Come detto intervengo per commentare tutto il viaggio, senza inzaccherare il 3d. Volevo farlo alla fine, ma dato che domani parto per una settimana, e che in viaggio non navigo mai o quasi, lo faccio ora. Il resto di questo fantastico viaggio me lo leggerò al ritorno. (sempre che fra 8 giorno tu non sia ancora in viaggio...)
Spiaggia di Iztuzu. Me la sono guardata con Google hearth. Insieme alle foto che hai postato, si capisce che deve essere un posto magnifico. Vedere Zampa che nuota mi fa una gran tenerezza. Mi ripeto, Zampa è il cane più fortunato del pianeta. Che bella Kas! E Kalekoy! Sono comunque d'accordo con Nonno: gli incontri (cagnona affettuosa e bimbo sull'asino) restano più nel cuore. La moschea con gli interni in legno è affascinante. Paesaggi: li ho guardati a bocca aperta. Grandiosi: le foto rendono l'idea (Erciyes Dagi in particolare). Come del resto mi aspettavo, le abitazioni rupestri sono una cosa unica. Commovente Zampa, con la lingua di fuori mentre cammini per la valle Rossa.
Diyarbakir: esattamente il prototipo di esperienza significativa e gratificante: dramma percepito da vicino (il terremoto), la gente socievole per scambiare due parole, il mercato colorato, il cibo invitante. Immgino i profumi...
Le foto della Georgia mi hanno fatto un'impressione enorme. Nuovo stupore, nuova meraviglia. Sembrava che le meraviglie del viaggio volgessero alla fine, e invece.... Mi ha colpito, questa Georgia: non mi ero fatto un'idea preventiva su cosa ci avresti fatto vedere, ma queste città, queste cattedrali mi hanno fatto esclamare: ma guarda un po'; incredibile, chi l'avrebbe mai detto di tanta bellezza? Nei quartieri poveri di Tbilisi dove ti sei avventurato, io non avrei mai osato. Ad essere pignoli, anche in Grecia e persino in Portogallo (ma era il 1997) abbiamo visto accrocchi di cavi elettrici 'volanti'; eppure questi, in Europa, ci sono. Ed in fatto di sorpassi con veicoli in senso opposto, con obbligo per questi ultimi di stare tutto a destra per portare a casa la pelle, basta andare in Calabria! Il monastero di Tsminda Sameba: sono rimasto senza parole. Che posto!
In conclusione: non si possono usare aggettivi che non siano superlativi! Bravo bravo e ancora bravo; e soprattutto grazie per la pazienza: hai postato tantissime foto e scritto tanto, con cura dei particolari. In pratica ci hai regalato un libro!
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