Espandiamo un po' il concetto, le cui origini non tutti sanno, riportando la frase dal Vangelo di Matteo in maniera più completa:
"Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos" (Non date ciò che è sacro ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, affinché non le calpestino con forza con i loro piedi/le loro zampe e, rivoltatisi, vi facciano a pezzi).
L'espressione italiana (e non solo) "cani e porci" per dire "chiunque, anche quelli di livello più basso", tipo "eh, ormai la laurea ce l'hanno cani e porci", viene proprio da queste parole del Vangelo. I cani e i porci, in quanto animali indegni nella tradizione giudaica, erano un modo con cui gli ebrei chiamavano gli infedeli, i pagani, coloro che non credevano nell'unico dio. Quindi con "perle" non si intendono unicamente cose materiali bensì anche contenuti educativi (non a caso si dice "perle di saggezza"), cioè cose che i pagani non solo non avrebbero capito, ma che si sarebbero anche "straniti" nel sentirle e sarebbero divenuti aggressivi.
Perché si parla di tradizione giudaica se il Vangelo è libro sacro dei cristiani? Perché quello di Matteo (l'unico che presenta "Margaritas ante porcos") era rivolto principalmente ai cristiani di origine ebraica che ancora erano ben attaccati alle proprie origini e tradizioni.
PS: Il nome "Rita" altro non è che un diminutivo di Margherita, che appunto non è il fiore ma la perla (che in latino è arrivato dal greco Μαργαρίτης-Margarites). Il fiore si chiama così forse perché il bianco richiama il colore della perla.
PPS: interessante il nome latino del fiore margherita secondo la classificazione di Linneo: "Bellis perennis" (perennemente bella o perennemente in guerra? Ahah). Ancora più interessante, forse, l'etimologia della parola inglese per questo fiore: "daisy", che etimologicamente significa "occhio del giorno".
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