Laici Libertari Anticlericali Forum

Posts written by pincopallino1

view post Posted: 10/5/2024, 18:52 Spaccio: arrestato don Maurizio Verlezza - Attualità
www.diocesidiroma.it/phpenti/persona/?id=3459

VERLEZZA • Don Maurizio Clero Religioso Società salesiana di S. Giovanni Bosco – Salesiani (S.D.B.) italiana

VERLEZZA • Don Maurizio
– Chierico –
– Clero Religioso –
Nato a: Roma – (Rm), nel 1961
nazionalita’ italiana
Ordinazione presbiterale – 06/10/1990 –
view post Posted: 10/5/2024, 17:50 Abusi su minore e foto porno di preti agli alunni. Arrestato il diacono Frateschi, prof di religione: "lo fa pure il don" - La stanza del peccato
https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/05...cere-422890871/

Il diacono pedofilo invita ospiti in casa mentre è ai domiciliari: l’ex prof di religione finisce in carcere
di Clemente Pistilli

Nuove indagini a Latina su Alessandro Frateschi. L’imputato accusato di aver incontrato uomini adulti nell’appartamento dove era ristretto

09 MAGGIO 2024 ALLE 19:21

In carcere. Accusato di essersi reso responsabile di violazioni mentre era ai domiciliari, Alessandro Frateschi, ex diacono ed ex prof di religione accusato di pedofilia, è finito dietro le sbarre. Alla luce di una serie di indagini svolte dai carabinieri, il Tribunale ha aggravato la misura per il 50enne di Terracina.

www.fanpage.it/roma/prof-arrestato...ai-domiciliari/

10 MAGGIO 2024
15:34
Prof arrestato per pedofilia finisce in carcere: ospitava persone in casa mentre era ai domiciliari
L’ex professore Alessandro Frateschi finisce in carcere. Riceveva visite mentre era ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su minori.
A cura di Rosario Federico

Finisce in carcere Alessandro Frateschi, l'ex professore di religione arrestato con l'accusa di pedofilia dopo le denunce di alcuni suoi studenti. L'uomo continuava a ricevere visite in casa a Terracina nonostante fosse sottoposto ai domiciliari con il divieto di contatti esterni. Il giudice del Tribunale di Latina ha così disposto l'aggravamento della misura cautelare per il cinquantenne. Dopo alcune verifiche effettuate nelle ultime settimane dai carabinieri, Frateschi è stato trasferito in carcere su disposizione della giudice Laura Morselli. L'udienza preliminare del processo per abusi sessuali è in programma per venerdì 24 maggio.

Gli investigatori hanno documentato con le telecamere diverse visite, fatte da varie persone, a più riprese, nella casa in cui Frateschi era agli arresti domiciliari da quasi un anno. L'abitazione era un'altra rispetto a quella dove viveva insieme ai figli e a sua moglie, così come era stato indicato dai giudici nel momento in cui è avvenuto l'arresto l'anno scorso.

Due suore e due psicologi erano a conoscenza degli abusi sessuali del prof
Secondo quanto ricostruito fino a questo momento dalle indagini ad essere a conoscenza dei presunti abusi sessuali compiuti dal diacono erano almeno quattro persone, due suore e due psicologi, che avrebbero taciuto su tutto. L'insegnante pare sia stato contattato da una prima religiosa, che non lo ha denunciato. Stessa cosa anche l'altra suora, che frequentava la stessa casa famiglia di Frateschi. L'udienza preliminare è ripresa venerdì 5 aprile con l'audizione davanti al giudice di tre delle cinque vittime delle presunte violenze, in modalità protetta con il supporto di uno psicologo e i minori hanno confermato le accuse nei confronti del loro ex insegnante di cinquant'anni. La prossima udienza è fissata per il 24 maggio.

Il racconto di una ragazza e di suo fratello
Una giovane, che abitava in una casa famiglia insieme a suo fratello, ha testimoniato riguardo agli abusi che quest'ultimo avrebbe subito e di aver conosciuto il professore. Il ragazzo ha trascorso le vacanze di Natale in casa dell'insegnante. E in quell'occasione si sarebbero consumate le violenze denunciate dai giovani ai carabinieri.

La confidenza era avvenuta con una psicologa, con l'intenzione di rivolgersi alle forze dell'ordine, cosa che non gli è stata permessa. L'adolescente avrebbe poi raccontato lo stesso allo psicologo di un'altra casa famiglia, che si sarebbe poi confrontato con una suora: anche in questi casi non sono partite le denunce. Solo poi con le denunce arrivate dal liceo Majorana, che hanno acceso i riflettori della Procura sulla vicenda, il diacono è stato arrestato.
view post Posted: 10/5/2024, 14:15 Va in carcere a dire messa ma scoprono il prete con 9 cellulari. - Attualità
P. De Marchi sta sempre nel casertano. Si occupa di ciclismo

https://www.casertanews.it/eventi/santa-me...le-caserta.html
A Ercole di Caserta la messa in ricordo di Fausto Coppi
Dove Cappella privata Madonna della Libera Indirizzo non disponibile
Quando Dal 02/01/2024 al 02/01/2024 10.30

31 dicembre 2023 14:07

A Ercole di Caserta è diventata una tradizione consolidata la celebrazione della Messa in memoria del campione di ciclismo Fausto Coppi.

La cerimonia è fissata per martedì 2 gennaio 2024 - 64esimo anniversario della sua scomparsa - alle ore 10:30 presso la cappella privata Madonna della Libera, della famiglia Michitto sita in vicolo Michitto. La Messa sarà officiata da Padre Pierangelo Marchi con il placet di Don Fiore D'Amato, parroco di Ercole.

L'appuntamento è promosso dall'Associazione Culturale Sportiva Amici di Fausto Coppi Caserta presieduta da Renato Iaselli e si avvale della collaborazione di Amedeo Marzaioli, Pietro Delli Paoli, Biagio Pascarella, Angelo Letizia, Domenico Pratillo e Pasquale Ventriglia

Ricordiamo il legame della Comunità di Ercole e degli appassionati di ciclismo casertani con Fausto Coppi che nel 1945 visse a Ercole durante il servizio militare nel vicino campo Raf. Tale vecchia amicizia è stata sancita recentemente a Ercole con la posa di una stele presso il palazzo Antonucci e di un monumento inaugurato nel 2022.

A ricordare Fausto Coppi in Campania, oltre a Caserta e Agerola, nel 2023 sono stati inaugurati altri due monumenti dedicati al Campionissimo, a Napoli stadio Albricci e Somma Vesuviana, a testimonianza dei ricordi indelebili del leggendario Fausto.

Ogni anno, l'Associazione casertana, promotrice dell'evento, invita un ospite che in qualche modo ha avuto rapporti di vita o di sport - diretti o indiretti - col Campionissimo.

Lo scorso anno intervenne il 95enne sannita Arcangelo Bove, ex campione di ciclismo, contemporaneo di Coppi che raccontò i suoi incontri e le gare col Campionissimo.
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Quest'anno l'ospite sarà il giornalista scrittore Carlo Scatozza - autore del libro in presentazione "In bici nei dintorni della Reggia di Caserta" - la cui nonna Filomena Izzo Mazzocchi, infermiera praticante, assistette amorevolmente Coppi procurandogli anche buon cibo dai generosi contadini della zona.
www.tuttobiciweb.it/article/2022/1...sa-fausto-coppi

31/12/2022
di Amedeo Marzaioli
Ormai è una tradizione consolidata. Ercole di Caserta si appresta a ricordare il campionissimo Fausto Coppi nel 63° anniversario della scomparsa.

Promossa dall’Associazione Culturale e Sportiva Amici di Fausto Coppi presieduta da Renato Iaselli e costituitasi all’indomani dell’inaugurazione del monumento a Fausto Coppi il 2 gennaio dell’anno in corso nel Vicolo Giovanni Michitto, lunedì 2 gennaio 2023 alle ore 10 sarà celebrata da Padre Pierangelo Marchi la messa in memoria del Campionissimo nella cappella privata Madonna della Libera della famiglia Michitto, a pochi passi dal palazzo Antonucci presso il quale il soldato Fausto Angelo Coppi trascorse gli ultimi mesi di servizio militare, da novembre 1944 a maggio 1945, come attendente del tenente inglese della RAF Towell.

Alla messa interverranno come sempre autorità politiche e sportive nonché sportivi ed appassionati provenienti da tutta la regione, tra questi, se le condizioni atmosferiche saranno favorevoli, anche Arcangelo Bove 95 anni di Airola uno dei pochi avversari del campionissimo ancora in vita professionista dal 1950 al 1952 considerato uno dei migliori ciclisti europei dell’epoca.

Lo scorso 26 novembre una delegazione dell’Associazione Amici di Fausto Coppi composta da Renato Iaselli, Amedeo Marzaioli, Pasquale Ventriglia, Pietro Delli Paoli e Biagio Pascarella ha fatto visita ad Arcangelo Bove, la stella del Sud del ciclismo di allora, per omaggiare la sua strepitosa carriera ma anche per acquisire una ultreriore testimonianza utile ad arricchire la leggendaria storia umana e sportiva di Fausto Coppi.

