persona ci sarebbe...-

Londra, Holland Park.
Hermione stava leggendo su di una panchina nel giardino zen, il suo preferito, incurante dei bambini che correvano e del chiacchiericcio intorno a lei. Il venerdì quando il tempo lo permetteva andava sempre in quel luogo, solo li riusciva a rilassarsi davvero. Per carità lei amava il suo lavoro, lavorare in una biblioteca la faceva sentire protetta, al sicuro, ma anche tremendamente... piatta. Si, Hermione Granger all'età di 30 anni, considerava la sua vita piatta. Finita la guerra aveva deciso di prendersi un anno dopo aver concluso i M.A.G.O. per mettere un po' di tregua nella sua vita; si era trasferita in una casetta in un quartiere alla periferia di Londra e aveva trovato lavoro come bibliotecaria nella biblioteca magica locale. Il suo progetto iniziale era di passare un anno solo in quel modo... ma ormai ne erano passati più di dieci e lei era ancora li con i suoi libri.
Hermione sospirò e chiudendo il romanzo che stava rileggendo per la millesima volta, Persuasione, si accorse di una pergamena che sbucava fuori dalle pagine. Era la lettera che aveva ricevuto la sera prima da Harry, la aprì e sorrise nostalgica alla vista della scrittura un po' sbilenca dell'amico,

Cara Hermione, come stai? È da un po' che non ci sentiamo! Siamo arrivati alla Tana ieri sera, abbiamo viaggiato in treno insieme a Neville e a Severus. A proposito mi chiedo cosa Severus debba fare a Londra, non si assenta quasi mai dalla scuola! Neville ti manda i suoi saluti e ha detto che presto ti arriverà l'invito al matrimonio.
Ieri sera Molly mi ha pregato di chiederti di venire qualche giorno, non riesci a prenderti una settimana di ferie? Sei proprio una stacanovista! Ginny e i bambini non vedono l'ora di riabbracciarti, soprattutto Albus che continua a chiedere quando viene Tia Hemmione.
Ron è in missione ma per il mio compleanno dovrebbe tornare, cerca di esserci anche tu dai, così facciamo una rimpatriata!
Adesso ti saluto che devo mettere a letto i bambini.
Io e Ginny ti abbracciamo forte.
Harry


Decisamente i suoi amici le mancavano. Harry viveva ad Hogwarts dove insegnava Difesa contro le Arti Oscure e anche Neville aveva scelto la strada dell'insegnamento sostituendo la professoressa Sprite tre anni dopo il diploma.
L'unico che era andato avanti con i suoi sogni adolescenziali è stato Ron, ormai diventato capo Auror.
Hermione era così presa dai suoi pensieri che non si accorse della figura che si era fermata di fronte a lei e la osservava da ormai cinque minuti buoni.
-Buongiorno signorina Granger.-
Hermione alzò lo sguardo e posò gli occhi sulla figura ammantata di nero di fronte a lei.
-Professor Piton?-
Solo un pensiero seguì le sue parole: “Ma non avrà caldo con il mantello in estate?”


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è un capitolo corto, me ne rendo conto. Prometto che con l'avanzare della storia i capitoli si allungano! ^_^
view post Posted: 31/3/2011, 22:26 Eccomi! Perchè, sì, Piton è il mio amore *_* - Ufficio del Prof. Piton
Grazie mille!!!
Si il primo è bellissimo ma anche gli altri due sono stupendi! Sono libri che si divorano in un lampo perchè il suo stile è lineare, semplice e travolgente!
view post Posted: 31/3/2011, 19:32 Eccomi! Perchè, sì, Piton è il mio amore *_* - Ufficio del Prof. Piton
Eheh si al momento è decisamente verde, sono impedita con altri rating xD
view post Posted: 31/3/2011, 18:25 Eccomi! Perchè, sì, Piton è il mio amore *_* - Ufficio del Prof. Piton
Siii anche io ti conosco!!! xD
Felicissima di averti trovato anche qua! ^_^
Adesso quasi quasi pubblico anche qui la storia, ma devo capire dove xD
view post Posted: 31/3/2011, 15:54 Eccomi! Perchè, sì, Piton è il mio amore *_* - Ufficio del Prof. Piton
:pitlove:
Ehm... non vorrei passare per la pazza innamorata del bel tenebroso ma... ne sono pazzamente innamorata! XD

Buongiorno a tutti!
Mi chiamo Chiara, 23 anni, Zebraviola per... bè ovunque, e sono una ferma sostenitrice del fatto che la Rowling ha dato il meglio di sè con il personaggio di Severus Piton.
Qualche mia passione/Hobby:

Leggere: ADORO leggere! La mia scrittrice preferita è Jane Austen, dell'epoca "moderna" devo dire che la saga di Harry Potter è stata sicuramente una delle letture che ho preferito.
Ad ogni modo leggo un po' di tutti i generi.
Altra saga che ho adorato è stata Hyperversum, di Cecilia Randall.

Scrivere: ADORO scrivere (xD). Ho un account su EFP (qui), e al momento sto scrivendo una long con protagonisti Hermione/Severus.
Come fandom leggo un po' di tutto (tranne dove c'è Ginny, non la sopporto molto).
Come fandom di cui scrivo invece ho affrontato molte Ron/Hermione, qualche Draco/Hermione e una Draco/Harry.
Attualmente sto anche cercando di portare avanti un progettino personale che non ha nulla a che fare con Harry Potter. Ebbene sì, sono una del 50% di popolazione che sta cercando di scrivere un libro.

Internet: Quando non sono dietro a scrivere o a leggere passo il mio tempo su un sito che si chiama Subeta, con relativo forum italiano di cui sono una delle Admin.

Mmmm bè che altro dire?
Vi lascio il link alla mia pagina fb come "scrittrice" e al mio profilo:
Profilo --- Pagina

A presto ^_^

Ah! Una precisazione! Io ADORO Severus Piton almeno quanto ADORO Alan Rickman, la sua interpretazione in Ragione e Sentimento era semplicemente da... :wub: :wub: :wub:
9 replies since 5/6/2007