Posts written by Capt. Fantastic

view post Posted: 13/11/2022, 21:26 Giacca partigiani? - LE FORMAZIONI PARTIGIANE
Ciao
Il partigiano in foto sembrerebbe Pier Bellini Delle Stelle, può.essere?

CITAZIONE (Misoltino @ 28/11/2020, 10:26) 
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc11702966/...38CC6EE3DF.jpeg)
Ciao , quello nella foto è un vero partigiano del mio paese in posa davanti al tronco usato per sbarrare la strada alla colonna Mussolini, ho altre foto di partigiani veri e una comune costante è che indossavano quello che capitava ... la giacca da te postata credo a memoria sia in vendita su eBay ... tutto può essere, ma o le ritrovi tu direttamente in soffitta o direttamente dal proprietario o non avrai mai la certezza sull’originalità... io anni fa ebbi la possibilità di acquistare mostrine originali di un partigiano immagina se le avessi poi cucite su di una giacca a caso d’epoca... se vuoi un consiglio desisti dall’acquisto o rassegnati a fare un manichino che però valuterai come una replica da rievocative ... se dichiarato non c’è niente di male penso !!
view post Posted: 29/8/2022, 19:11 War Medal e Defence Medal - Paesi Stranieri (1) - Medaglie, Decorazioni, Distintivi.
Grazie la tua risposta mi conforta. In effetti tutto il set è completo e molto bello.
Ho anche due delle Star che trovo essere altrettanto affascinanti.

Edited by Biker - 14/10/2022, 00:45
view post Posted: 29/8/2022, 12:45 War Medal e Defence Medal - Paesi Stranieri (1) - Medaglie, Decorazioni, Distintivi.
Ciao a tutti,

Non ho in collezione molte medaglie straniere, tranne alcune che mi 'piacciono' come queste inglesi (War Medal e Defence Medal) recentemente acquistate in perfette condizioni nella loro confezione originale che condivido con piacere.
Trovo queste medaglie inglesi molto affascinanti.
Però queste acquistate non sono nominative.
Dite che ho fatto male?



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view post Posted: 3/8/2022, 21:23 Attestato AOI - Documenti, Attestati ed altro dal 1848 ad oggi
Non sono perito calligrafo, quindi non saprei dirti. Tra la prima e l'ultima " a " e la chiusura a punta della " n " non ci vedo molta differenza,

In ogni caso "un terzo" che può firmare al posto di un Generale doveva godere di massima fiducia, ma certo, tutto può essere in fondo sono attestati seriali...

Edited by Biker - 5/8/2022, 15:06
view post Posted: 3/8/2022, 21:03 Attestato AOI - Documenti, Attestati ed altro dal 1848 ad oggi
Grazie mille Ghebret_ per la correzione.
La firma del Generale Nasi è autografa
view post Posted: 3/8/2022, 20:23 Diploma per le Operazioni in Africa Orientale - Documenti, Attestati ed altro dal 1848 ad oggi
Ho visto in ritardo questa bellissima discussione e quindi se volete aggiornare io ho questo attestato:

HARAR
N.279043
11 Febbraio 1939

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view post Posted: 3/8/2022, 15:51 Attestato AOI - Documenti, Attestati ed altro dal 1848 ad oggi
Ecco l'intero attestato
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Questo è il testo allegato all'attestato. Certo che questo Generale Nasi era proprio un "pezzo grosso", una storia davvero importante.

ATTESTATO ONORIFICO:
"MEDAGLIA CON GLADIO PER LE CAMPAGNE MILITARI IN AFRICA ORIENTALE 1936."
FIRMA AUTOGRAFA DEL GENERALE GUGLIELMO NASI
ROMA 11 FEBBRAIO 1939.