La Messa del prossimo 2 gennaio sarà anche l’occasione per impostare il programma di iniziative per il 2023 tra le quali la seconda edizione della Caserta/Agerola/Caserta pedalata non agonistica per gemellare gli unici due monumenti a Fausto Coppi esistenti in Campania, quello di Agerola inaugurato nel 1961 per iniziativa del giornale Il Mattino di Napoli e quello di Ercole di Caserta inaugurato lo scorso 2 gennaio 2022.

Edited by GalileoGalilei - 10/5/2024, 16:45
view post Posted: 8/5/2024, 17:39 Parroco contro i fedeli: "risarcitemi 25.000 €". - Attualità
Prete - padrone: parrocchiani gli impediscono di dire messa.


https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/c...o-98d978b1?live

Prete contro i fedeli: chiede 25mila euro
Sei parrocchiani a processo per avergli impedito di dire messa, dopo le tensioni dovute ai suoi modi bruschi. Loro offrono mille euro


ARTICOLO: L’ex prete denuncia il fratello: “Mi rubò una reliquia di Padre Pio”. Rinviato a giudizio
Ravenna, 8 maggio 2024 – Entra nel vivo il processo che vede sei parrocchiani di Alfonsine imputati di violenza privata nei confronti dell’ex parroco, don Luigi Gatti. Il religioso si era dimesso dopo che, stando alla sua versione dei fatti, alcuni fedeli lo avrebbero circondato e aggredito, impedendogli di dire messa. Una situazione di tensione, assai poco cristiana, che si era venuta a creare dopo che la comunità non aveva gradito i metodi ritenuti troppo bruschi del don, che aveva allontanato diversi fedeli dalla parrocchia dopo averla privata del coro, dell’oratorio e del gruppo scout.

Dopo le udienze saltate per motivi di forma, ieri il giudice Cristiano Coiro, al termine di un lungo braccio di ferro su questioni procedurali, ha ammesso la costituzione di parte civile di don Gatti, tutelato dall’avvocato Nicola Montefiori, che chiede un risarcimento di 25mila euro. Soldi che il religioso – ieri non presente in aula – ha intenzione di destinare a opere di bene.

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Dal giorno delle dimissioni, che risalgono al 22 febbraio 2021, il prete è senza parrocchia e, a disposizione della diocesi di Faenza-Modigliana, svolge una sorta di supplenza laddove necessario, con incarichi provvisori. Aveva abbandonato la chiesa di Alfonsine, non l’abito talare, ritenendo che il clima attorno a lui fosse diventato troppo ostile. Sull’altro fronte i giovani parrocchiani portati alla sbarra – tra questi un minorenne all’epoca dei fatti – hanno sempre respinto gli addebiti. Tre di loro – tutelati dagli avvocati Paola Bravi, Erica Appi e Riccarda Argelli – ritengono troppo esosa la pretesa risarcitoria di don Gatti e, pur dicendosi estranei ai fatti contestati, entro la prossima udienza fissata a metà luglio formalizzeranno un’offerta simbolica a testa di mille euro, una forma riparatoria avanzata per mere ragioni di opportunità, ma in assenza di assunzione di responsabilità.


I sei parrocchiani sono accusati di un fatto collocato il 20 febbraio, cioè due giorni prima che il religioso decidesse di lasciare le chiese alfonsinesi di Santa Maria, del Sacro Cuore di Gesù e San Giuseppe nella vicina Fiumazzo, formalmente per "motivi personali".

Quel giorno lo avrebbero accerchiato e bloccato, spintonandolo e minacciandolo con frasi del tipo "stai attento a quello che fai, lasciaci stare, non rompere", impedendogli dapprima di accedere ai locali della canonica ed in seguito, dopo che era riuscito ad entrarci, di uscirvi per recarsi a celebrare la messa. Condotta aggravata all’aver commesso il fatto contro un ministro del culto cattolico e per avere indotto anche un minore a commettere il presunto reato. Don Gatti era arrivato ad Alfonsine nel 2018. Al culmine del dissidio, appeso all’oratorio, era apparso un cartello che la dice lunga sul clima di tensione che c’era: "Don Luigi Gatti ha cacciato anche l’ultima luce che era rimasta in questa chiesa: l’oratorio. Adesso la parrocchia è definitivamente vuota". Prima ancora era stato sfrattato lo storico gruppo scout, successivamente era toccato al coro.
view post Posted: 7/5/2024, 17:45 La piccola Lourdes di Montenero (LI): "guarigioni inspiegabili" - Mens sana in corpore sano
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https://www.iltirreno.it/livorno/cronaca/2...des-1.100516379

Livorno, il vescovo dopo il caso del giovane guarito da un linfoma: «Montenero una piccola Lourdes, sempre più casi studiati dalle nostre commissioni»
di Flavio Lombardi

Guarigioni ma anche alcuni singolari fenomeni: monsignor Giusti si è rivolto al bureau medical della città francese
07 maggio 2024

LIVORNO. Livorno, il Santuario di Montenero, il rapporto dei fedeli con la Madonna, ma pure la connessione con la religione che si palesa anche da parte di chi si è sempre dichiarato non credente, un ex voto che si aggiunge in galleria oggi come ieri. Non sempre arriva un racconto tutto speciale da chi la chiesa l’ha sempre frequentata. Una visione tante volte quasi illuministica, dove semmai, fino a che non c’è bisogno, si parla con un Dio personale, un rapporto intimistico, un afflato religioso che passa attraverso il cuore.

Accendere un cero, chiedere una grazia per se o per un parente stretto, non è cosa che però appartiene solo al passato. Si va sul colle come prima, e gli ex voto continuano ad aggiungersi. «Non ho ancora conosciuto un livornese che non crede alla Madonna di Montenero, al di la degli schieramenti politici», dice Monsignor Giusti, livornese ormai ad honorem coi suoi 17 anni di vescovado in città.

Ha l’esatta fotografia, sa che in fondo, almeno una volta tutti ci sono andati e tutti le hanno chiesto qualcosa. Anche se al collo portavano la medagliona con falce e martello. L’altro ieri, il racconto sul Tirreno che riguarda un giovane ragazzo guarito da un tumore, grazie alla fede e alla preghiera dei genitori, oggi brillante ingegnere che guarda ad un roseo futuro. Un caso isolato? Sembra proprio di no.

Talmente vivo l’argomento che Giusti ha dovuto chiamare il direttore del bureau medical di Lourdes per farsi insegnare come affrontare i tanti ultimi casi di cui si è venuti a conoscenza. Fatti a volte inspiegabili. Dalla Francia, e insieme ad una commissione composta da medici del nostro ospedale ma anche primari a Pisa, teologi, e finanche non credenti, lavorano e indagano per valutare accadimenti. «Cose di cui non c’è spiegazione plausibile, nemmeno remota. Che ci facciano intuire se si tratta di miracolo e non di grazia o semplice coincidenza. Occorre verificare che l’evento sia davvero singolarissimo».

Questa commissione, nella quale c’è anche un medico livornese accreditato dalla congregazione dei santi di Roma, è attiva e si riunisce tre o quattro volte all’anno per esaminare i casi da affrontare. «Uno dei quadri più recenti che ho benedetto e messo in galleria, - riprende il monsignore - racconta di un livornese che cadde in fondo alla stiva di una nave durante la movimentazione di containers. Andato in coma, portato al centro risvegli di Lodi dopo anni è tornato fra noi e mi ha raccontato la sua storia. Mentre cadeva, capendo che andava incontro a morte certa, si raccomandò alla Madonna, dicendole che se si fosse salvato, avrebbe reso pubblico l’episodio. Prima dell’impatto sentì una voce che gli disse che sarebbe tornato alla sua famiglia sano e salvo. Ha voluto raffigurare, secondo tradizione labronica, questo quadro, ora appeso».

Ma biologi, medici, stanno analizzando altri fatti che rappresentano un mistero. «Il vescovo deve essere scettico fino a che carta non canta. Come spiegare quella dottoressa che in seguito ad un incidente automobilistico aveva una necrosi cerebrale, data per spacciata e con i colleghi che sono venuti a Montenero a fare una supplica? Questo cervello si è riparato da solo e non esiste letteratura in medicina che lo spieghi. Un altro caso, mentre ero in compagnia al Santuario del governatore Giani. Mi avvicinò una giovane signora in lacrime. Cinque anni prima era venuta in preghiera prima di cominciare il ciclo di chemio a Pisa per un tumore grosso come un’arancia. Le fecero una risonanza di controllo prima di procedere e non c’era più nulla, tranne un segno che sembrava una cicatrice. Pare non essersi mai ammalata e mai avrebbe creduto di essere ascoltata».

