Era una fredda mattina d'inverno. io e mia sorella Milena eravamo in fermata ad attendere l'autobus che doveva portarci a scuola.
I minuti passavano ma dell'autobus non c'era traccia.
In tutto il tempo che attendevamo, Milena non mi disse una parola.
"sará per la litigata di ieri sera,ma non puó essere così arrabbiata perché gli ho messo un mio calzino non usato in bocca!" Pensai.
Finalmente arrivó l'autobus. Notai che i miei amici erano tutti nei posti davanti e le amiche di Milena tutte bellissime sedute nei posti di dietro chissà cosa sarà successo.il viaggio durava 20 minuti il tempo di fare tutti i paesi vicini e arrivare a scuola. A ricreazione Ilaria detta anche da tutti "la più figa della scuola" si avvicinó a me. era vestita con una maglietta nera davanti e trasparente dietro dei jeans strappati sulle coscie e sulle tibie ai piedi calzava degli stivaletti neri che gli arrivavano poco più su delle caviglie. Io e lei ci conoscevamo da 3 anni quindi avevamo molta confidenza. Dopo un po' si avvicinó al mio banco e mi chiese se in quei 10 minuti di ricreazione mi andava di fare un paio di partite con lei a carte,io le risposi di si.
La feci accomodare davanti al mio banco e giocammo una partita a scopa. Dopo un po' mi venne un idea
"Senti Ilaria"
"Dimmi tutto"
"Ti va se facciamo una scommessa?"
"Certo che tipo di scommessa?"
"Facciamo un gioco che dico io e se vinco io stanotte dormo a casa tua"
"vabbene e se invece vinco io?"
Presi un po' di coraggio e le dissi "Mi puoi prendere a schiaffi per quanto tempo vuoi"
"Mhmm invitante ci sto!"
"Bene allora giochiamo a piripicchio"
Ci dammo le carte e con la mia fortuna in meno di 3 minuti finimmo la partita
"Ho vinto io! Ci vediamo stasera" dissi ridendo.
"E vabbene peró stasera chiamiamo anche tua sorella"
Non sono riuscito neanche a formulare un'altra frase che suonó la campanella.l'ultima ora passo velocissima,non feci altro che pensare a Ilaria,dovevo convincerla a non chiamare anche mia sorella. purtroppo per me lei uscí 10 minuti prima perché doveva andare con i suoi genitori da qualche parte a fare delle compere.
Per tutto il pomeriggio non feci altro che mandarle messaggi e chiamarla però nessuna risposta.sapevo benissimo che se quella sera ci fosse stata anche mia sorella le mie possibilità di fare qualcosa con Ilaria sarebbero andate perdute.
Si fecero le 20:15 quando mi arrivó un messaggio su whats'app da Ilaria.
"Vieni prima delle 21:00 tua sorella è già qui ti stiamo aspettando."
Feci come chiesto:mi feci una doccietta preparai un borsone con alcune cose che potevano servirmi e mi incamminai verso casa di Ilaria. Arrivai sotto casa sua verso le 20:56,citofonai e venii ad aprirmi Milena; vestita con un maglione pesante dei jeans e delle scarpe da ginnastica stan smith. Ci salutammo con un bacetto sulla guancia e insieme salimmo le scale che ci portavano alla cameretta di Ilaria vestita come stamattina a scuola salutai anche lei con il solito bacetto sulla guancia.Milena ed'Ilaria erano sdraiate sul letto matrimoniale e io come mio solito fare mi sono seduto dalla parte dei loro piedi a circa 15 centimetri dalle loro scarpe.dopo una decina di minuti a parlare del più e del meno Ilaria propose:
"Leonardo milena vi va di fare una partita a carte?"
Io e Milena ci guardammo un attimo negli occhi e insieme abbiamo risposto di si.
"Facciamo anche le scommesse come stamattina?"esclamai.
"Si,però questa volta le faccio io!"
"Vabbene cosa devo fare se vinco?"
"Aspetta fammici pensare,facciamo così se vinci tu questa sera mi puoi dare una palpata sul sedere. Se invece vinco io farai da schiavo a me e Milena per tutta la serata!"
"No! Non divento schiavo di ben 2 ragazze per un'intera serata per una palpata sul sedere. Se invece ti fai toccare sia il seno che il culo per 30 secondi si può fare qualcosa" inaspettatamente rispose
"Ci sto!"
Cominciammo a giocare e ovviamente persi la partita apposta.
"Adesso sarai il nostro schiavo per tutta la notte" disse a voce alta Ilaria.
A quelle parore mi venne una potente erezione.
"E io che pensavo che se ci fosse stata mia sorella non si sarebbe fatto niente, uno dei miei sogni più intimi e nascosti stava per essere realizzato" pensai.
"Cosa devo fare?" Dissi con tono scocciato
"Prima di tutto ci sono delle regole che se non rispetti verrai severamente punito" disse milena
"Regola numero uno dovrai parlare solo e quando lo diremo noi.
Regola numero due dovrai chiamarci sempre o "padrona" o "padrone" e darci del lei.
Regola numero tre dovrai fare tutto quello che diciamo senza esitare o verrai punito. tutto chiaro?
"Ho capito tutto"
"Cominciamo col piede sbagliato" disse Ilaria
"Cosa ho fatto?!"
Mi diede un sonoro ceffone che mi fece quasi cadere a terra.
"Prima di tutto non rivolgerti a me in quel modo, secondariamente ti sei scordato una regola vediamo se ti ricordi qual'é
"Mi sono scordato di chiamarti padrona" risposi con tono dispiaciuto
"Allora cosa devi dire?"