Guglielmo Ciro Nasi (Civitavecchia, 21 febbraio 1879 – Modena, 21 settembre 1971) è stato un generale e politico italiano, alto ufficiale del Regio Esercito che prestò gran parte del suo servizio nell'Africa Orientale Italiana. Nacque a Civitavecchia il 21 febbraio 1879. Dopo essersi arruolato nel Regio Esercito entrò nella Regia Accademia Militare di Modena, da cui uscì con il grado di sottotenente, assegnato all'Arma di artiglieria. Nel 1905 fu promosso tenente, e nel 1912 fu inviato in Libia con il grado di capitano, in forza all'8º Reggimento d'artiglieria. L'anno successivo si distinse nel combattimento di Saf Saf (1º luglio), venendo decorato con una Medaglia d'argento al valor militare. Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, avvenuta il 24 maggio 1915, si distinse in forza all'artiglieria, in particolare nel corso del 1917, ed al termine del conflitto risultava decorato con altre tre Medaglie d'argento al valor militare, ed aveva raggiunto il grado di tenente colonnello. Nel 1924 assunse il comando del 3º reggimento d'artiglieria, e l'anno successivo fu nominato addetto militare a Parigi dove rimane per 3 anni fino al 1928. In quell'anno rientrò in Patria per essere quindi inviato nelle colonie africane in qualità di Capo di Stato Maggiore delle truppe coloniali, ricoprendo l'incarico di Vice-governatore della Cirenaica italiana dal 1934 al 1935.
Dopo lo scoppio della guerra d'Etiopia, Nasi fu impegnato sul fronte sud al comando della 1ª Divisione fanteria "Libia", alle dipendenze del generale Rodolfo Graziani. In questo frangente portò le sue truppe a scontrarsi con le truppe etiopi al comando di Wehib Pascià, un generale turco al servizio dell'imperatore etiopico. Wehib cercò di attirare l'armata italiana in una trappola facendola spingere il più possibile nel deserto dell'Ogaden. Ma nello svolgimento di tale operazione i reparti italiani al comando di Nasi, e del generale Navarra, fecero fallire l'operazione infliggendo gravissime perdite agli abissini e mettendo a repentaglio la stessa sopravvivenza dell'armata di Wehib Pascià.
Al termine della campagna d'Etiopia fu nominato governatore dell'Harar, ricoprendo tale incarico dal 1936 al 1939, quando assunse quello di governatore dello Scioa che ricoprì fino al 1940 (cumulando anche la carica con quella di vice governatore dell'AOI). La sua politica di governo fu caratterizzata da una forte azione moralizzatrice dell'amministrazione civile e militare. Si dimostrò anche un abile diplomatico nella gestione delle relazioni con le diverse tribù indigene, alternando l'utilizzo della forza con la trattativa.
Sostenne, inoltre, il viceré Amedeo d'Aosta nella sua azione di collaborazione con i notabili, inclusi i dissidenti, e in quella di avvicinamento alle popolazioni etiopi. Con l'entrata in guerra dell'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, venne inoltre nominato comandante in capo dello scacchiere Est delle Forze armate dell'Africa Orientale Italiana. In questo ruolo organizzò e guidò personalmente una fortunata campagna contro il Somaliland britannico, impiegando gli àscari. L'ultima piazzaforte nell'Africa orientale italiana fu completamente conquistata dagli inglesi a Gondar (Etiopia), nel novembre 1941. Nei mesi precedenti, l'equilibrio delle forze nel corno d'Africa cambiò decisamente costringendo le forze italiane ad assumere una posizione difensiva. Nasi, rimasto completamente isolato, combatté la battaglia di Gondar. Il 27 novembre 1941 iniziò l'attacco finale degli inglesi diretto subito sull'aeroporto di Azozo. Nella mattinata cadde Azozo e le truppe britanniche raggiunsero il castello di Fasilades.
Alle 14.30 il generale Guglielmo Nasi inviò in Italia l'ultimo dispaccio: «La brigata di riserva, lanciata sul fronte sud, non è riuscita a contenere l'attacco. Il nemico ha già superato il reticolato e i mezzi blindati sono penetrati in città. Ritengo esaurito ogni mezzo per un'ulteriore resistenza ed invio i parlamentari». Poco dopo il comando italiano di Gondar, locato nella Banca d'Italia, fu preso d'assalto e costretto alla resa. Il 30 novembre deposero le armi gli italiani negli ultimi presidi che ancora resistevano. Guglielmo Nasi fu l'ultimo comandante italiano ad arrendersi nell'Africa Orientale Italiana il 28 novembre 1941. Fatto prigioniero, fu inviato in un campo di prigionia nel Kenya insieme al duca Amedeo d'Aosta, e quando costui morì, Nasi assunse il comando dei circa 60.000 prigionieri italiani.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 con gli Alleati della seconda guerra mondiale, si schierò con il governo del Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio. Gli fu consentito di rientrare in Italia solo nel novembre 1945 per presentarsi davanti all'Alta Corte di Giustizia e difendersi dalla denuncia presentata contro di lui dall'Alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo. Prosciolto nel corso di quello stesso anno, nel 1949 venne designato a ricoprire la carica di "Commissario straordinario al trapasso" in Somalia tra l'uscente amministrazione britannica e la nuova Amministrazione fiduciaria italiana della Somalia.
Sull'onda delle proteste del governo etiopico, espresse direttamente dall'imperatore Hailé Selassié al governo italiano e riprese nel parlamento italiano dalla sinistra, il Consiglio dei ministri decise di revocargli l'incarico e di sopprimere la stessa figura di Commissario straordinario. Le proteste etiopiche furono collegate al fatto che il suo nome risultava fra quelli dei criminali di guerra denunciati dal governo etiopico alle Nazioni Unite. Si spense a Modena il 21 settembre 1971. Lo storico Angelo Del Boca, tra i massimi studiosi del colonialismo italiano, lo considerò il migliore ufficiale del Regio Esercito presente in A.O.I.