Nonostante le evidenze, vanno eliminate tutte le possibilità alternative “prima dire che c’è la mano della Madonna”. Un vescovo prudente che non esclude spiegazioni scientifiche a ciò che può in prima battuta apparire volontà divina. «Perché a volte per esempio, certe terapie non hanno effetti immediati per via del sistema immunitario della singola persona. Che guarisce, ma per merito della medicina. Non si deve essere frettolosi». E anche mettere in conto che tante grazie possano essere spiegate con una dimensione psico somatica. “E a me sta anche bene asserire che in molti casi la religione faccia da catalizzatore alle energie psico somatiche che ti fanno guarire. Fosse dimostrato questo - ride, ndr - la religione la deve passare la mutua».

C’è una correlazione causa effetto documentata. Ci si chiede come mai. Solo cose scatenate dalla mente o c’è anche altro? Monsignor Giusti chiama a raccolta credenti e non, usando la ragione. Fa un altro scatto sulla realtà livornese di oggi. «Il carattere spigoloso, irriverente di quando c’era la visione del solidarismo marxista, che portava una città comunista come questa ad aiutare il prossimo. Oggi molto di questo impianto è crollato, ha preso il sopravvento un pensiero libertario, individualista, dove ognuno pensa per conto suo. Il comunista di una volta, mangiava i preti, ma ha prodotto realtà come l’Svs, le cure palliative».

La Madonna di Montenero, sotto la lente in Vaticano. proprio dalla Santa Sede che hanno esortato Monsignor Giusti a contattare quelli di Lourdes. «Livorno è una piccola Lourdes. Anzi, ci sono anni in cui accadono più cose qui da noi, che laggiù».
view post Posted: 7/5/2024, 17:21 La veggente di Trevignano condannata per bancarotta. Ora fa la custode di statue sanguinanti e piangenti - Mens sana in corpore sano
Il frate Scozzaro e i Francescani dell'Immacolata: https://laici.forumcommunity.net/?t=54875973


www.fanpage.it/roma/madonna-di-tre...maltrattamenti/

MADONNA DI TREVIGNANO, NEWS SU GISELLA CARDIA
7 MAGGIO 2024

Madonna di Trevignano, le chat su donazioni e profezie tra Gisella e Scozzaro, il frate arrestato per maltrattamenti
Nell’informativa della Polizia di Stato alla Procura sull’ipotesi di maltrattamenti per cui padre Scozzaro è ai domiciliari insieme ad un adepto, ci sono chat con Gisella Cardia, la veggente di Trevignano Romano. Il frate le corregge i messaggi per i fedeli e parlano di donazioni.
A cura di Alessia Rabbai

Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia, la presunta veggente di Trevignano Romano, che dice di vedere la Madonna, la quale le affiderebbe messaggi per i fedeli, avrebbe avuto uno stretto legame e interagito a lungo con l'ex frate Giulio Maria Scozzaro, attualmente dimesso dall'ordine dei francescani dell'Immacolata di Collesano in provincia di Palermo. Gestiva Casa Mariana, arrestato per presunti maltrattamenti, da febbraio scorso è ai domiciliari. A provare il loro stretto rapporto ci sono pagine e pagine di trascrizioni delle chat intercorse tra i due che Fanpage.it ha letto, nelle quali si parla anche di donazioni dei fedeli. Proprio a padre Scozzaro Gisella Cardia inviava i "messaggi ricevuti dalla Madonna" per farseli correggere, prima di condividerli con i seguaci.

Padre Scozzaro arrestato per maltrattamenti
Il legame tra padre Scozzaro e Gisella Cardia è evidenziato nell'informativa della Polizia di Stato inoltrata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, a conclusione dell'attività investigativa svolta nei confronti appunto di Giambattista Scozzaro, ossia padre Giulio Maria, e di un suo adepto, Carlo Mazzola, verso i quali l'ipotesi di reato è di maltrattamenti nel confronti dell'ex moglie di quest'ultimo e dei suoi figli. Specifichiamo per completezza d'informazione che Scarpulla non è indagata in merito ai fatti di Collesano e che ne è completamente estranea.

Nell'informativa della Polizia di Stato c'è scritto: "Le profezie mistico-religiose di Scozzaro avevano anche una precisa fonte: i messaggi della Vergine Maria affidati a Gisella Cardia. […] L’attività di analisi del telefono di Scozzaro ha consentito di
trovare precisi riscontri del particolare rapporto che lega l’ex frate alla veggente: i
due condividevano pensieri sull’arrivo di imminenti guerre, di carestie, di una
fine del mondo che non sarebbe tardata ad arrivare, perché questo era il contenuto
dei messaggi che la Madonna affidava alla veggente, oltre la condivisione di un
giudizio negativo espresso sull’attuale Pontefice, Papa Bergoglio".

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Madonna di Trevignano, il vescovo: "Chi segue Gisella si autoesclude dalla Chiesa"
Le chat tra padre Scozzaro e Gisella Cardia
Per citare qualche esempio delle conversazioni tra i due, Gisella Cardia ha inviato a padre Scozzaro il 18 ottobre 2022 il "messaggio della Madonna". E lui si è offerto di correggerlo prima di divulgarlo ai fedeli. Nella chat si legge "Si deve correggere" scrive il frate, e Gisella risponde "Infatti, vuole pensarci Lei?". "Tra poco mi libero e poi te lo invio”.

Il 10 novembre 2022 Gisella ha inviato di nuovo un messaggio a Scozzaro, il quale si lamentava con la veggente ritenendo, che fosse stato già corretto da altri: "Sei stata aiutata a scrivere questo messaggio. Forse pensavi che ero troppo impegnato?".


Il 17 novembre 2022 Scozzaro incalzava in chat Gisella in merito ad una donazione che avrebbe dovuto ricevere e quest’ultima gli ha risposto che non poteva insistere, perché la persona diceva di aver già speso tanti soldi per acquistare una casa. "Se ci penserà – scrive Scozzaro a Gisella – vuol dire che non ha fiducia in te".

E ancora, il 30 novembre 2022 Scozzaro aiutava Gisella a scrivere un messaggio in modo da rispondere alle domande dei giornalisti, che hanno seguito con attenzione il caso di Trevignano Romano, alle quali ha fatto seguito il verdetto della commissione diocesana di Civita Castellana e del vescovo Marco Salvi, che si è espresso con la formula "Constat de non supernaturalitate".

Padre Scozzaro "guida spirituale" di Gisella Cardia
Padre Scozzaro ha partecipato all'incontro di preghiera del 16 ottobre 2022, quando la presunta veggente, a suo dire, avrebbe visto la Madonna e Padre Pio. Scozzaro è stato accostato alla figura di Gisella Cardia, che lo ha definito "uno dei sacerdoti che mi guida spritualmente" e "colui che ha gli occhi di Gesù". Lui però ha preso le distanze dai fatti di Trevignano Romano, chiarendo di "non saperne nulla, né di avere alcun accordo con quel gruppo" e di non essere il padre spirituale della veggente. Ha specificato come la casa di preghiera del sacerdote e l'associazione dei coniugi Cardia fossero due realtà ben distinte, assicurando sull'autenticità dei messaggi mariani diffusi da Gisella Cardia, ma non sulla sua persona né sulla vita privata".
view post Posted: 7/5/2024, 03:29 Invita chierichetto a pranzo e lo violenta: 2 anni e 1 mese a don Nicola De Rossi in appello. E fa ancora il prete - La stanza del peccato
www.diocesipadova.it/wd-annuario-p...de-rossi-15553/
PRESBITERO DIOCESANO
De Rossi don Nicola
Nome:Nicola
Cognome:De Rossi
Tipo:Presbitero diocesano
Data di nascita:08-10-1977
Data ordinazione:09-06-2002
Residenza:
view post Posted: 6/5/2024, 20:01 Prete con pistola e coltello fermato a San Pietro - Attualità
https://m.dagospia.com/dio-vede-e-provvede...palkovic-393888

DIO VEDE E PROVVEDE. MA È MEGLIO ESSERE ARMATI - LA VERSIONE DEL PRETE CECO, MILAN PALKOVIC, BECCATO IN PIAZZA SAN PIETRO CON UNA PISTOLA AD ARIA COMPRESSA, UN TAGLIERINO E UN CACCIAVITE NELLA BORSA, NON HA CONVITO GLI AGENTI. IL RELIGIOSO SOSTIENE CHE GLI STRUMENTI SERVISSERO PER "DIFESA PERSONALE", E CHE LA BORSA NON FOSSE LA SUA - PALKOVIC, PRIMA DEI CONTROLLI PER ENTRARE IN VATICANO, HA PASSATO LA BORSA A UN'ALTRA PERSONA, INSOSPETTENDO GLI AGENTI CHE...

06.05.2024 12:27

DIO CI PROTEGGE? MA E MEGLIO NON FIDARSI TROPPO - UN PARROCO E' STATO FERMATO A PIAZZA SAN PIETRO...

