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La magia dei bucaneve nelle leggende
La leggenda dei Bucaneve La vita nel bosco era lenta in quei giorni; faceva freddo e soffiava un vento gelido che costringeva tutti, animali grandi e piccoli, folletti e gnomi a restarsene nascosti nelle tane, nei nidi, nelle casette scavate sotto i tronchi degli alberi. II bosco era silenzioso, i suoi abitanti un po’ tristi: sembrava che l’Inverno non volesse andarsene quell’anno. Una piccola fata prima dell’alba, scese tra i rami degli alberi, mentre attorno tutto era ancora immerso nell’oscurità; arrivò silenziosamente, senza svegliare nessuno. Senza farsi sentire cominciò a camminare sul terreno ricoperto di neve. Guardava gli alberi spogli, i cespugli secchi, sentiva il respiro degli animali nelle tane, lo scricchiolio della neve che si staccava dai rami, annusava l’aria per cercare odore di primavera. Ma il vecchio Inverno era ancora lì, immobile, nel bosco.
La piccola fata parlò: “Vecchio Inverno, perché sei ancora qui? II tuo tempo è finito”. La voce del vecchio Inverno risuonò potente nel silenzio del bosco addormentato: “Non voglio andarmene”- disse-“Sono molto vecchio, ormai, e sono stanco. Questo bosco mi piace, voglio fermarmi qui per sempre”. La fatina, con la sua voce più dolce, disse allora al vecchio Inverno: “Non puoi restare qui per sempre. Gli alberi morirebbero per il troppo freddo, gli animali dovrebbero andarsene per non soffrire la fame e il bosco diventerebbe un luogo triste e solitario”.
II vecchio pensò a lungo: “Hai ragione, piccola fata, ma allora, che debbo fare? Non potrò fermarmi mai, in nessun posto”. La piccola fata si avvicinò al vecchio Inverno e gli accarezzò la lunga mano ghiacciata.: “Fatti coraggio amico Inverno, il tuo destino è quello di spostarti di bosco in bosco, di paese in paese. Qui imbianchi i tetti per la gioia dei bambini, lì addormenti animali e piante, ma poi devi andartene, per lasciar posto alla primavera” disse la piccola fata. II vecchio Inverno si alzò, scricchiolando: “Me ne andrò allora a cercare un altro posto dove riposare”. E piano piano cominciò ed allontanarsi.
Eva Francis (1887 - 1924) Bucaneve e violette (Snowdrops and violets) 1903 olio su tela - 15,2 cm x 20 cm. Collezione Touchstones Rochdale, Inghilterra
La piccola fata sapeva che Inverno avrebbe impiegato molti giorni per andarsene lontano, ma presto il freddo si sarebbe fatto meno intenso, e gli animali sarebbero usciti dalle loro tane, i folletti e gli gnomi si sarebbero affacciati alle porte con i loro piccoli visi grinzosi. Intanto, la fatina decise di lasciare un segno che facesse capire agli animali che presto sarebbe tornata Primavera. Così, si alzò in volo, e lasciò cadere tra gli alberi e i cespugli una polverina d’oro. Subito, là dove la polverina sfiorava la neve, nacquero dei piccoli fiori bianchi, con il capino piegato verso terra. Erano i BUCANEVE, il primo segno del risvegliarsi della natura dopo il lungo sonno invernale, il primo apparire della primavera tra i ghiacci e la neve.
La stella del mattino Il bucaneve è detto “stella del mattino” perché è uno dei primi fiori a spuntare dalla terra verso la fine dell’inverno. Una leggenda racconta che Eva e Adamo, una volta cacciata dal Paradiso Terrestre, furono trasportati in un luogo gelido, buio e dove era sempre inverno. Eva ben presto fu presa dallo sconforto e dal rimpianto, non accettava l’idea di vivere in quelle condizioni. Un angelo ebbe compassione di lei; si dice, che prese un pugno di fiocchi di neve, vi soffiò e ordinò che si trasformassero in boccioli una volta toccato il suolo. Eva, alla vista dei bucaneve, prese forza e si rianimò. I bucaneve sono così divenuti il simbolo della vita e della speranza.
Beryl Fowler (1880 -1963) Ritratto di donna con bucaneve in mano (Portrait of a woman holding snowdrops ) 1905 olio su tela - 40 x 32 cm. The Beacon Museum, (Whitehaven, United Kingdom)
La leggenda del Bucaneve
C’è un bel fiore che nasce quando la neve si scioglie. I contadini lo chiamano il bicchiere della Madonna, perché si dice che un giorno di febbraio Gesù aveva sete. La Madonna andò alla fontana, ma la trovò gelata e disse: “Come farò a dare l’acqua al mio bambino?”. La terra udendo le sue parole, fece spuntare dalla neve un bel fiore bianco dal quale la Madonna prese l’acqua per dissetare Gesù. Questo fiore spuntato dalla neve quasi per miracolo si chiama bucaneve.
Edited by Milea - 5/12/2023, 14:31
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