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Domenica 14 luglio, ore 11 circa, mi sveglio assetato e con un mal di testa importante...la sbronza di ieri sera si fa sentire tutta e dentro di me dico " Dario cazzo non hai piu 18 anni..." finisco di bere a collo quasi due litri di acqua fresca sapientemente posati sul comò la notte stessa e telefono al mio amico per dirgli di posticipare la pescata, non ce la posso fare sono veramente provato e la temperatura esterna è di 35 gradi circa, non ci mette molto a convincermi e comunque poco fiducioso mi accingo a preparare il tutto, la nausea e i due chiodi alle tempie non mi danno tregua e sono fermamente convinto che piu che una Pescata sarà una tortura, mi sbagliavo.
Arriviamo sullo spot, siamo in 3...dopo circa 15 minuti di ciambella non mi fido a continuare, mi gira la testa e mi sento veri e propri svarioni (mai mischiare birre e gin tonic) non mi sento in sicurezza e decido di pescare dal piede, dopo neanche un ora video in diretta sul cel del mio amico, 2,2 kg preso in un piantone...tiro un sospiro di sollievo, nonostante la temperatura qualcosa è attivo. Mi riposo dieci minuti e decido di mangiare un panino per riprendermi un po', recuperò quel poco di lucidità che mi serve per ragionare bene sullo spot...ho davanti a me un bell'erbaio, abbastanza profondo e fitto, circa sui 4 metri, mi convinco fermamente che qualche pesce sia li sotto al fresco, purtroppo non ho piombi da punching, mi devo limitare con un mezz'oncia a battere le estremità della vegetazione e qualche corridoio interno. Acqua molto torbida, opto per un doppiacoda color junebug, vibrazione e visibilità sullo strato d'acqua che mi interessa ed estrema fiducia in quello che sto facendo. Al primo lancio sento il filo alleggerirsi, in caduta ferro deciso e senza troppi complimenti salvo un pesce da 1,5 kg. Per la giornata e le mie condizioni sono già più che soddisfatto, quella parete estrema dell'erbaio mi ha dato un bel pesce ma voglio convincermi a pescare piu all'interno. Individuo un punto a circa 15 metri da me dove l'erba si dirada, non sono sicuro di riuscire a penetrare bene ma con un lancio a candela abbastanza preciso riesco a scendere di circa due metri, al primo colpo di cimino sento una botta secca,sorda, strana. Ferro di forza e tengo la canna piu alta possibile, visto il punto devo evitare a tutti i costi che si pianti li, incredibilmente riesce a saltare e ne approfitto per forzarlo verso di me, molto fortunatamente riesco a farlo quasi pattinare sulla vegetazione e a pochi metri mi rendo conto che dall'altra parte della lenza potrebbe esserci il pesce della vita. Il tempo si ferma, corpo e mente entrano in un altra dimensione, una guerra fra emozione e calcolo pervadono la tua testa, non sai se prevarrà la ragione o l'istinto in quei pochi secondi fondamentali. Riesco a rimanere freddo, pompare un pesce di forza con dei tronchi sotto i miei piedi è troppo rischioso, scendi acqua e a pochi cm dal mio pollice il pesce mi scarta facendo un vero e proprio tunnel sotto le mie gambe, prendo un filo in mano lo riporto di fronte a me e lo prendo saldamente in mano, l'amo ha trapassato la placca ossea e fatico a slamarlo anche con la pinza. Urlo, impazzisco, sono su un altro pianeta, chiamo il mio amico che mi raggiunge di fretta e rimane allibito nonostante i numerosi mostri presi nella sua brillante carriera. "DARIO HAI PRESO UN MOSTRO" Tremo. Lo pensiamo piu volte non riuscendo a convertire la bilancia in kg, il peso non si schioda dalle 6,40lb. 2,902 kg di bass, in piena estate, pochi grammi al sogno della mia vita, ma comunque una gioia e un un'emozione che non riesco ancora a descrivere pienamente. Ringrazio di cuore il mio amico, per tutti i consigli dentro e fuori dall'acqua, mi viene quasi da piangere. Mi rimangono impresse le parole al momento del rilascio: "Dario ti meriti quel pesce, sei stato bravo, ma ricordati...I PESCI SI PRENDONO SOLO SE SI VA A PESCARE" Come dargli torto. |