Estratto dell’articolo di Luisa Urbani, Marco De Risi per "Il Messaggero

«Sono per difesa personale e la borsa è di un'altra persona». Si è giustificato così Milan Palkovic, il sacerdote che ieri mattina è stato fermato dagli agenti con una pistola ad aria compressa e altre armi, durante i controlli attenti che vengono fatti dalla polizia ai varchi di sicurezza di Piazza San Pietro.

La scoperta del "piccolo arsenale" è avvenuta alle 9, quando lungo il colonnato del Bernini c'era una folla di fedeli. Tutti in fila in attesa di passare sotto i metal detector per accedere alla piazza e poter assistere all'Angelus del Papa.

Il sacerdote, un 59enne originario della Repubblica Ceca, forse pensava di non dare nell'occhio e di eludere l'ispezione grazie all'abito talare. Ma il contenuto del borsello non poteva certo sfuggire ai poliziotti del commissariato Borgo che, vedendo Palkovic passare la borsa a un'altra persona prima dei controlli, si sono insospettiti e gli hanno chiesto di consegnarla.

Una volta aperta la sacca, la sorprendente scoperta. Oltre alla pistola ad aria compressa - che tra l'altro non aveva il tappo rosso come previsto dalla legge - nella borsa c'erano due coltelli, un taglierino e un cacciavite.

Immediata la reazione del sacerdote che si è subito difeso dicendo che la borsa non era la sua, ma del fedele che si trovava con lui e con il quale era venuto, insieme ad altri pellegrini, in visita a Roma. Una versione che però non ha convinto gli agenti che hanno quindi portato Palkovic e il proprietario della borsa, un sessantenne anche lui originario della Repubblica Ceca, in commissariato per ulteriori accertamenti.



I due, che non hanno precedenti penali, hanno ribadito di avere con loro le armi solo ed esclusivamente per difesa personale in caso fossero stati aggrediti. Una versione poco convincente. Il sacerdote è stato denunciato per porto abusivo di armi. Nessun provvedimento, almeno per il momento, nei confronti del fedele che era con lui.

[…] Gli agenti dovranno capire per quale motivo il religioso avesse a tracolla il borsello del sessantenne. Non è chiaro se Palkovic si sia offerto di portarlo all'interno della piazza oppure se sia stato il sessantenne a chiedergli di tenere la borsa nella speranza di poter passare il filtraggio senza problemi trattandosi di un prete. […]
view post Posted: 5/5/2024, 18:04 Prete con pistola e coltello fermato a San Pietro - Attualità
Dalla Cechia con amore il parroco 59enne: "per difesa personale". Non si fidava del suo dio burlone

prete

www.romatoday.it/cronaca/prete-armi-san-pietro.html

CRONACA BORGO / PIAZZA SAN PIETRO
Pistola e coltelli nel borsone: parroco trovato con le armi in piazza San Pietro
Il sacerdote fermato dagli agenti del commissariato Borgo aveva nel borsone un piccolo arsenale


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Andava in giro con una borsa piena di armi il parroco che è stato fermato, in piazza San Pietro, dagli agenti del commissariato Borgo.

Le armi nella borsa
La scoperta del piccolo arsenale che il prelato si portava dietro, è avvenuta verso le 9 di domenica 5 maggio, grazie all’azione di pre-filtraggio che gli uomini della polizia di Stato stavano effettuando nei varchi antistanti il colonnato di piazza San Pietro. Nel controllare la borsa di un uomo, vestito in abiti talari, gli agenti hanno trovato una pistola ad aria compressa, due coltelli, un taglierino ed un cacciavite.

Il sacerdote
L’uomo, un cinquantanovenne nato e residente nella repubblica Ceca, ha dichiarato che la borsa fosse di un suo compagno di viaggio, un altro sacerdote ceco classe 1964. Entrambe erano a Roma con un gruppo di fedeli per assistere alla messa domenicale del Papa. Portati negli uffici di polizia del commissariato Borgo, è stato accertato il loro status sacerdotale.

Il parroco cinquantanovenne trovato in possesso del piccolo arsenale, ha dichiarato che quanto gli agenti hanno trovato nel borsone, fosse stato portato per ragioni di difesa personale. Il sacerdote è stato denunciato per porto abusivo di armi.

https://www.adnkronos.com/cronaca/parroco-...2MEnPg4CEDJn13z

Parroco con armi a San Pietro: "Sono per difesa personale"
Il 59enne della Repubblica Ceca fermato con una pistola ad aria compressa, due coltelli, un taglierino e un cacciavite

05 maggio 2024 | 17.39

"Sono per difesa personale". E' quanto ha detto un parroco in abito talare ai poliziotti che è stato fermato questa mattina, attorno alle 9, in piazza San Pietro. L'uomo, 59 anni proveniente dalla Repubblica Ceca, all'interno di un borsello che aveva con sé custodiva una pistola ad aria compressa, due coltelli, un taglierino e un cacciavite. Il parroco è stato fermato dal personale del commissariato Borgo durante i controlli ai varchi prefiltraggio.

Il borsello è risultato comunque appartenere ad un altro ceco di 60 anni, che insieme al prelato faceva parte del gruppo di fedeli arrivato in pullman dalla Repubblica Ceca per assistere all'Angelus del Papa. Entrambi sono stati bloccati e portati al commissariato Borgo. Il parroco è stato denunciato per porto abusivo di armi.
view post Posted: 4/5/2024, 23:38 Chiesa palazzinara: 180 mln di cemento nel polmone verde di Caserta - Attualità
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La visita all'ex Macrico
di Nadia Verdile

Venerdì 3 Maggio 2024 Ultimo aggiornamento 07:00

Macrico, De Luca dice: «si farà». Ieri mattina, a Grazzanise, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’ambito della manifestazione per l’apertura del Centro per la formazione delle coscienze e dei mestieri, rivolgendosi al vescovo Pietro Lagnese, ha confermato, in apertura e chiusura della manifestazione: «Come già detto, nei giorni scorsi, all’arcivescovo Lagnese, l’ex Macrico diventerà parco pubblico». Da mesi sono in corso incontri tra la Fondazione Casa Fratelli tutti e gli uffici della Regione nell’ottica di costruire percorsi comuni. «La parte a cui fa riferimento il presidente De Luca – ha spiegato don Antonello Giannotti che è presidente dell’Istituto diocesano sostentamento clero – è quella che nel masterplan, presentato lo scorso anno, è chiamata “Parco della biodiversità”. Per questa zona del Campo Laudato si’ la Regione Campania ha previsto un finanziamento di trenta milioni di euro». Sono euro che verranno dal Fondo per lo sviluppo e la coesione che ha carattere pluriennale ed è finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale. «Apprendiamo delle dichiarazioni pubbliche del presidente De Luca – dicono dalla Fondazione – sull’impegno della Regione Campania per il Campo Laudato si’. Siamo sicuramente contenti e attendiamo che l’iter faccia il suo corso».


Ex Macrico, apertura a rischio: «Garantire sicurezza nei viali»

Dunque, la parte che beneficerà di questo finanziamento sarà quella dove saranno ospitate specie vegetali e animali per ripopolare il primo quadrante dell’ex-Macrico.

Localizzato nell’area a Nord-Est, quasi del tutto libera da edifici, in cui prevale l’elemento naturale e che si apre dialogando con la città. Dal masterplan si prevede che quest’area possa ospitare un “parco naturale esperienziale” aperto alla città e collegato al tessuto urbano circostante, un “museo sensoriale”, un “collaboratorio per la biodiversità” realizzato attraverso la rigenerazione di un manufatto esistente dove si promuoveranno e realizzeranno percorsi di co-progettazione e attività connesse e funzionali all’ideazione e produzione di servizi ecosistemici. Intanto, mentre si procede sul versante istituzionale, la Chiesa va avanti a tambur battente per prepararsi al 1° giugno.