Il timbro sembra portare la scritta :
COMANDO TRUPPE...GOVERNO...HARAR

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view post Posted: 3/8/2022, 13:44 Attestato AOI - Documenti, Attestati ed altro dal 1848 ad oggi
Ciao

C.M. Saccoccia Vincenzo di Venanzio
Questo è il nome indicato


Grazie Ghebret_ per la correzione :

C.N. Saccoccia Vincenzo di Venanzio

Edited by Biker - 3/8/2022, 22:07
view post Posted: 3/8/2022, 10:55 Attestato AOI - Documenti, Attestati ed altro dal 1848 ad oggi
Buongiorno a tutti innanzitutto e grazie per i bei post che leggo sempre con grande attenzione.
Ho acquisito recentemente un attestato con medaglia e gladio A.O.I.
In alto a sinistra presenta il numero d'ordine, chiedo ai più esperti se è possibile ottenere maggiori informazioni in merito a questa assegnazione. Reca la data 11 Febbraio 1939 XVII a firma del Generale Guglielmo Nasi.

Grazie per l'eventuale aiuto 🤗

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view post Posted: 7/2/2022, 08:10 Croce GIL e Attestato - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
CITAZIONE (Maxim28 @ 6/2/2022, 23:30) 
È plausibile che nel '42 nella Africa italiana mancassero ,oltre al resto, anche le medaglie...

Salerno non era propriamente Africa Italiana 😄,
questi diplomi sono relativi a corsi fatti qui in Italia

Si, quello dell'errore potrebbe essere una cosa da prendere in considerazione, in fondo queste assegnazioni non mi sembra fossero poi così solenni
view post Posted: 6/2/2022, 21:23 "Serie" delle Medaglia 1 Raggruppamento CCNN MVSN - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
Dei pezzi sempre straordinari e post super interessanti di un genere che mi affascina moltissimo. 👏👏👏
view post Posted: 6/2/2022, 21:19 Croce GIL e Attestato - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
Buonasera a tutti,

Ho recentemente acquisito un lotto di attestati e diplomi del 'ventennio' tutti appartenuti alla medesima persona nata nel 1926.

Tra questi documenti c'era una croce GIL (credo sia di colore amaranto) ed un solo attestato riferito ad una croce e che ho inserito qui sotto.

La croce GIL amaranto dovrebbe essere assegnata ai "balilla" quindi maschi, mentre secondo quello che so, la croce da abbinare a questo.attestato avrebbe dovuto essere quella "azzurra" da Giovane Italiana.

Ho chiesto info alla famiglia che mi ha dato il materiale, ma asseriscono aver visto sempre e solamente quella croce. In famiglia non c'erano "Balilla" per cui mi hanno escluso la cosa.....

Gli altri documenti sono tutti diplomi più o meno in ordine temporale, e che riporto :
1.
Opera Balilla (A. Calzavara) dove V.P. viene promossa a CAPO SQVADRA il 15-03-1936 - XIV
2.
P.N.F. Gioventù Italiana del Littorio, dove V.P. viene promossa a CAPO MANIPOLO il 20-04-1939 - XVII
3.
P.N.F. Gioventù Italiana del Littorio, dove V.P. viene promossa CAPOSQUADRA il 29-07-1941 - XIX
4.
Istituto Fascista dell'Africa Italiana che attesta che la Giovane Fascista V.P. ha frequentato il corso di preparazione coloniale per le iscritte alle organizzazioni femminili G.I.L. il 16-01-1943 -XXII
5.
Istituto Italiano per l'Africa, Istituto Coloniale Italiano
Diploma a V.P. per il corso di specializzazione didattica per l'emigrazione e la colonizzazione datato 30-04-1952

Una storia molto interessante che però mi ha creato il dubbio di cui sopra.
Spero che gli esperti di questo bellissimo forum mi possano aiutare per chiarire questo dubbio.