"Scusi per la mia mancanza di rispetto" risero entrambe.
Milena riprese parola
"che ci fai seduto sul letto? in ginocchio!".
"Sai Leo oggi sono stata tutto il giorno fuori casa con questi stivaletti,mi fanno un sacco male i piedi mi ci fai un massaggino?" disse Ilaria con voce calda e sensuale strusciando il dito contro il suo stivale
"Sì padrona sarò felicissimo di massagiare i suoi bellissimi piedini"
"Mi devi implorare!" Io ero eccitatissimo avrei fatto qualsiasi cosa avrebbero detto le mie padrone
"Padrona la prego mi faccia massaggiare i suoi divini piedi la scongiuro." Ilaria rispose
"Milena secondo te va bene?"
"Mha! Secondo me no, potrebbe fare di meglio, magari...Potrebbe leccare le suole delle nostre scarpe"
"Hai sentito cosa ha detto la tua padrona Milena coglione? Ci devi pulire le scarpe con la lingua."Mentre diceva queste parole mi diede un calcio abbastanza forte sul naso,io mi stetti zitto e incassai il colpo senza dire una parola. Mi misi a dare delle timide leccate sotto la suola degli stivaletti di Ilaria, appiccicati sotto c'erano dei sassolini e altre cose ma io leccavo e basta. "Per ora può bastare" riprese Ilaria
Toglimi gli stivali,con la bocca!
Quindi io aprii la bocca feci entrare il tacco quadrato e Tirai verso di me finche lo stivale non fu tolto.in meno di un secondo si sprigionó un odore bellissimo per tutta la stanza, almeno per me che avevo il suo piede a due dita di distanza dal naso. Per loro essendo anche abbastanza lontane si sono coperte il naso con la mano.
feci lo stesso procedimento anche per l'altro piede di Ilaria e in men che non si dica mi ritrovai due bellissimi piedi numero 39 con dei calzini bianchi con la pianta giallognola spalmati sulla faccia.
"Forza massaggiameli"
"Subito mia padrona"
"Sai schiavo io e tua sorella abbiamo sempre saputo che tu avevi un debole per i nostri piedi"
"COSA?!COME FATE A SAPERLO?!"
apparte il fatto che hai leccato la suola dei miei stivaletti senza nemmeno esitare propio come ti ho detto di fare io. adesso stai massaggiando i miei piedi dopo che te li ho messi in faccia!"
"Si,ha ragione padrona ho capito di essere un feticista dalle medie.ho capito anche che mi piace essere umiliato ed'essere sottomesso da voi donne"
"Bene fratellino sappi che da oggi in poi ne riceverai tanta di umiliazione anche a casa" esclamó Milena all'improvviso.
"Dai forza schiavo anche le mie scarpe aspettano di essere pulite" gattonando arrivai alle stan smith di Milena. cominciai a leccare come se non ci fosse un domani quelle suole nere piene di polvere finche finalmente mi disse di toglierle.
Questa volta l'odore era meno pungente di quello dei piedi di Ilaria, ma ugualmente bellissimo. mi ordinó di leccarle i calzini e poi se li fece togliere con la mia bocca.
"Fratellino ricordi ieri sera che stavamo litigando perchétu mi hai messo un tuo calzino in bocca? Beh credo sia arrivata l'ora di vendicarsi apri la bocca!"
Milena mi mise entrambi i calzini in bocca
"E guai a te se li sputi! ora vai da Ilaria."
Sempre gattonando arrivai da Ilaria
"Toglimi i calzini con la bocca e subito" Milena disse
"E se fai cadere i calzini cho ti ci ho messo io verrai punito"
Mi avvicinai lentamente alle estremità di Ilaria aprí la bocca e mentre tiravo via il calzino ecco che arriva uno schiaffo di Milena da dietro Che mi fa sputare i suoi calzini.
"PERCHÉ HAI SPUTATO I MIEI CALZINI EH? RISPONDI LURIDO SCHIAVO!"
"Mi scusi padrona Milena mi sono scivolati"dissi a testa bassa. mi arrivarono uno,due, tre,quattro schiaffi potentissimi che lasciarono le impronte delle sue dita sulle mie guancie. domani riceverai la tua punizione.
"Dai schiavo leccami un po' i piedi e poi basta,per oggi andiamo tutti a dormire" le leccai i piedi per un'altra ora mentre Milena mi usava come poggiapiedi e mi prendeva a calci.si erano fatte le 3:30 di mattina quando dissero che avevano sonno e volevano andare a dormire ma non prima di avermi messo al mio posto. presero dei cinturini,mi legarono mani e piedi mi misero a terra ai piedi del letto poi presero anche le loro scarpe e calzini. Mi stinsero il cinturino dei pantaloni cosí tanto che mi faceva malissimo alle palle poi presero uno stivaletto e me lo misero dentro i pantaloni in modo che il cinturino premeva la punta dello stivale e mi faceva male sul pene poi mi legarono con dei calzini una scarpa sul naso e andarono a dormire non prima però di ricordarmi della punizione di domani.
Scusate se il racconto è scritto un po' male. Sto cercando di migliorarmi sempre di più a scrivere e descrivere le situazioni che vado a creare.
Comunque questa è solo la prima parte se volete posso scriverne una seconda, scrivetemi se vi è piaciuto o almeno di continuare a darmi critiche e consigli così che io possa migliorarmi sempre di più. A presto!
se ci sará un prossimo episodio molto probabilmente continuerà a casa di Milena e Leonardo, Ilaria diventerà quasi una comparsa e verranno introdotti nuovi personaggi
Edited by Lorenzo612 - 19/1/2018, 20:27