«A seguito delle autorizzazioni ricevute dalla Soprintendenza nel corso del tavolo prefettizio – fanno sapere dalla Fondazione –, la settimana prossima inizieranno i lavori di messa in sicurezza dell’area verde posta all’ingresso del Campo, proprio quella destinata a diventare il “Parco della biodiversità” in modo che questo spazio verde possa essere fruito dai cittadini già a partire dalle prossime settimane». L'inizio dei lavori di messa in sicurezza che stanno per partire sono a carico della Chiesa di Caserta e prescindono dai fondi che arriveranno; l’obiettivo è rendere fruibile parte dell’area ancor prima dei lavori previsti dal progetto perché si possa cominciare a vivere l’ex Macrico, a beneficiare del verde che vi insiste. «Prendersi cura di ciò che si prende cura di noi, cioè il Creato, – concludono dalla Fondazione – ed iniziare ad occuparsi degli alberi e dei prati presenti nel sito; questo è l’obiettivo che il vescovo, l’Istituto sostentamento clero e la Fondazione si sono posti nel breve termine, convinti che il miglior metodo per portare avanti la rigenerazione del Macrico sia quello di prendersene cura con gesti pre-progettuali, aprire il cancello e cominciare a vivere questo luogo».
view post Posted: 4/5/2024, 21:51 Vescovo si infratta in albergo col giovane amante e finge rapimento - La stanza del peccato
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Sabato 04 maggio ore 21:44

Il vescovo di Chilpancingo Guerrero Salvador Rangel non è stato rapito come si credeva, il religioso è entrato volontariamente in un motel con un altro uomo.
Mons. Rangel Mendoza è stato denunciato la scomparsa da lunedì scorso. Contrariamente a quanto accennato dal sacerdote, l'incidente non è stato un rapimento come ha detto nelle sue dichiarazioni, poiché le telecamere di sicurezza del luogo mostrano che il vescovo è entrato volontariamente con un giovane senza alcuna pressione.
Le autorità hanno trovato lubrificante, preservativi, cocaina e pillole di Viagra nella stanza dove è stato con il suo compagno.
Il vescovo emerito della diocesi di Chilpancingo Salvador Rangel è stato trovato nudo in un motel a Cuernavaca, insieme a un pacchetto di preservativi, gel lubrificante intimo e pillole di Viagra.
Secondo il rapporto di dimissione volontaria del vescovo di quell'ospedale e il rapporto del dipartimento dei servizi sociali, Rangel ha fatto uso di cocaina prima di perdere conoscenza, per questo lo hanno portato in ospedale.
Le versioni indicano che è andato alla pizzeria situata nel comune di Emiliano Zapata per vedere un operaio locale. Inoltre, le autorità hanno confermato che ci sono video del clero che entra volontariamente nel motel con un bel giovane atletico.
Per conoscere la sua identità, le autorità ospedaliere hanno chiamato il motel e il direttore ha risposto che il luogo opera come hotel e motel, che il paziente non si è registrato perché il suo soggiorno sarebbe stato breve nel servizio di motel.
Questa mattina il presidente Andrés Manuel López Obrador ha dichiarato che il fatto è in corso di indagine, poiché il vescovo afferma di essere stato privato della sua libertà.
Portale Notizie
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https://www.milenio.com/estados/obispo-ran...l-pie-comisario

Mons. Rangel Mendoza è entrato nell'hotel accompagnato e in buona salute, prima della denuncia della scomparsa
Secondo il commissario statale di Pubblica Sicurezza di Morelos, José Ortíz Guarneros, le telecamere dell'hotel mostrerebbero che il vescovo emerito era in buona salute quando è entrato nell'hotel.
Vescovo Salvador Rangel Mendoza (Foto: Jesús Quintanar)

David Monroy
Cuautla, Morelos /05/02/2024 10:50:00

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Il vescovo emerito di Chilapa-Chilpancingo , Salvador Rangel Mendoza , sarebbe rimasto in un albergo di Cuernavaca , durante il tempo in cui era considerato disperso, come sarebbe dimostrato da video che mostrano che il chierico entrò in quel luogo con i suoi piedi e in compagnia di un'altra persona.

Lo ha rivelato il commissario statale alla Sicurezza (CES), José Ortiz Guarneros , che ha confermato che è stato all'Hotel Real Ocotepec che Rangel Mendoza sarebbe rimasto sabato 27 e domenica 28, finché non è stato soccorso dalla Croce Rossa. , come riportato nelle informazioni in tuo possesso.

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Mons. Rangel Mendoza aveva in corpo cocaina e benzodiazepine, secondo un esame tossicologico
Mons. Rangel Mendoza non può testimoniare davanti alla Procura di Morelos a causa del suo stato di salute
Il vescovo Rangel è stato denunciato come scomparso sabato scorso, dopo aver lasciato la sua casa venerdì. Domenica è arrivato come sconosciuto all'ospedale “José G. Parres” di Cuernavaca e non è stato identificato fino a lunedì. Da lunedì sera si trova in un ospedale privato.

Lunedì stesso, il pubblico ministero Uriel Carmona ha dichiarato che i fatti costituivano un sequestro di persona , poiché erano state prelevate somme di denaro dalle sue carte, ma mercoledì è stato confermato che nel corpo del sacerdote sono state trovate cocaina e benzodiazepine , il che fa credere che CES che non si è trattato di reato.

"Per quanto ne sappiamo è entrato volontariamente in albergo con una persona dello stesso sesso, quella persona poi se n'è andata, ma non sappiamo altro, perché non lo so, siamo andati a chiedere informazioni, ma no, la Procura L'ufficio era già arrivato e non ce lo hanno fatto sapere." "hanno permesso", ha detto il funzionario.
Ha insistito sul fatto che è ancora discutibile se la scomparsa del prelato sia stata un rapimento esplicito, poiché nessun elemento lo indica.

"Pensiamo che non si tratti di un sequestro espresso, ma il pubblico ministero (Uriel Carmona Gándara) dovrà dimostrare perché si è trattato di un sequestro espresso, in base a ciò che ha detto, e bene, ciò continuerà a dare qualcosa da dire", ha espresso. .
Infine, Ortiz Guarneros ha precisato che l'informazione relativa al CES è già stata consegnata alla FGE.

www.catholic-hierarchy.org/bishop/branmen.html

Mons. Salvador Rangel Mendoza , OFM
Vescovo emerito di Chilpancingo-Chilapa , Guerrero, Messico
Eventi
Data Età Evento Titolo
28 aprile 1946 78.01 Nato
19 dicembre 1973 27.6 Professo Membro dell'Ordine dei Frati Minori
28 giugno 1974 28.1 Ordinato Sacerdote Sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori
12 marzo 2009 62.8 Nominato Vescovo di Huejutla , Hidalgo, Messico
5 giugno 2009 63.1 Ordinato Vescovo Vescovo di Huejutla , Hidalgo, Messico
20 giugno 2015 69.1 Nominato Vescovo di Chilpancingo-Chilapa , Guerrero, Messico
28 ottobre 2017 71,5 Nominato Amministratore Apostolico di Ciudad Altamirano , Guerrero, Messico
9 luglio 2019 73.1 Cessato Amministratore Apostolico di Ciudad Altamirano , Guerrero, Messico
11 febbraio 2022 75,7 Pensionato Vescovo di Chilpancingo-Chilapa , Guerrero, Messico

https://www.infobae.com/mexico/2024/05/03/...l-y-uso-viagra/

MESSICO
L'episcopato messicano chiede di smettere di speculare su mons. Salvador Rangel; Le versioni indicano che andò in un motel e usò il Viagra
La Croce Rossa ha categoricamente negato che una delle sue ambulanze sia stata utilizzata per trasportare il religioso
Di
Eduardo Marsan

3 maggio 2024 13:49 EST
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Salvador Rangel Mendoza (Reuters)
Salvador Rangel Mendoza (Reuters)
Nel pomeriggio di lunedì 29 aprile è stata denunciata la scomparsa del vescovo emerito di Chilpancingo, Guerrero, Salvador Rangel Mendoza, visto l'ultima volta a Jiutepec, Morelos, situazione che da allora è stata trattata come un rapimento.

Attraverso un comunicato, la Conferenza dell'Episcopato messicano (CEM) ha confermato sulla sua pagina Facebook la scomparsa – dal 27 aprile – del Vescovo emerito della diocesi di Chilpancingo-Chilapa, Guerrero.

Le autorità ecclesiastiche hanno invitato le autorità di Guerrero, Morelos e il governo federale ad agire in modo coordinato affinché il vescovo possa tornare a casa sano e salvo; Allo stesso modo, hanno esortato i sequestratori a somministrare loro i farmaci necessari per mantenersi in salute, oltre a chiedere aiuto alla popolazione per fornire informazioni che possano aiutarli nella loro localizzazione.

Posizione
Successivamente, sui social network, la Procura Generale dello Stato di Morelos ha confermato l'ubicazione di Rangel Mendoza vivo, che riceveva cure mediche presso l'Ospedale Generale di Cuernavaca, dottor José G. Parres. D'altro canto, il pubblico ministero di Morelos, Uriel Carmona , ha confermato che la scomparsa del vescovo avrebbe potuto trattarsi di un “sequestro espresso” e ha assicurato che, in via preliminare, il suo stato di salute sembrava stabile.

Hotel e viagra

Ore dopo la sua localizzazione, sono iniziate le speculazioni su cosa gli sia successo. Una di queste versioni ruota attorno al fatto che non sia stato rapito, ma che sia effettivamente entrato in un motel da solo, accompagnato da un altro uomo, ipotesi rafforzata dall'omicidio. risultati dell'esame tossicologico effettuato, che "presumibilmente" ha evidenziato il consumo di cocaina e Viagra.

Ciò è avvenuto dopo che le autorità di Morelos hanno rivelato dettagli significativi sul vescovo emerito, in un motel di Cuernavaca, poiché secondo quanto riferito dalla Commissione statale di pubblica sicurezza (CES), egli è stato “trovato in uno stato di deterioramento neurologico , dopo essere entrato nell'ospedale luogo accompagnato volontariamente da un’altra persona”.