Grazie a tutti in anticipo
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view post Posted: 19/1/2022, 22:43 REDUCI PATRIE BATTAGLIE ? - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
Cerano d'Intelvi.....sento aria di casa. Lago di Como, zone bellissime, piene di storia di avventure di contrabbando e più in alto su quella strada ben sappiamo quante cosa son successe nell'aprile del'45
view post Posted: 15/1/2022, 20:06 Ordine della Corona d'Italia - Ordini Cavallereschi Italiani e Stranieri
REGIO DECRETO 20 febbraio 1868, n. 4251

Col quale è instituito un nuovo Ordine cavalleresco, denominato:

Ordine Della Corona d'Italia. (068U4251)

VITTORIO EMANUELE II

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE

RE D'ITALIA

Essendosi non ha guari consolidata, merce' l'annessione della Venezia, l'indipendenza e l'unità d'Italia, abbiamo determinato di consecrare la memoria di questo gran fatto, merce' l'istituzione di un nuovo Ordine cavalleresco, destinato a rimunerare le benemerenze

più segnalate, tanto degli Italiani che degli stranieri, e specialmente quelle che riguardano direttamente gl'interessi della Nazione;

Quindi è, che di Nostro moto-proprio, in virtu' della Regia Nostra prerogativa;

Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue:

Art. 1.
E' istituito un nuovo Ordine cavalleresco, che si denominerà

ORDINE DELLA CORONA D'ITALIA

del quale dichiariamo Gran-Mastri Noi ed i Nostri successori al trono d'Italia.

Art. 2.
Il Nostro Primo Segretario pel Gran Magistero Mauriziano sarà il Cancelliere di quest'Ordine, pel cui conferimento tanto i Ministri
Segretari di Stato, quanto il Nostro Primo Segretario suddetto,
seguiranno le norme finora praticate per l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Art. 3.
La divisa dell'Ordine consta di una Croce patente d'oro ritondata, smaltata di bianco, accantonata da quattro nodi d'amore, caricata nel centro di due scudetti d'oro, l'uno smaltato d'azzurro colla corona ferrea in oro, l'altro con l'aquila nera spiegata, avente nel cuore la Croce di Savoia in ismalto.

La Croce penderà da un nastro rosso, tramezzato da una doga bianca della dimensione di due ottavi della larghezza del nastro.

Art. 4.
L'Ordine è diviso in cinque classi:

di Gran Cordoni, il cui numero non potrà eccedere i sessanta;
Grandi Ufficiali, id. centocinquanta;
Commendatori, id. cinquecento;
Uffiziali id. duemila;
e Cavalieri, il cui numero rimarrà indeterminato.

Art. 5.
I Cavalieri porteranno la Croce appesa all'occhiello.
Gli Uffiziali la stessa Croce con rosetta al nastro.
I Commendatori avranno la Croce di maggior dimensione appesa al collo.

La divisa dei Grandi Uffiziali sarà una stella d'argento ad otto raggi, a cui è accollata la Croce, e la Croce di maggior dimensione appesa al collo.

La divisa dei Gran Cordoni consisterà nella Croce appesa ad una gran fascia da portarsi a tracolla da destra a sinistra, ed in una stella d'argento da portarsi sulla parte sinistra del petto, entro la

quale campeggierà uno scudo smaltato di azzurro colla corona ferrea in oro, e coll'iscrizione

Victorius Emanuel II Rex Italiae MDCCCLXVI

in caratteri d'oro su fondo bianco. Lo scudo sarà sormontato dall'aquila nera spiegata colla Croce di Savoia nel cuore.

Art. 6.
Le dimensioni ufficiali delle decorazioni dei vari gradi sono le seguenti:

Croci di Cavaliere e di Uffiziale, 35 millimetri;
Croci di Commendatore, di Grand'Uffiziale e di Gran Cordone, 50 millimetri;
La Stella dei Grandi Uffiziali sarà del diametro di 65 millimetri;
Quella dei Gran Cordoni di 80 millimetri.

Art. 7.
Si renderanno ai decorati di questo Ordine, come a quelli dei Santi Maurizio e Lazzaro, gli onori militari: ai Cavalieri di Gran Croce,
ai Grandi Uffiziali ed ai Commendatori, come agli Uffiziali superiori dell'Esercito; agli Uffiziali e Cavalieri, come agli Uffiziali inferiori.

Art. 8.
Sarà privato della decorazione chiunque, per un fatto legalmente accertato, abbia mancato all'onore o propugnato interessi antinazionali.

Mandiamo il presente Decreto osservarsi in ogni sua parte da chiunque cui spetti, e registrarsi alla Corte dei conti e presso la Segreteria del Gran Magistero dell'Ordine dei Santi Maurizio e
Lazzaro.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro di Stato, Nostro Primo Segretario del Gran Magistero Mauriziano, sono incaricati dell'esecuzione del presente Decreto, che sarà munito del sigillo dello Stato, pubblicato ed inserto nella raccolta degli Atti del Governo.

Dato in Firenze addi' 20 febbraio 1868.

VITTORIO EMANUELE
Registrato alla Corte dei conti addi' 2 marzo 1868
Reg. 42 Atti del Governo a c. 99. Ayres
Luogo del sigillo. V. Il Guardasigilli De Filippo.

Visto: Cibrario. L. F. Menabrea
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