Reazioni
Vale la pena ricordare che la delegazione Morelos della Croce Rossa messicana , attraverso un comunicato, ha categoricamente smentito che una delle sue ambulanze fosse stata utilizzata per trasportare il sacerdote, contrastando così la versione secondo cui il vescovo sarebbe stato trovato in un albergo e portato in ospedale. generale di Cuernavaca.

“In relazione a quanto commentato da alcuni media riguardo al trasferimento di Mons. Salvador Rangel in una delle nostre unità, si tratta di informazioni false. È importante sottolineare che l'ambulanza n. 57 (...) appartiene al nostro parco veicoli (...), tuttavia, non è stata utilizzata dalla nostra istituzione per il trasporto della persona summenzionata ", ha precisato l'agenzia nella sua delimitazione. .

Allo stesso modo, l’Episcopato ha diffuso un comunicato in cui ringrazia coloro che hanno espresso la loro genuina preoccupazione per la situazione: “Vogliamo ringraziare la genuina preoccupazione di diverse persone, gruppi e istituzioni, per la scomparsa temporanea e ora per lo stato di salute del Vescovo emerito ”.

“Come Chiesa abbiamo fiducia nelle istituzioni e questo ci porta a lasciare le relative indagini nelle mani delle autorità. Per ora chiediamo solo, rispettosamente, che si evitino congetture e speculazioni che indeboliscano inutilmente il caso, tenendo conto della dignità umana", si legge nel testo dell'organizzazione religiosa per porre fine ad ogni tipo di versione riguardo al caso.

“Non appena avrà le condizioni di salute richieste, lo stesso vescovo Salvador Rangel rilascerà la sua dichiarazione e riferirà tempestivamente” conclude il documento.

Salvador Rangel ha riconosciuto che ci sono anche persone che rifiutano di dare alle donne uno status paritario
view post Posted: 3/5/2024, 21:10 Diocesi di Sorrento e Ischia. Parrocchiani e Comune difendono diritto di patronato - Attualità
https://www.difesapopolo.it/Diocesi/Asiago...uolo-di-parroco

Asiago, è don Antonio Guarise il candidato al ruolo di parroco
Lo ha presentato il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, nella serata di venerdì 3 maggio al consiglio comunale riunito in seduta straordinaria. Secondo le norme del Giuspatronato comunitativo, di cui la parrocchia di Asiago gode dal sedicesimo secolo, domenica 26 maggio i capifamiglia si recheranno alle urne per votare il nuovo parroco.

Asiago, è don Antonio Guarise il candidato al ruolo di parroco
03/05/2024
Il vescovo della Diocesi di Padova, mons. Claudio Cipolla, è intervenuto nella serata di venerdì 3 maggio alla seduta straordinaria del Consiglio comunale di Asiago per presentare, nel contesto dell’applicazione del giuspatronato comunitativo, il nome del candidato parroco per la comunità di San Matteo di Asiago.

Nel suo discorso il vescovo Claudio, dopo aver ringraziato mons. Roberto Bonomo per il servizio prestato in questi anni, ha ripercorso la particolarità del giuspatronato di Asiago che fa emergere l’impegno, tra parrocchia e amministrazione comunale, alla collaborazione e al dialogo costruttivo per il bene comune, nel rispetto delle reciproche competenze.
Il vescovo prima di presentare il candidato ha ricordato anche il ruolo e i compiti del parroco e il profilo che deve avere.

E infine il nome proposto: è don Antonio Guarise, attuale parroco di Conca di Thiene.
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Originario di Varese, don Guarise è cresciuto a Rossano Veneto ed è stato ordinato nel 1984; ha 65 anni. È stato vicario parrocchiale nella parrocchia della Madonna Incoronata a Padova, quindi Santi Angeli in zona Guizza, sempre nel capoluogo e infine nella parrocchia del Duomo di Monselice.

Nel 1996 è nominato parroco a Carmignano di Sant’Urbano, al confine sud della Diocesi, incarico che si allarga, poi, alle vicine parrocchie di Balduina e Ca’ Morosini, fino a quando nacque l’unità pastorale di Sant’Urbano, di cui divenne parroco moderatore. Dall’autunno 2007 è parroco alla Conca di Thiene. In questi anni don Guarise è stato membro del Consiglio presbiterale per il Vicariato di Villa Estense (2003-2008) e vicario foraneo del Vicariato di Thiene dal 2013 al 2018.

Il Giuspatronato comunitativo
La parrocchia di Asiago è l’unica in Diocesi di Padova in cui vige ancora il giuspatronato comunitativo, particolare istituto le cui radici risalgono al XVI secolo e prevede che il vescovo proponga il candidato parroco, ma che siano poi i capifamiglia di Asiago ad approvarne l’elezione.

Diciotto anni fa, il 6 settembre 2006, fu l’allora vescovo mons. Antonio Mattiazzo a portare la candidatura di mons. Roberto Bonomo, tuttora alla guida della parrocchia, ma che ha presentato nei mesi scorsi al vescovo le dimissioni per raggiunti limiti di età.

I prossimi passi
Il vescovo Claudio – che per l'occasione era accompagnato dal vicario generale, mons. Giuliano Zatti, dal vicario foraneo e parroco dell’unità pastorale di Gallio, don Federico Zago e dai preti in servizio ad Asiago: lo stesso mons. Roberto Bonomo, arciprete uscente di San Matteo, e don Nicola Cauzzo, vicario parrocchiale – ha annunciato che sabato 11 maggio parteciperà alla Grande Rogazione e celebrerà l’Eucaristia al Lazzaretto, affidando al Signore il bene della comunità Asiaghese e dello stesso don Antonio Guarise, in attesa della votazione dei capifamiglia che si terrà domenica 26 maggio.

https://www.lavocedellevalli.it/elezioni-i...o-fino-al-1940/

Elezioni? In Valle Imagna anche il parroco veniva “votato”, a Sant’Omobono fino al 1940
La domanda e l’offerta si confrontavano, inaugurando trattative impensabili tra la Curia e i parrocchiani.
di Luca Bugada
3 Maggio 2024



La Valle Imagna e la sua particolare forma di devozione religiosa, un legame identitario e caratteristico, una chiave di lettura preziosa per comprendere usanze e costumi secolari: “Soprattutto nel passato […] dominava forse un rigore eccessivo, presente soprattutto nelle persone anziane, quasi un giansenismo, che si tramandava per tradizione e si esprimeva con una valutazione di fatti ed eventi negativa” (M. Frosio, Preti di Valle Imagna. Esperienze pastorali raccolte da un sacerdote della comunità, in Gente e terra d’Imagna, Collana di cultura valligiana, ed. Centro Studi Valle Imagna, 2004).

Un’interpretazione della storia e della realtà segnata da un pessimismo antropologico, da una sfiducia nei confronti del prossimo, nonché da un continuo riferimento, particolarmente esplicito nella predicazione, alla presenza del male, al “concetto del peccato e [al] senso di colpa”. Gli uomini coltivavano abitualmente lo scrupolo e lo zelo, accostandosi con difficoltà “alla Comunione durante la messa quotidiana e domenicale” e solo dopo “avere prima fatto una buona confessione e praticato un profondo esame di coscienza”.


Il limitato e procrastinato accostarsi alla particola non è da intendersi come sintomo di una disaffezione comune alla gente del tempo, ma di un diffuso timore riconducibile all’immagine veterotestamentaria propria di un Dio severo e vendicativo (Dio ti vede): “Era la concezione di una divinità onnipresente, pronta a castigare l’uomo, specialmente quando sbagliava e peccava, rendendo difficile il perdono”. La catechesi, infatti, “era poco orientata a trasmettere negli uomini il concetto di Dio-padre, o Dio-amore” privilegiando la presentazione e l’esemplarità della virtù eroica della purezza, da viversi nella rettitudine costante tanto di pensiero quanto di azione. Il senso del dovere, in sintesi, precedeva e fondava la carità stessa, non viceversa. La liturgia domenicale preconciliare “non era molto partecipata”. Il sacerdote, celebrando in latino e rivolgendo le spalle ai fedeli presenti, “impediva che la gente fosse coinvolta”.

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Voce delle valli Trony Zogno dal 2 al 22 maggio 2024 - La Voce delle Valli
Ad accostarsi al Sacramento, “dopo l’Elevazione […] [e] le litanie della Madonna” erano perlopiù le donne, timorose e tremanti. La messa “terminava, dopo la benedizione eucaristica, con la recita mnemonica del prologo del vangelo di San Giovanni; seguivano poi le tre Ave Maria, la Salve Regina e la preghiera dell’Arcangelo San Michele, invocando la protezione sul nemico maligno”. La presenza del male rappresentava, pertanto, una compagnia e un pensiero costanti in ogni ambito del vissuto valdimagnino: una paura da esorcizzare, con cui confrontarsi e battagliare quotidianamente, nel foro interno ed esterno. Il sacerdote rivestiva un ruolo decisivo, facendo da tramite tra il mondo terreno e quello soprannaturale, divenendo una figura imprescindibile per esortare i fedeli alla buona battaglia, riprendendoli, sferzandoli ed educandoli, dosando con cura severità e magnanimità.

Il presbitero doveva sapere incarnare tutte quelle qualità richieste al fedele: il gregge, quindi, non solo si mostrava intransigente con se stesso, ma anche nei confronti del proprio pastore. Non è un caso che “alcune parrocchie [godessero di] un diritto in base al quale, ad ogni elezione del nuovo parroco, fosse proposta ai capi famiglia una terna di sacerdoti candidati a concorrere a quella parrocchia, diventando titolari della Prebenda del Beneficio Parrocchiale”. Nonostante le parrocchie di montagna comportassero meno guadagni e prestigio per i prelati incaricati, rispetto a quelle più ricche della pianura, “i concorrenti non mancavano” e “il clero era abbondante”.


La domanda e l’offerta si confrontavano, inaugurando trattative impensabili tra la Curia e i parrocchiani: “Non sempre il prete che era stato provvisoriamente mandato dalla Curia come amministratore, per non lasciare scoperta la parrocchia, ha avuto vittoria nel ballottaggio con altri concorrenti e, in molti casi, era costretto a fare le valigie”. Si trattava di un privilegio antico, mantenuto sino al 1940 a Sant’Omobono, cioè la possibilità per il popolo di eleggere il proprio parroco. Fu il vescovo Adriano Bernareggi (1884-1953) “a persuadere la gente delle poche parrocchie, in cui i capi famiglia mantenevano questo diritto, a rinunciare al diritto di voto, per lasciare al vescovo diocesano la designazione”. Solo la personalità e il carisma dell’alto prelato riuscirono a sradicare una pratica ben congeniata e disciplinata, che “si svolgeva [mediante] un regolare concorso ufficiale”, “valutato da sacerdoti esaminatori, con l’assistenza anche di un rappresentante dell’autorità dello Stato, i quali garantivano che il candidato vincitore ave[sse] doti idonee per guidare la parrocchia”. Il voto popolare (in taluni casi “introduce[ndo] in un bussolotto fagioli bianchi e neri”, i primi per i voti favorevoli, i secondi per quelli contrari) “dava adito a divisioni” e suscitava la nascita di “partiti contrapposti” in seno alla comunità.

Foto: Centro Studi Valle Imagna
view post Posted: 3/5/2024, 17:51 New Orleans. Diocesi sotto indagine per traffico di minori a fini sessuali - La stanza del peccato
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il vescovo di New Orleans Gregory Aymond

www.theguardian.com/us-news/2024/a...yFJQOOIVeGeailm

L'arcidiocesi di New Orleans è oggetto di un'indagine sul traffico sessuale di minori, dicono i funzionari
La polizia di stato della Louisiana ha recentemente emesso un mandato di perquisizione ampio e senza precedenti

Ramon Antonio Vargas a New Orleans e David Hammer della WWL Louisiana
Mar 30 aprile 2024 21:19

L'arcidiocesi cattolica romana di New Orleans è l'obiettivo di un'indagine attiva sul traffico sessuale di minori, secondo un mandato di perquisizione ampio e senza precedenti che la polizia di stato della Louisiana ha recentemente notificato a un'organizzazione che per decenni è stata coinvolta nello scandalo delle molestie al clero della chiesa globale.

L'impiegato del tribunale penale statale dove è stato firmato il mandato ha rilasciato martedì il documento di 11 pagine. Si chiarisce che gli agenti coinvolti in un procedimento giudiziario pendente per stupro contro un prete sono arrivati a sospettare che quel caso particolare facesse parte di un modello più ampio di “abuso sessuale diffuso su minori risalente a decenni fa” che è stato “nascosto e non denunciato alle forze dell’ordine”.

Un prete americano accusato di aver violentato un'adolescente nel 1975 non è idoneo a sostenere un processo, dicono gli psichiatri

In una sorprendente affermazione fatta sotto giuramento, gli agenti hanno affermato di aver già recuperato documenti che “sostenevano” l’idea secondo cui “i precedenti arcivescovi, il funzionario di più alto grado dell’arcidiocesi, non solo erano a conoscenza degli abusi sessuali e non avevano denunciato tutte le accuse a forze dell’ordine, ma hanno speso i fondi dell’arcidiocesi per sostenere gli accusati”.

Il mandato richiede "QUALSIASI e TUTTI i documenti che riguardano in qualsiasi modo l'abuso sessuale di un minore da parte di membri del clero impiegati o altrimenti associati all'arcidiocesi di New Orleans", concludendo che tali documenti "si ritiene costituiscano una violazione della" legge dello stato. contro la tratta di bambini a scopo sessuale. Si cerca inoltre "OGNI e TUTTE le comunicazioni tra l'arcivescovo di New Orleans e QUALSIASI dipartimento del Vaticano relative agli abusi sessuali su minori", tra vari altri file.

Il mandato fa riferimento a un memorandum di 48 pagine riportato per la prima volta dal Guardian nell'estate del 2023 che riassumeva i documenti segreti interni dell'arcidiocesi che la chiesa era tenuta a produrre dopo aver cercato protezione federale in caso di bancarotta nel 2020 per proteggersi da un'ondata di abusi in costante crescita. relativo contenzioso.

Il promemoria raccontava come l’attuale arcivescovo di New Orleans, Gregory Aymond, abbia ripetutamente ignorato i suoi stessi consiglieri che gli suggerivano di disciplinare e rivelare pubblicamente le identità di numerosi preti e diaconi che affrontavano accuse sostanziali e credibili di abusi.

Tali decisioni hanno in gran parte impedito al pubblico – e alle forze dell’ordine – di venire a conoscenza delle accuse fino a quando non furono riportate dai giornalisti anni, se non decenni, dopo. Ha inoltre consentito agli ecclesiastici che affrontano accuse di abusi sostanziali di raccogliere benefici finanziari redditizi che non sono stati interrotti fino a quando un giudice fallimentare non ha ordinato loro di cessare, e solo parzialmente, lasciando intatta l’assistenza sanitaria e medica.

Gli avvocati delle vittime di abusi sessuali da parte di esponenti del clero hanno avuto accesso ai documenti che costituiscono la base di quella nota chiave perché i casi dei loro clienti sono entrati a far parte della procedura fallimentare della chiesa. Quegli avvocati hanno consegnato il promemoria alle forze dell’ordine nel 2022, quando gli investigatori federali – assistiti dalle forze dell’ordine statali – hanno iniziato a indagare sul clero di New Orleans per possibile violazione della legge federale portando bambini oltre i confini statali a scopo di abuso sessuale.

Il mandato emesso martedì raccontava come gli investigatori avevano raccolto dichiarazioni di “molteplici vittime… trasportate… fuori dalla Louisiana dove avevano subito abusi sessuali”.

"Inoltre, è stato riferito che in alcuni casi, gli accusati [molestatori] hanno fatto 'doni' alle vittime di abusi con l'ordine di trasmettere o consegnare il dono a determinati preti nella scuola o chiesa più vicina", sostiene il mandato. “Si diceva che il ‘dono’ fosse una forma per segnalare a un altro sacerdote che la persona era oggetto di abusi sessuali”.

Il mandato descriveva anche come le vittime avrebbero riferito di essere state portate in un seminario che addestra i preti cattolici a New Orleans – adiacente all’arcidiocesi della città – a nuotare nudi in piscina e ad essere “aggrediti o abusati sessualmente”.

"Si è scoperto che si trattava di un evento comune ed è stato riferito che altri membri dell'arcidiocesi erano presenti nella piscina in quel momento", hanno affermato la dichiarazione giurata dei soldati. “Sebbene non tutti, molti dei presunti casi o incidenti di abusi sessuali si sono verificati su proprietà dell’arcidiocesi”.

Tali dichiarazioni hanno dato agli investigatori il ragionevole sospetto “di precedenti diffusi abusi sessuali su minori [e] hanno stabilito che erano necessarie ulteriori indagini sull’arcidiocesi di New Orleans”.

L'agente di polizia che ha ottenuto il mandato rilasciato martedì è stato lo stesso che ha arrestato il prete in pensione Lawrence Hecker, 92 anni, con l'accusa di stupro e rapimento che un gran giurì ha presentato contro il sacerdote in autunno.

Hecker, che la chiesa ha lasciato tranquillamente andare in pensione nonostante avesse riconosciuto di aver molestato diversi bambini dopo averli incontrati durante il suo ministero, si è dichiarato non colpevole in relazione alle accuse di aver strangolato un adolescente privo di sensi e poi di averlo sodomizzato mentre erano in una chiesa nel 1975. .

Il mandato allude a come la vittima in quel caso abbia denunciato l'aggressione al suo preside, Paul Calamari, “ma non è stata intrapresa alcuna azione legale”.

La dichiarazione giurata degli agenti rivela che – nel corso delle indagini su Hecker – hanno interrogato Calamari, che è descritto ma non nominato nel documento.

Durante quell'interrogatorio, Calamari confessò di aver molestato un bambino negli anni '70, un atto che alla fine lo portò a essere incluso insieme a Hecker in un elenco pubblicato dall'arcidiocesi di preti e diaconi che la chiesa di New Orleans considerava credibilmente accusati di molestatori.

Quasi immediatamente dopo la pubblicazione dell’elenco, le vittime degli abusi del clero e i loro sostenitori hanno sostenuto che l’elenco omette innumerevoli nomi che dovrebbero figurarvi. La chiesa è stata costretta ad aggiungere più di 20 nomi a quell'elenco da quando è stato pubblicato per la prima volta, in parte a causa delle indagini dell'affiliata CBS WWL Louisiana e dei suoi partner giornalisti che hanno esaminato attentamente i chierici i cui casi soddisfacevano i criteri.

Aymond ha rilasciato l’elenco degli accusati credibilmente mentre l’arcidiocesi lottava per gestire le continue ricadute della continua crisi degli abusi sessuali da parte del clero in tutto il mondo.

Si ritiene che il mandato di perquisizione rappresenti la prima volta in cui le autorità hanno cercato l’intera storia scritta della gestione dei casi di abusi del clero da parte dell’arcidiocesi sotto il suo controllo. Il giudice di New Orleans Juana Lombard ha firmato il mandato il 22 aprile e la polizia di stato lo ha notificato in un incontro con i funzionari dell'arcidiocesi tre giorni dopo.

Secondo un portavoce della chiesa, l'arcidiocesi non ha consegnato immediatamente alcun documento. La polizia di stato disponeva di una serie precedente e più limitata di documenti dell’arcidiocesi in relazione a precedenti ordinanze del tribunale relative al procedimento giudiziario di Hecker.

Martedì, il portavoce della chiesa ha detto che l'arcidiocesi di New Orleans “dibatte apertamente il tema degli abusi sessuali” da anni. E “in linea con questo”, ha detto il portavoce, “anche noi siamo impegnati a collaborare con le forze dell’ordine in questi sforzi”.

Il cancelliere del tribunale non è riuscito a ottenere una copia del mandato notificato il 25 aprile fino a martedì poiché la polizia gli ha impedito di accedere al documento e ha affermato che il verbale faceva parte di un'indagine penale in corso.

La corte lo ha fornito alla WWL e al Guardian in risposta a una richiesta di registri pubblici.
view post Posted: 3/5/2024, 15:58 L'amante di don D'Incecco denuncia marito per maltrattamenti: assolto - La stanza del peccato
https://salerno.corriere.it/notizie/cronac...NIwbhDmPerazUgB

Oliveto Citra, donna fugge con il prete e denuncia il marito per violenze. Ma il Tribunale lo assolve: accuse infondate

di Ersilia Gillio
La 31enne, che era scappata con i figli insieme al sacerdote, ha confermato che presenterà istanza in Appello

E' finita in Tribunale la storia della parrocchiana fuggita con il sacerdote, che a dicembre dello scorso anno aveva acceso i riflettori su Oliveto Citra, cittadina in provincia di Salerno. Don Umberto e una 31enne di Battipaglia, insieme con i suoi tre figli, tutti minorenni, era scappati via facendo perdere le proprie tracce mentre il marito della donna - un imprenditore avellinese - era in Trentino per lavoro.

Qualche giorno dopo, era stata la 31enne a raccontare che dietro quella che all'apparenza poteva sembrare una "fuga d'amore" in realtà c'erano anni di presunti soprusi da parte del marito. Approfittando della sua assenza, la donna aveva lasciato la casa. Poi placato il clamore della notizia, aveva presentato una denuncia. Raccontando agli investigatori di essere da quattro anni seguita da un centro antiviolenza a causa di dieci anni di presunti soprusi da parte del marito. Giornate infernali fatte di umiliazioni, condotte aggressive, violenze fisiche e minacce di morte. Nel racconto della donna, anche un tentativo di strangolamento avvenuto al culmine di una lite per gelosia, tre anni fa.
A distanza di 5 mesi dalla fuga della donna con il prete, il Tribunale di Avellino ha stabilito che le violenze non ci sono mai state. L'imprenditore è stato anche ascoltato dal giudice che poi ha deciso per il «non luogo a procedere». ritenendo che le accuse della moglie sono infondate. Mentre da una parte, il legale dell'imprenditore parla di una ritrovata serenità per il suo assistito dopo anni da incubo, dall'altra c'è lo sfogo della donna che pur dicendosi delusa per la sentenza, è pronta a procedere con il secondo grado ribadendo che le violenze ci sono state. La coppia ha anche un'altra causa pendente, quella di separazione, dopo che il marito aveva presentato denuncia per abbandono del tetto coniugale.

Intanto la donna ha lasciato Oliveto Citra e vive in una cittadina della provincia di Salerno insieme ai suoi figli. Del sacerdote, che era stato sospeso dall'arcivescovo di Salerno, si sono perse le tracce. E non è chiaro se tra i due ci siano ancora legami. E soprattutto se vivano insieme.

3 maggio 2024
view post Posted: 1/5/2024, 21:12 L'amante di don D'Incecco denuncia marito per maltrattamenti: assolto - La stanza del peccato
La 31enne madre di 3 figli fugge col prete lamentando soprusi inesistenti



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Parrocchiana in fuga d’amore con il parroco, marito assolto dal Gip dall’accusa di maltrattamenti
Di Mariateresa Conte -1 Maggio 2024

“Non luogo a procedere”. Con questa motivazione il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, il magistrato Paolo Cassano, ha assolto l’imprenditore avellinese di 30 anni, accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie, una 31enne della Piana del Sele e madre di tre bambini minori, scappata via di casa mentre il marito era al lavoro in Trentino, insieme all’ex parroco di Oliveto Citra, nell’ottobre dello scorso anno.
L’imprenditore, difeso dall’avvocato cassazionista Pierluigi Spadafora, era stato denunciato dalla moglie, per presunti maltrattamenti che sarebbero avvenuti a partire dal 2013. Una storia di circa dieci anni di presunte violenze che, stando alla denuncia della 31enne, sarebbero avvenute tra la Valle del Sele e l’Irpinia. Secondo quanto denunciato infatti, l’imprenditore avrebbe quotidianamente maltrattato la moglie con condotte aggressive e violente e con cadenza settimanale, in preda all’ira, avrebbe danneggiato i suppellettili in casa, minacciando la donna di ucciderla insieme alla loro figlioletta. Fatti a cui, nel 2021 si sarebbero aggiunti altri episodi ad aggravare la situazione che avrebbe visto l’uomo percuotere, strattonare e tentare di strangolare la moglie, con la giustificazione di un eventuale tradimento da parte della moglie. Vicende che sempre secondo quanto riferito agli inquirenti dalla donna, avrebbero spinto la trentunenne a lasciare la propria abitazione insieme ai tre figlioletti minorenni per rifugiarsi all’interno di un residence.
Abbandono della casa da parte della donna che, stando a quanto denunciato in una lunga querela presentata alla Procura della Repubblica da parte della signora, avrebbe comportato una serie di telefonate e messaggi da parte del marito sul cellulare della moglie e nelle quali l’uomo, in preda alla disperazione, avrebbe minacciato la moglie di distruggerla e di togliersi la vita, oltre che a pedinare la donna dinanzi al residence e minacciandola tramite i figli a cui avrebbe chiesto notizie della madre, di toglierle l’affidamento dei figli e impedirgli di avere contatti con la figlia che in un primo momento si trovava a casa del padre.
Fatti questi, che avevano portato il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Avellino, Lorenza Recano, a disporre il giudizio nei confronti del marito, finito sotto inchiesta. Giunto dinanzi al Gip con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, l’imprenditore, assistito dall’avvocato Spadafora, è stato ascoltato e interrogato, e dopo mesi di querelle giudiziarie, ieri è arrivata l’assoluzione con il non luogo a procedere. Per il Gip quindi, le accuse sono infondate e l’imprenditore è innocente. “Una sentenza che restituisce serenità al mio assistito che per mesi è stato vittima di un vero e proprio incubo- ha commentato all’uscita del tribunale, l’avvocato Pierluigi Spadafora. -Le accuse- ha sottolineato il legale- si sono rivelate infondate a dimostrazione -ha aggiunto- che bisogna avere fiducia nella Giustizia”.
Tra marito e moglie inoltre, è in corso dinanzi al giudice civile del tribunale avellinese, una causa di separazione mentre la donna, che convive con i figli in un altro paese era stata denunciata dal marito per abbandono del tetto coniugale. Fatto quest’ultimo che sarebbe scaturito a seguito dell’innamoramento tra la 31enne e l’ex parroco di Oliveto Citra, che dopo l’episodio, ha deposto l’abito talare, suscitando clamore in paese e facendo giungere parole di vicinanza e scuse finanche dal Vescovo della Diocesi di Salerno, Monsignor Andrea Bellandi, nei confronti del marito della donna.
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